antonello villani
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martedì 29 aprile 2008
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piccoli geni crescono...con le carte da gioco
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Ispirato ad una storia vera, “21” racconta le gesta di alcuni studenti del M.I.T. guidati da un professore che vuole sbancare al casinò. Numeri ed ancora numeri, alla fine non solo l’universo ma anche un gioco popolare come il Black Jack è governato da equazioni non meglio specificate. Così il promettente Ben, aspirante borsista alla Harvard Medical School e studente del più prestigioso college per la ricerca scientifica, si ritrova reclutato dal suo insegnante per mettere in pratica le conoscenze accademiche sfidando le regole della casistica. Ritmo e montaggio molto efficace per questo film di genere che è girato tra i tavoli verdi, “21” si rivela una storia accattivante anche se strizza l’occhio alle truffe ordite dal gruppo di Ocean e a tutta una serie cinematografica che vede il gioco protagonista assoluto.
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Ispirato ad una storia vera, “21” racconta le gesta di alcuni studenti del M.I.T. guidati da un professore che vuole sbancare al casinò. Numeri ed ancora numeri, alla fine non solo l’universo ma anche un gioco popolare come il Black Jack è governato da equazioni non meglio specificate. Così il promettente Ben, aspirante borsista alla Harvard Medical School e studente del più prestigioso college per la ricerca scientifica, si ritrova reclutato dal suo insegnante per mettere in pratica le conoscenze accademiche sfidando le regole della casistica. Ritmo e montaggio molto efficace per questo film di genere che è girato tra i tavoli verdi, “21” si rivela una storia accattivante anche se strizza l’occhio alle truffe ordite dal gruppo di Ocean e a tutta una serie cinematografica che vede il gioco protagonista assoluto. Le mille luci di Las Vegas non si spengono mai, gli hotel di lusso si alternano alle disco con ballerine in abiti succinti, la storia d’amore tra il “Nerd” che sogna di mettere da parte i soldi per l’università e la bella della scuola è quasi scontata. Ma il regista Luketic dosa bene gli ingredienti e mette in scena la metamorfosi di un ragazzino –Jim Sturgess- catapultato nel mondo dorato di Las Vegas, mentre un professore –Kevin Spacey- con il complesso di Cimabue è offuscato da un gruppo di genialoidi. Non un capolavoro, ma puro divertimento anche per chi non ama l’azzardo.
Antonello Villani
(Salerno)
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ultimoboyscout
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giovedì 10 febbraio 2011
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voglio spacey come professore!
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Un film riuscito, magari troppo lungo per quanta carne c'è al fuoco, ma a conti fatti mi è piaciuto molto. Un gruppo di studenti guidati da un professore brillantissimo decidono di sbancare un casinò di Las Vegas: niente di nuovo all'orizzonte si direbbe. La cosa nuova è che vogliono sbancarlo giocando, magari contando le carte e applicando formule matematiche al gioco, ma pur sempre giocando. Io credo che le affinità con la trilogia Ocean con Clooney siano ben poche se non l'ambientazione nel casinò, che continuano ad attirare lo spettatore esercitando sullo stesso un fascino particolare, assolutamente ipnotico, che non stanca mai, anzi dando sempre molta enfasi facendolo sempre schierare dalla parte del giocatore o del rapinatore che viene visto come un novello Robin Hood che alleggerisce le tasche del proprietario reo di essere ricco, potente e a volte pure spocchioso (vedasi l'Andy Garcia di Ocean's Eleven).
