andrea giostra
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venerdì 14 settembre 2012
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da vedere.
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“Una rapina perfetta” – titolo originale “The Bank Job” – è un ottimo film, ben costruito e divertente, che tiene la tensione per tutta la durata, con un buon ritmo e un buon finale. La storia è tratta da un fatto di cronaca realmente accaduto, riesce a catturare l’attenzione dello spettatore fino all’ultima scena: imprevedibile. Per gli amanti dei film d’azione, delle storie dove gli intrighi, i complotti, i colpi di scena, gli imprevisti e i tradimenti sono la salsa vivida, è assolutamente da vedere. In questo genere di film i britannici sono diventati bravissimi, anche se il regista è l’australiano Roger Donaldson!
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wynorski guiaz '80s
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martedì 16 febbraio 2010
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la rapina quasi perfetta del 1971
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Un gruppo di amici un tempo dediti a lavori criminali e ora in piene ristrettezze economiche, decidono di approfittare della conoscienza di Martine(Saffron Burrows), amica di un loro compare, Terry(Jason Statham), presso un ricco uomo politico Londinese il quale promette alla donna e al gruppo di rapinare la banca Llyoyd's di Baker Street a Londra per recuperare delle foto compromettenti riguardo ad altri politici e poliziotti corrotti. In cambio, il bottino rimarrà nelle mani del gruppo di rapinatori. Ma la situazione si complica. Attenzione pubblico Italiano: The Bank Job non è il sequel del fortunato The Italian Job(2003) di F. Gary Gray ma bensì un titolo di film simile ma diverso che vanta come protagonista Jason Statham; partecipe nella precedente pellicola.
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Un gruppo di amici un tempo dediti a lavori criminali e ora in piene ristrettezze economiche, decidono di approfittare della conoscienza di Martine(Saffron Burrows), amica di un loro compare, Terry(Jason Statham), presso un ricco uomo politico Londinese il quale promette alla donna e al gruppo di rapinare la banca Llyoyd's di Baker Street a Londra per recuperare delle foto compromettenti riguardo ad altri politici e poliziotti corrotti. In cambio, il bottino rimarrà nelle mani del gruppo di rapinatori. Ma la situazione si complica. Attenzione pubblico Italiano: The Bank Job non è il sequel del fortunato The Italian Job(2003) di F. Gary Gray ma bensì un titolo di film simile ma diverso che vanta come protagonista Jason Statham; partecipe nella precedente pellicola. Altra sottolineatura è il titolo Italiano: La Rapina Perfetta che in questo film non è poi così ben riuscita. Pignolerie a parte, il film di Roger Donaldson è la ricostruzione storica di un fatto realmente accaduto nel 1971 a Londra; una rapina il cui bottino e rapinatori non sono mai stati trovati. La sceneggiatura impone nella storia un contesto sociale e politico molto importante rendendo il film un biopic celebrativo della corruzione Londinese di autorità e affini. La trama ruota attorno ai colpi di scena e alle direttive che la rapina prende dopo il suo svolgimento rendendo protagonista assoluto Jason Statham(ruolo insolito ma ben caratterizzato) nell'intera vicenda. La pellicola è un buon film che, pur essendo discontinuo nel ritmo e in qualche sequenza, riesce a risultare interessante per lo spettatore. La parte del contesto politico di quel tempo è specialmente interessante scioccante e Donaldson ci tiene a mostrarla così come l'intera trama del film. Gli stilemi sono quelli di un film televisivo ma The Bank Job si dimostra capace di sorprendere con colpi di scena e un crescendo di tensione verso il finale. Il film non cerca la spettacolarità di sequenze action ma bensì una più consapevole rappresentazione psicologica di personaggi e periodo storico. E' un pregio da non sottovalutare. Inspiegabile uscita solo in dvd in Italia.
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migio
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giovedì 8 luglio 2010
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la rapina, le foto, i corrotti, i sequestri...
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Film molto bello, con una sceneggiatura davvero contorta, abbastanza originale e sicuramente ricca di colpi di scena, forse proprio perchè tratto da una storia vera. Il film ci tiene incollati allo schermo fino alla fine per capire come il capo della banda riuscirà a cavarsela. Il film è girato i modo da far sentire lo spettatore dalla parte dei rapinatori a tal punto dal dispiacersi quando la polizia sembra che li stia per prendere e sperare che in ogni situazione riescano a cavarsela. Il film ci fa sentire parte della banda ed in fondo lo spettatore spera tanto quanto i rapinatori che tutto vada bene.
