Nessuna verità

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Un film di Ridley Scott. Con Leonardo DiCaprio, Russell Crowe, Mark Strong, Golshifteh Farahani, Oscar Isaac.
continua»
Titolo originale Body of Lies. Drammatico, durata 128 min. - USA 2008. - Warner Bros Italia uscita venerdì 21 novembre 2008. MYMONETRO Nessuna verità * * 1/2 - - valutazione media: 2,91 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Ok, mi arrendo. Ho una doppia identità, a volte tripla

di Paola Zanuttini Il Venerdì di Repubblica

Stavolta è un agente buono della Cia. Ma, anche stavolta, come in The Departed, cambia connotati e personalità.
Venticinque minuti per tre giornalisti: un patrimonio personale di otto minuti e venti secondi da spendere nell'intervista di gruppo (un giapponese, un tedesco e un'italiana) a Leonardo DiCaprio su Nessuna verità, il suo nuovo film, diretto da Ridley Scott. Questa è Hollywood, bellezza. Appuntamento al Beverly Wìlshire, l'hotel di Pretty Womanper capire, e nel valzer di ascensori che si aprono e chiudono, c'è sempre l'irragionevole aspettativa di trovare Julia Roberts con la sua caterva di vestiti comprati nelle boutique di Rodeo Drive. Ma incontriamo solo famigliole in vacanza e, infine, una playmate carica, anche lei, di abiti incellofanati per un set fotografico o chissà cos'altro. Peserà cinquanta chili per un metro e ottanta senza contare i tacchi (vertiginosi), ha la quinta di seno e le labbra gonfiate in proporzione; la scorta un losco press agent che le arriva al femore. Anche questa è Hollywood, prendere o lasciare.
E noi prendiamo tutto, anche gli otto minuti e venti secondi. Ma, per lo sconcerto dell'ufficio stampa, Italia, Germania e Giappone rinverdiscono il famigerato Asse alleandosi preventivamente per fare a DiCaprio domande che interessino tutti e tre. Insomma, né cosa fa per tenersi in forma né cosa pensa dello specifico filmico di Eisenstein. «Da noi non si usa» spiega una signora della produzione, «ognuno si alza e fa le sue domande senza accordarsi con gli altri». I,indivìdualismo americano.
Nessuna verità, tratto dal romanzo Body of Lies di David Ignatius, grande firma del Washington Post, 6 una specie di Syriana, meno fascinoso ma più facile da seguire, anche perché non ci sono tante storie parallele che si intrecciano. DiCaprio è un agente della Cia in Medio Oriente che dà la caccia a un capo terrorista molto canaglia; Russell Crowe, ingrassato 23 chili, è il suo superiore che, da Washington, anche mentre accompagna il figlioletto in bagno per la pipì notturna, lo segue al cellulare.
Poi, per le grandi manovre, passa al Predator System, Grande Fratello aereo che tutto riprende dall'alto e, al cinema, rende molto bene.
I due architettano un finto attentato per stanare il capo terrorista, ma il guaio è che mentre DiCaprio è onesto e leale, per quanto può esserlo uno della Cïa, Crowe è cinico e baro, uso a sacrificare i colleghi per la riuscita della missione. Intrighi, bugie, complotti, esplosioni. E botte da orbi: le prende quasi tutte il bel Leo, che per metà film ha la faccia ferita e ricucita come Jack Nicholson ai tempi di Chinatown.
Quella di DiCaprio, che è una star nel senso più puro dei termine, è una faccia pulita, anche troppo. Va bene così può indossare tutte le espressioni, i sentimenti, le identità, ma non si capisce se quell'aura tragica maturata negli anni è una prerogativa sua o dei suoi ruoli. E anche il corpo, sprofondato in una polo grigiolina e nei jeans, sembra adolescenziale, scarno, quasi anonimo, una stampella ideale per i personaggi, le ambientazioni e i costumi più diversi. Per inciso, quelli di Nessuna verità sono penitenziali: mai vista una spia assortire colori tanto tristi. Ma è giusto casi.
Per tutta (intervista DiCaprio tiene uno stecchino in bocca e ogni tanto ti stupisce con locuzioni del tipo «un posto chiamato Rabat», quando parla del Marocco, dove il film è stato girato. Pronuncia spesso la parola forefront, che potremmo tradurre con in cinta, in prima linea, preminente: «Tendo a fare film che trattano temi scottanti, in cima ai pensieri delle persone come, appunto, la guerra al terrorismo, ma le buone sceneggiature non capitano tutti i giorni. Né succede spesso di poter lavorare con uno sperimentatore di generi come Ridley Scott. Insieme ai contenuti, l'elemento preminente per il successo di un film è l'entertainement: se non catturi lo spettatore, se il pubblico non sente che la storia è realistica e ben costruita, il messaggio non passa».