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Un film riuscito, magari troppo lungo per quanta carne c'è al fuoco, ma a conti fatti mi è piaciuto molto. Un gruppo di studenti guidati da un professore brillantissimo decidono di sbancare un casinò di Las Vegas: niente di nuovo all'orizzonte si direbbe. La cosa nuova è che vogliono sbancarlo giocando, magari contando le carte e applicando formule matematiche al gioco, ma pur sempre giocando. Io credo che le affinità con la trilogia Ocean con Clooney siano ben poche se non l'ambientazione nel casinò, che continuano ad attirare lo spettatore esercitando sullo stesso un fascino particolare, assolutamente ipnotico, che non stanca mai, anzi dando sempre molta enfasi facendolo sempre schierare dalla parte del giocatore o del rapinatore che viene visto come un novello Robin Hood che alleggerisce le tasche del proprietario reo di essere ricco, potente e a volte pure spocchioso (vedasi l'Andy Garcia di Ocean's Eleven). La regia di Luketic è abbastanza prevedibile ma i personaggi e le interpretazioni di Spacey e del giovane Sturgess sono di buon livello e mantengono viva l'attenzione nonostante si arrivi alle due ore di visione e la qualità generale del film. Manca un cambio di passo, una sferzata di adrenalina proprio per l'eccessiva durata, ma il risultato finale è assolutamente accettabile.
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pjmix
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domenica 6 novembre 2011
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e' decisamente
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un film da 3 stelle. Molto carino, si vede volentieri, c'è anche un discreto colpo di scena. E poi ti scimmia parecchio, scommetto che la maggior parte di voi proverà ad allenarsi a contare le carte!
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elgatoloco
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lunedì 8 novembre 2021
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notevole, da un fatto di cronaca e un romanzo
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"21"(Robert Luketic, da un romanzo di Ben Mezrich, ma anche da un fatto di cronaca, quando degli studenti del MTI avevano sbancato vari casino conteggiando le carte da gioco nel Blackjack, sceneggiaturaa di Peter Steinfeld e Alan Loeben, 2008), dove uno studente povero, iscritto al MIT, ma con l'intenzione di passare alla Harvard Medical School, dopo essersi rivelato brillante matematico, viene ingaggiato da un prof.e dal suo team come membro del gruppo che si dedica all'attività di conteggio della carte da gioco con conseguente truffa dei casino. Varie vicende, interne al gruppo ma anche e soprattutto con l'agente della sicurezza del casino di Las Vegans, molto brillante e perspicace, che "scopre gli altarini".
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"21"(Robert Luketic, da un romanzo di Ben Mezrich, ma anche da un fatto di cronaca, quando degli studenti del MTI avevano sbancato vari casino conteggiando le carte da gioco nel Blackjack, sceneggiaturaa di Peter Steinfeld e Alan Loeben, 2008), dove uno studente povero, iscritto al MIT, ma con l'intenzione di passare alla Harvard Medical School, dopo essersi rivelato brillante matematico, viene ingaggiato da un prof.e dal suo team come membro del gruppo che si dedica all'attività di conteggio della carte da gioco con conseguente truffa dei casino. Varie vicende, interne al gruppo ma anche e soprattutto con l'agente della sicurezza del casino di Las Vegans, molto brillante e perspicace, che "scopre gli altarini"., costringendo tutto il team a traverstirsi e comuqnue non tutto finirà liscio, azni... Ma Ben, lo studente geniale, la scamperà comunque, anche se a prezzo di vari problemi... Da un fatto realmente avvenuto, trasposto in un romanzo(non so dire in che modo Mezrich, autore del romanzo stesso, abbia saputo della vicenda e se eventualmente abbia partecipato alla cosa, da una parte o dall'altra, ossia come si avvenuta la"mediazione"tra vita reale e creazione letteraria), una storia che è molto probabile si svolga e già si sia svolta anche altrove, dato che chi è in possesso di determinate facoltà-capacità può essere tentato di metterle in atto anche in maniera"indebita"... Storie che non si realizzano senza problemi, anche perché ancora viventi.credo-quasi tutti i/le protagonisti/e. Tra sprazzi di humor, momenti realmente drammatici, con il protagonista ferito in modo serio e altre persone minacciate, un quasi(ma