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lunedì 12 marzo 2018
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accadde nel 1971...
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Gran lavoro per Roger Donaldson, già noto per "White Sands", splendido film con Willem Dafoe e Mary Elizabeth Mastrantonio, là alla prese con sabbie e denaro di dubbia provenienza. Qua c'era un problema in più, la ricostruzione della Londra del 1971. Il lavoro è una maestria assoluta nella ricerca dei particolari dell'epoca, come vetture, vestiti, musiche e dettagli, anche piccoli ma significativi, dei quali parlerò dopo. I protagonisti, Jason Statham e Saffron Burrows, si muovono a meraviglia nel contesto londinese creato dal regista. In particolare Saffron Burrows non è nuova a lavori come questo, dal momento che impersonava la donna contesa dai due gangster protagonisti del film "Gangster N.
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Gran lavoro per Roger Donaldson, già noto per "White Sands", splendido film con Willem Dafoe e Mary Elizabeth Mastrantonio, là alla prese con sabbie e denaro di dubbia provenienza. Qua c'era un problema in più, la ricostruzione della Londra del 1971. Il lavoro è una maestria assoluta nella ricerca dei particolari dell'epoca, come vetture, vestiti, musiche e dettagli, anche piccoli ma significativi, dei quali parlerò dopo. I protagonisti, Jason Statham e Saffron Burrows, si muovono a meraviglia nel contesto londinese creato dal regista. In particolare Saffron Burrows non è nuova a lavori come questo, dal momento che impersonava la donna contesa dai due gangster protagonisti del film "Gangster N. 1", ambientato sempre nella stessa epoca. Il fatto che si narri poi di un fatto realmente accaduto è un valore aggiunto. La banda si muove con freddezza e determinazione, sono tutti uomini al top, forse il ragazzo sul tetto che fa da vedetta è un gradino più in basso, ma il fatto che sia così maldestro da far cadere in strada la ricetrasmittente si rivela poi una fortuna... C'è di mezzo però molto di più. Il colpo in pratica è "consigliato" da un membro dei servizi segreti per recuperare fotografie e dossier contenuti in una ben precisa cassetta di sicurezza, della quale solo la ragazza che propone la rapina conosce il numero. Sono documenti che scottano, così importanti che potrebbero far cadere il governo e avere ripercussioni pesantissime anche sulla famiglia reale. Il colpo riesce, anche se non tutte le cassette vengono aperte. Comunque la banda è contenta, il bottino è davvero ingente e tutti si prendono la parte spettante. Il momento duro è a giochi ormai fatti, quando viene svelato il vero motivo per cui il colpo è stato progettato. Si fanno avanti i servizi segreti, la polizia, vari funzionari di governo dai metodi a dir poco brutali. Il capo (Statham) e la ragazza (Burrows) ne escono in modo brillante insieme a un altro componente, tenendosi il bottino e ottenendo tre nuovi passaporti per lasciare il Paese. In più fanno in modo di assicurare alla giustizia, qua impersonata dal poliziotto Roy Given (Gerard Horan), i politici corrotti. Roy Given è davvero un bel personaggio: di poche parole, con idee ben chiare in testa e soprattutto incorruttibile, un poliziotto modello. Come dicevo all'inizio, una grande precisione è stata adottata per i dettagli del 1971, anno dell'ambientazione del film. Le auto, in particolare Jaguar, Austin e Rover, sono perfette, così come i due furgoni Ford usati per la rapina. E poi c'è un dettaglio degno di nota. Sul finire Jason Statham, mentre giunge all'appuntamento con un funzionario del governo, guarda l'ora sull'orologio che indossa, e si nota con chiarezza che porta al polso un Heuer modello Monaco diventato famoso proprio nel 1971 dopo che Steve McQueen lo aveva indossato per tutte le riprese del film-documentario "La 24 ore di Le Mans". Più di così... Veramente un bel film: ottima trama, personaggi convincenti, ricostruzione perfetta dell'epoca, da vedere. - di "Joss" -
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samanta
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lunedì 30 agosto 2021
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un mistero perfetto recensione
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Recensione
E' un film del 2008 che trae lo spunto da un rapina avvenuta nel 1971 a Londra In Baker Steet nel caveau delle cassette di sicurezza in un'importante banca che fruttò un bottino ingente (milioni di sterline di allora). La rapina fu avvolta nel mistero (su questo il regista "marcia" fin troppo), nel senso che il bottino non fu mai ritrovato, pare invece che 4 rapinatori, scoperti da un radioamotare che intercettò i loro messaggi durante il colpo e avvisò la polizia, furono condannati ma non si seppe mai il loro nome. Secondo alcune voci in alcune cassette c'erano fotografie compromettenti "forse della famiglia reale", "forse dela principessa Margaret".
