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Estensione.a,pliamento scialbo della scialbo della sit come"FInalmente soli"con Gerry Scotti e Maria Amelia Monti, a differenza di"Finalmente Natale"(2007), che pure rimaneva nell'ambito della sit .com allaragata e anche dei telefil pià decisamente tali"Il Mio amico >Babbo Natale"(2005)e "Il mio amico Babbo Natale 2!/2006), qui con"Finalmente una favola"(Gianfranco Lazotti, 2008)rimaniamo al di qua di ogni possibile svolgimento tematico natalizio, con l'insistenza banalotta sulla violontò di risparmiare(come si potrebbe vivere con soli 1200 euro al mese?Si chidede il dottor Mantelli, alias Gerry Scotti e ppoi tutto sembra precipaitare, con spese extra di iogni genere che si accumulano proliferando in progressione geeometrica...), con ka vikiontà di fare.celebrare un Natale d a sogno pur risparmandl dove l'esito, francamente "banalotto"vede solo un "embrassons-nous"immaginato tra tutti i personaggi coinvolti, dove in realtà nmessuno/a è all'altezza della situazione, dove da un incidente di macchina della taxista Alice(Maria Amelia Monti)nasce solo un ulteiore problema, con le spese sostenute facnedo amicizia con la giovane coppia con bambino coinvolta, dove la coppia in questione procurerà solo guai, nonostante la comunque mai rinn egata amixcizia sancita e mai smenita(con una gita in mongolfiera "fuori programma"che la coppia giovane si permette, a spese dei"due eroi"), ma con la totale incapacità per esempio dei due figli adolescenti di comunicare con gli amci acquisti(appunto la coppia"incidentata") e la suocera del dottor Mantelli(La bra Roasalina Neri)che non sa interagire a sua volta. Sceneggiatura manchevole, anche perché forse gli sceneggiatori erano"turbati"dall'idea di non dover ripetere quanto già prodotto in precedenza negli altri film matalizi citati, elemento cert di un peso notevole . Senza voler generalizzare, lo spirito natalizio made in Italy sembra minore e comunque molto diverso da quello anglomaericano e dei paesi nordici. Forse la volontà di creare una fiaba natlizia"realistica"con qualche elemento di sogno non riesce, diremmo per colpia delle"circostanze", anche se questa , ovviamente, è una spiegazione che non regge. Diremmo allora che pe run concorso di cause, non ben analizzaili in dettaglio, la produzione in oggetto è meno valida, anzi è decisamente al minimo, tanto che in seguito Scotti è tornato massicciamente alla sola conduzione di qui e talk-shows e la Monti al teatro(sua sede naturale, tra l'altro). Certo è che anche un caratterista come Nicola Pistoria(il vicino Spartaco)non è qui utlizzato come avrebbe potuto e dovuto essere, rimanendo solo a livello di sit com breve. I pochi spunti poetici che vi sarebbero stati rimangono"inevasi", non ocucpati, tanto che il prodotto finale si può considerare decisamente deludente. Occasioni ulteriori forse si presenteranno, ma andranno(o meglio andrebbero)studiate e programmate meglio, forse con minote attenzione ai tempi e alle necessità produttive contingenti. El Gato
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