Storie di donne tra incidenti e violenze
di Fabio Ferzetti Il Messaggero
Due film di donne, due incidenti stradali, due storie di violenza e di orrore. Ma la prima, l'argentina Lucrecia Martel, lavora su una violenza interiore, invisibile, metaforica, molto inquietante. Mentre la seconda, Jennifer Lynch, figlia di David, ci sottopone a un'overdose di effettacci e colpi di scena col gusto quasi "ginnico" di chi vuole solo far vedere di cosa è capace.
Come in La cienaga e La Nina santa, la talentuosa Martel scava nel cuore arido della borghesia argentina con l'occhio clinico di chi scopre abissi di colpevolezza o di indifferenza in un solo sguardo. [...]
di Fabio Ferzetti, articolo completo (2260 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 22 maggio 2008