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Recensione
E' un film del 2008 che trae lo spunto da un rapina avvenuta nel 1971 a Londra In Baker Steet nel caveau delle cassette di sicurezza in un'importante banca che fruttò un bottino ingente (milioni di sterline di allora). La rapina fu avvolta nel mistero (su questo il regista "marcia" fin troppo), nel senso che il bottino non fu mai ritrovato, pare invece che 4 rapinatori, scoperti da un radioamotare che intercettò i loro messaggi durante il colpo e avvisò la polizia, furono condannati ma non si seppe mai il loro nome. Secondo alcune voci in alcune cassette c'erano fotografie compromettenti "forse della famiglia reale", "forse dela principessa Margaret". Il film ebbe a suo tempo un discreto successo (budget 20 milioni di $, box office 65 milioni di $), la direzione è di Roger Donaldson regista australiano (Bounty con Mel Gibson, diversi thriller di successo; Senza via di scampo, Thirteen Days)..
Terry (Jason Statham) è un venditore di auto di lusso ma in difficoltà economiche, ha precedenti penali per piccoli reati: truffe, furti, sposato con figli viene agganciato da un'ex fidanzata, anche lei con precedenti penal,i la bella Martine(Saffron Burrows) che gli propone una rapina alla casssetta di sicurezza con tutti i dettagli avuti da una "talpa misteriosa" in realtà è una trappola organizzata dai servizi segreti (non viene specificato se sia il Mi5 o il Mi6) per forzare una cassetta che contiene fotografie compromettenti della principessa Margaret e che ha assoldato la ragazza. Le foto sono di proprietà di Michael X, (Peter de Jersey) agitatore dei diritti degli afroamericani e residente in un'isola dei Caraibi inglese e grazie al ricatto agisce indisturbato per i suoi secondi fini: prostituzione, droga e così via, è amico del re del porno di Soho Vogel (David Suchet) che ha sua volta ha nascosto in una cassetta i registri con cui sono scritti dettagliamente i pagamenti a funzionari della polizia che chiudono gli occhi per i suoi traffici.
il film è ovviamente molto frutto di fanatasia: Michael è ispirato alla figura controversa di Malcon X (morto 6 anni prima) che pare fosse coinvolto in loschi traffici. Che le foto fossero di Margaret è frutto di una mera supposizione. Inverosimile e grottesca la scena finale in cui si vede Lord Mounbatten che allora aveva 71 anni eroe di guerra, cugino del Duca di Edimburgo, ex Vicerè dell'India particolarmente aitante che lo aveva reso nel dopoguerra l'idolo delle ragazzine (anche Grace Kelly teneva la sua fotografia nel comodino) scambiare con Terry le fotografie con la documentazione dell'impunità in un'affollata stazione della metro, se fosse stato così la sua sola presenza avrebbe attirato una folla enorme. Il film provoca un poco disagio sia per il linguaggio volgare che per le numerose nudità femminili integrali (lato A e B) messe a scopo di voyeurismo. Per quanto riguarda la recitazione Jason Stathan è convincente quando fa film di mera azione, qui dove c'è un substrato psicologico e drammatico si trova in difficoltà, così Saffron Burrows è solo una bella presenza, gli altri personagi sono a livello di discreti caratteristi. La pellicola peraltro si svolge nelle varie scene con disinvoltura e con un efficace incastro delle diverse vicende (Michael X, i poliziotti corrotti, il mondo della pornografia) rendendo coinvolgente lo spettacolo.
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