Premessa: a me il cinema di animazione non interessa, quindi non posso giudicare. Ma come mai quando escono i film di questo genere, tutti (sottolineo "tutti", cioè critici e pubblico) inneggiano al capolavoro senza nessuna eccezione (sottolineo "nessuna")? Possibile che non ci sia una voce fuori dal coro? Mi ricordo che i grandi capolavori del passato, non di animazione, sono sempre stati accolti con divisioni e aspre critiche. due su tutti, tra i più clamorosi, la dolce vita di fellini e 2001 di kubrick. Per non parlare della storia dell'arte (impressionismo, cubismo, fauves-bestie sono termini che sono stati coniati da critici in modo dispregiativo). Qualcuno mi può rispondere?
Mi piacerebbe sapere anche l'opinione di chi il critico lo fa per lavoro.
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marezia
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venerdì 19 giugno 2009
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Evidentemente si tratta di un film dalla tecnica ineccepibile al servizio di una storia intelligente, con una morale. Sicuramente qualcuno per il gusto di uscire fuori dal coro ci sarà ma sarà davvero SOLO E SOLTANTO per distinguersi... e farsi leggere. E penso di sapere chi saranno (ci sono alcuni critici abituati a giocare sporco) ma questa volta ci vorrà coraggio, più di sempre.
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neanide
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sabato 20 giugno 2009
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brava marezia
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è vero!E' BELLISSSSSIIIIIIIIIIMOOOOOOOOOOO!
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josygiordano
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giovedì 25 giugno 2009
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Io non sono un critico ma posso provare a risponderti. Il "problema" di film come 2001,la dolce vita e tantissimi altri (un solo grande nome Apocalipse Now ) fu quello di essere troppo avanti nei tempi, ovvero esprimere un pensiero attraverso una serie di codici che mal si adattavano alla sensibilità di quel periodo, ma che sarebbero stati in perfetto accordo con una sensibilità immediatamente successiva, che essi avrebbero allo stesso tempo anticipato e contribuito a formare. E' lo stesso discorso che secondo me puoi fare con tutte quelle forme d'arte pittorica che hai giustamente citato e che furono a tal proposito definite avanguardie. Coraline, in effetti. ha anch'esso il suo film di avanguardia, il suo "incompreso", diventato cult solo di recente, perchè non sempre Jack Skeleton ha campeggiato sulle borse delle ragazzine.
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Io non sono un critico ma posso provare a risponderti. Il "problema" di film come 2001,la dolce vita e tantissimi altri (un solo grande nome Apocalipse Now ) fu quello di essere troppo avanti nei tempi, ovvero esprimere un pensiero attraverso una serie di codici che mal si adattavano alla sensibilità di quel periodo, ma che sarebbero stati in perfetto accordo con una sensibilità immediatamente successiva, che essi avrebbero allo stesso tempo anticipato e contribuito a formare. E' lo stesso discorso che secondo me puoi fare con tutte quelle forme d'arte pittorica che hai giustamente citato e che furono a tal proposito definite avanguardie. Coraline, in effetti. ha anch'esso il suo film di avanguardia, il suo "incompreso", diventato cult solo di recente, perchè non sempre Jack Skeleton ha campeggiato sulle borse delle ragazzine.Se Coraline è ciò che il pubblico vuole vedere, se è ciò di cui lo spettatore ha bisogno per vedersi nello schermo, è logico che tutti ne parlino bene. Eppure cosi, paradossalmente, esiste il rischio che un lavoro del genere finisca fin troppo presto nel dimenticatoio, insieme ai lula-op e alla musica bit.Vorrei scrivere una recensione del film se capisco come ca**o si fa
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neanide
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venerdì 26 giugno 2009
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.....
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non lascerà il segno,non è innovativo e forse siamo saturi e perennemente annoiati,però quando guardo un film me ne frego del suo posto nell'olimpo,lo guardo e se mi piace esco dalla sala felice penso a come abbiano potuto realizzarlo,alle intuizioni ai guizzi visivi,al linguaggio scelto,ecc...se rimarrà o meno nella storia non mi importa.....ricordo quando vidi, tanti anni fa ormai,nightmare before ecc... tentai di pubblicizzarlo e distribuirlo....a nessuno interessava.oggi ci sono borse e quant'altro mentre io ho solo il dvd.bisogna essere indifferenti alle lusinghe del mercante ed al delirio della moda,compra ciò che ti piace punto e basta.
