Outlander - L'ultimo vichingo |
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Un film di Howard McCain.
Con Jim Caviezel, Sophia Myles, Jack Huston, Ron Perlman, John Hurt.
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Titolo originale Outlander.
Azione,
durata 115 min.
- USA, Germania 2008.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 3 luglio 2009.
MYMONETRO
Outlander - L'ultimo vichingo
valutazione media:
2,50
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il vichingo viaggia in astronave
di Roberto Nepoti La Repubblica
Pur ridimensionato rispetto a quello che sostenne per Mel Gibson nella Passione di Cristo, Jim Caviezel torna in un ruolo messianico con un fantasy che - solo a raccontarne il soggetto - temi ti prendano per matto. Dunque: siamo nell' anno 709, nel villaggio norvegese di Herot. Re Halgar ha tirato le cuoia e i suoi resti viaggiano sul mare; gli succederanno i figli Rothgar, incoronato sovrano, e Wiglif. Si sa che i valorosi vikinghi hanno fatto di tutto e di più, incluso scoprire l' America centinaia d' anni prima di Cristoforo Colombo; qui, però, incontrano nientemeno che un astronauta e un mostro venuto dallo spazio: il primo si chiama Kainan (Caviezel), la creatura è il Moorwen, colosso ibrido che somiglia a un drago e ha viaggiato con lui per le galassie. Tra i due i rapporti sono pessimi. Cercando di sfuggire alla creatura, Kainan finisce nelle braccia dei guerrieri di Herot, che dapprima si mostrano ostili poi cominciano ad apprezzare lo strano visitatore; il quale fa un figurone in una gara di equilibrio sugli scudi e conquista l' amore di una fanciulla. Alla fine si allea con i vikinghi per scongiurare la minaccia del mostro, che annienta chiunque incroci il suo cammino. La battaglia sarà bestiale. Presentato l' anno scorso sulla Piazza Grande di Locarno, accompagnato dall' avvertenza "il film contiene immagini che possono urtare la sensibilità di alcuni spettatori" (e in effetti abbonda in sequenze piuttosto "gore"), Outlander è scritto e diretto da Howard McCain, fondendo mitologie diverse e mettendole in scena con gli inevitabili effetti specialie secondo la logica "a livelli" tipica del videogioco (tipo "Monster Hunter" o simili). Il matrimonio tra le saghe nordiche, Beowulf in testa, e il pursuit-movie alla "Predator"è dichiarato; mentre la creatura disegnata da Patrick Tatopoulos (l' inventore degli extraterrestri di "Independence Day") deve molto all' immarcescibile Alien. Derivativo anche il personaggio del viaggiatore spaziale, che evoca il Charlton Heston del "Pianeta delle scimmie" e nel quale John Caviezel, l' attore più masochista dell' ultima generazione, si cala con voluttuosa sofferenza. Azione ragionevolmente in crescendo, regia funzionale, parecchie ingenuità per un minikolossal di fine-stagione.
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