Death Race

In pista fra bolidi e sangue ecco il solito videogame

Prodotto da Roger Corman e interpretato da David Carradine, con Stallone in una parte minore, "Death Race 2000" era un trash-cult che metteva in scena una corsa della morte nel futuro prossimo. Qui il soggetto è ripreso, intrecciato con gli stereotipi del film carcerario, declinato in un' ennesima versione di videogame per il grande schermo. Testa rasata e corpo intarsiato di tatuaggi Jason Statham, esponente della nuova generazione di eroi dalle grosse braccia, è un ex-pilota da corsa cui viene trucidata la moglie; accusato del delitto e incarcerato, dovrà correre in prigione una gara automobilistica a eliminazione: dove, per eliminazione, s' intende quella fisica dei concorrenti. Tutta la faccenda è una trama della direttrice-manager del penitenziario, che fa milioni trasmettendo via cavo la truculenta competizione. Gli avversari sono delinquenti assortiti come in un fumetto e affiancati da detenute-navigatrici che paiono uscite da "Playboy". Rumoroso ed efficiente intrattenimento; "sano", quello è un altro discorso.
Da La Repubblica, 28 novembre 2008


di Roberto Nepoti, 28 novembre 2008