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(di josygiordano)
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marezia
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sabato 27 giugno 2009
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per josygiordano
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Sono d'accordo con te. In effetti il fatto che sia dal punto di vista tecnico innovativo e contenutisticamente interessante come qualunque favola a sfondo pedagogico non significa che sia un capolavoro. Sicuramente un passo in più verso la perfezione intesa come possibilità di interagire col virtuale in modo pieno e attivo ma non necessariamente un passo in avanti verso il progresso intellettuale. Senza scomodare la vecchia Walt Disney che ancora dopo 50 anni resiste e alla grande io non dimenticherei "La sposa cadavere" che resta la VETTA di un certo realismo magico che questo invece semplicemente sfiora. Io non lo vedrò perché lo trovo esageratamente colorato, fracassone e stucchevole però sicuramente non ce ne libereremo facilmente; tra ragazzine e genitori ancora più infantili dei figl
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Sono d'accordo con te. In effetti il fatto che sia dal punto di vista tecnico innovativo e contenutisticamente interessante come qualunque favola a sfondo pedagogico non significa che sia un capolavoro. Sicuramente un passo in più verso la perfezione intesa come possibilità di interagire col virtuale in modo pieno e attivo ma non necessariamente un passo in avanti verso il progresso intellettuale. Senza scomodare la vecchia Walt Disney che ancora dopo 50 anni resiste e alla grande io non dimenticherei "La sposa cadavere" che resta la VETTA di un certo realismo magico che questo invece semplicemente sfiora. Io non lo vedrò perché lo trovo esageratamente colorato, fracassone e stucchevole però sicuramente non ce ne libereremo facilmente; tra ragazzine e genitori ancora più infantili dei figli figurati!
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francesco2
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domenica 28 giugno 2009
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orgoglio dei cartoon?
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Se oggi c'è l'orgoglio dei "Cartoon", come tu ben sai precedentemente certi prodotti venivano accolti con scetticismo,valutati "Divertenti " ma niente più.Se oggi si è passati all'estremo opposto, non mi pare il caso di rimpiangere la fase dei preconcetti.Ma poi tu dici che a te il cinema d'animazione non interessa,quindi ho quasi la sensazione che parli di qualcosa che non conosci(O non vuoi conoscere).
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bavero
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mercoledì 1 luglio 2009
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una risposta
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In realtà, non è proprio come dici tu: ci sono stati vari film d' animazione che la critica ha disprezzato, per esempio "Shark tale" o il più recente "mostri contro alieni". Detto questo, è effettivamente vero che nella maggioranza dei casi i cartoni animati ottengono buone recensioni (se non proprio ottime); potrebbe essere perchè un cartone animato ha bisogno più che un normale film di professionisti qualificati (pensa alle centinaia di disegni necessari anche per pochi minuti di pellicola) e poi non si rischiano grandi problemi di fotografia o, ancor meno, di cattive recitazioni. Ma ricordo a chi si dice felice di una fine del preconcetto sui cartoons, che i preconcetti possono essere anche in senso "positivo" (pur rimanendo loro stessi del tutto negativi).
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In realtà, non è proprio come dici tu: ci sono stati vari film d' animazione che la critica ha disprezzato, per esempio "Shark tale" o il più recente "mostri contro alieni". Detto questo, è effettivamente vero che nella maggioranza dei casi i cartoni animati ottengono buone recensioni (se non proprio ottime); potrebbe essere perchè un cartone animato ha bisogno più che un normale film di professionisti qualificati (pensa alle centinaia di disegni necessari anche per pochi minuti di pellicola) e poi non si rischiano grandi problemi di fotografia o, ancor meno, di cattive recitazioni. Ma ricordo a chi si dice felice di una fine del preconcetto sui cartoons, che i preconcetti possono essere anche in senso "positivo" (pur rimanendo loro stessi del tutto negativi). E' accaduto per questo "Coraline", filmetto ombra di capolavori del genere come "Nightmare before Christmas" o "La Sposa cadavere", troppo impegnato in un vuoto estetismo e in una evidente indigestione figurativa . Per non parlare, poi, della banalità della storia, abilmente mascherata: della delusione di un mondo parallelo molto luccicante ce ne avevano già parlato Alice e la Dorothy del "mago di Oz", tra tutti gli altri.
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