Il problema è che negli Stati Uniti la guerra al terrorismo è una maledizione anche al botteghino: Nella valle di Elah, The Kingdom, Rendition, Redacted, Leoni per agnelli sono stati dei flop. E nemmeno Nessuna verità è partito tanto bene. Visto che, in sostanza, il film racconta l'impossibilità di fidarsi dei propri capi, si può leggere un riferimento alle bugie dell'amministrazione Bush, di cui il pubblico americano sembra non voler sentir parlare, almeno al cinema. DiCaprio fa una delle sue facce di ghiaccio: «Odia dire alla gente quel che deve pensare o sentire, più si tenta di farlo più si è respinti. Più si adotta un approccio sottile e onesto e più funziona. E poi chi sa qual è l'equazione che porta le persone ad agire in base al messaggio di un film? II nostro non è un film politico, ma un accurato ritratto delle relazioni internazionali degli Stati Uniti nella guerra al terrore».
DiCaprio è piuttosto diffidente con la stampa: si pub capire dopo gli eccessi di fama che gli regalò Titanic (una volta, una fan gli si attaccò a una gamba e non lo mollava più). E, se una domanda non gli piace, diventa raggelante. Per esempio, sulla tortura. Ridley Scott che, nel film, l'ha sottoposto a una terribile scena di sevizie, ha dichiarato che in casi estremi ricorrerebbe a questi metodi per far parlare un prigioniero: e lui invece come la pensa e come spiega l'affermazione del regista? «Io non parlo per altre persone, non rappresento le loro idee politiche. Se chiedete a me come la vedo, bisogna tornare indietro alla nascita di questa nazione e a George Washington: gli domandarono se bisognava torturare il nemico e lui rispose "No, non sono cose da farsi in questo Paese. Non è quel che avevano in mente i nostri padri fondatori". Questa è la mia opïnione».
Va bene, andiamo sul personale, sull'aura tragica. I ruoli più riusciti di DiCaprio sono quelli con una doppia o tripla identità o una personalità disturbata: dal truffatore trasformista di Prova a prendermi all'orfano di Gangs of New York che, sotto mentite spoglie, torna a vendicare l'uccisione del padre, dal miliardario troppo visionario di The Aviator al poliziotto infiltrato di TheDeparted. E anche in Nessuna verità il suo personaggio si spaccia per qualcun altro, si tinge i capelli, cambia accento. È un caso o una necessità?
La faccia si fa pensierosa, lo stecchino passa rapido da un lato all'altro della bocca: «Sono aperto a ogni genere di film ma, come succede per i ristoranti, uno torna sempre dove ha mangiato meglio. Non è facile da spiegare, dev'essere per forza legato a come uno è dentro. Inconsciamente, sono attratto da certi temi e certi film, in prima linea quelli impegnati politicamente, poi c'è la mia parte oscura: è normale essere un po' doppi. Noi attori ci rappresentiamo anche con i nostri pensieri, i sentimenti, è il bello di questo lavoro. Mi interessano i ruoli che attraversano mondi pericolosi, cerco di sintonizzarmi con la lotta interiore dei miei personaggi».
Ora l'Asse concorda di passare a un altro film, virando sul frivolo: come sono andate le cose con Kate Winslet, ritrovata sul set di Revolutionary Road, trasposizione del bel romanzo di Richard Yates, che esce in Italia a gennaio? Non facevano l'amore (cinematograficamente parlando) dai tempi di Titanio e gira voce che lei in certe scene fosse in difficoltà perché il regista Sam Mendes è anche suo marito. DiCaprio fa il signore: «Questo film racconta come è cambiata l'America quando le classi medie hanno abbandonato le città per trasferirsi nei sobborghi». Sì, va bene, ma la scena di sesso? «Kate è un' amica molto cara. E una grandissima attrice».
Da Il venerdì di Repubblica, 31 Ottobre 2008

di Paola Zanuttini, 31 Ottobre 2008

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