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"Jane Austen Regrets"(Jeremy Lovering, screenplay di Gnyneth Hughes, 2008)´in primis un tirtatto di Jane Austen, donna rimasta nbile, nonostante varie"avventure"amorose(certo nel quadro dell'England all puritan, epoca condizionata da un certo tipo di morale, dove la donna"doveva" sposarsi), dove la grande scrittirce si rende conto, dovendo, erudire a proposito di amore e matrionio la nipote Fanny, di aver sempre scritto sull'amore, senza mai dare stabilit{ a un rapporto d'amore, ossia non avendo mai voluto sposarsi, dato che era"meglio osservare". Vari innamorati ancora disponibili, ma lei non arretra rispetto alle sue vonvinzioni, quasi rendendosi conto che"´troppo tardi"(si trova in una condizione di malattia grave, ormai). Con insolita empatia rispetto alla condizione femminile(e appunto, non a caso la sceneggiatrice, che parte sempre dai testi originali della scrittrice, ampiamente citati), il film riesce a darci un ricordo della grande scrittrice birtannica, di cui le trasposizione dei romanzi sono molte, senza appunto proporre una trasposizione; anche per metio di grandi interpret anche e soprattutto teatrali, come Olvia Williams(la Austen), IMogen Poots(Fanny), della brava Greta Scacchi e di vari altri/vaie altre interpreti, il fim, certo"letterario"(si sconsiglia in parte a chi sia gigiuno di letuure spcifiche, ossia dei grandi romanzi dell'autrice)e riservato non indiscriminatamente a ogni spettatrice(spettatore), manitiene un alto profilog, per cui la destinazione naturale sar{a' quella della sala d'essai(sempre ammesso che esistano ancora, in particolare dopo che la pendemia ha creato disastri, in specie nel settore...)e della programmazione televisiva(del resto e'film tleevisivo, in origine)qualificata. El Gato
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