molto"quasi, viene da dire)"happy End"il film fa anche sorgere un dubbio(una querelle, volendo): tra la truffa legalizzata delle case da gioco si insinua una truffa"interna", quasi un crimine "vero in un ambiente comunque dedito alla truffa"di Stato"?Saranno anche"cattivi pensieri", ma penso non siano sorti solo a chi scrive questa nota. . Se il ritmo non cade mai, la colonna sonora è di ottimo livello(anche gli "Sotnes", nel finale!), il merito va anche a un ottimo Kevin SPacey, il prof coordinatore del "tutto", Jim Sturgesss, festeggiato all'inizio per aver comouto i famosi 21 anni che hanno anche ispirato il titolo, Kathe Bosworth e altri/e, tra cui sopratuttto Laurecne Fihbrune, torvo quanto geniale "spia del casno", in un"team"/attoriale, però, non di lestofanti)che viene ben diretto da un regista come LUketic, decisamente in stato di grazia. El Gato
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elgatoloco
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lunedì 8 novembre 2021
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neppure invero leggero e senza pretese
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Questo"21!(Robert Luketic, da un romanzo di Ben Mezrich, che evidentmente del fatto di cronaca di studenti del MIT , ingaggiati anche da un prof, che conteggiavano le carte da gioco nel Bkackjacj, "sbancando" vari casino, era a conoscenza o direttamente o indirettamente, ma poi con la sceneggitua di Peter Steinfeld e Alan Loeben, 2008)racconta appunto di uno studene del MIT, "genio matermatico"e scoperto come tale da un furbo porf, che lo ingaggia per l'attiità, appunto, di"conteggio"di carte da gioco per il Blackjack e la relativa atttiitivtà criminale, sogna però di divenire medico passando per la Harvard Medical School, ma, con l'attività illegale di cui sopra spera di rifinanziarsi, partendo da una base economica misera(la madre gli offre, come regalo, il denaro per l'iscrizione a"medcina"), trovandosi poi, come altre persone dello stesso"team", braccato da un furbo "agente speciale"di un grande casino.
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Questo"21!(Robert Luketic, da un romanzo di Ben Mezrich, che evidentmente del fatto di cronaca di studenti del MIT , ingaggiati anche da un prof, che conteggiavano le carte da gioco nel Bkackjacj, "sbancando" vari casino, era a conoscenza o direttamente o indirettamente, ma poi con la sceneggitua di Peter Steinfeld e Alan Loeben, 2008)racconta appunto di uno studene del MIT, "genio matermatico"e scoperto come tale da un furbo porf, che lo ingaggia per l'attiità, appunto, di"conteggio"di carte da gioco per il Blackjack e la relativa atttiitivtà criminale, sogna però di divenire medico passando per la Harvard Medical School, ma, con l'attività illegale di cui sopra spera di rifinanziarsi, partendo da una base economica misera(la madre gli offre, come regalo, il denaro per l'iscrizione a"medcina"), trovandosi poi, come altre persone dello stesso"team", braccato da un furbo "agente speciale"di un grande casino. Decisamente, tra exploits anche fortemente comici, parti da film d'azione(i cazzotti che anche il protagonista subisce), suspesne e"dramma", il film sa contemperare tutte queste comomenti in modo efficace, quando invece in genere si"tira"troppo in una direzione o nell'altra...Ma poi, strano che molte persone non colgano questo aspetto, un po'sorridendo ma non troppo, il film non rorvola affatto su un altro aspetto: il capitalismo, con la sua ulteiore espansione finanziaria estrema, rischia non solo,l negli States come anche in Europa, di emarginare ampi strati della popolazione, ma anche di non permettere di studiare neppure"ai più capaci e meritevoli"(come recita anche la Costituzione italiana), neppure ai"geni"come in questo caso. Certo, non sarà l'aspetto più rilevante e messo in rilievo del film, ma esso è comunque presente, che lo si voglia vedere o meno, che si voglia accentuare o meno questo elemento. Per di più, volendo, siamo in presenza di un doppio imbroglio o imbroglio incrociato. quello delle case da gioco, comunque e sempre e quello"inserito", di chi ne approfitta per"giocare sporco", disponendo però di capacità notevolissime per farlo(il che non giustifica, ovviamente, da un punsto di vista legale la questione). Oltre a un sound track nooteovlissimo(anche i "ROlling Stones", inter cetera e proprio in fondo), a una regia efficace, bravi Kevin Spacey come prof-maestro di truffe, il protagonista Jim Strurgess, la brava Kate Bosworth, un po'"msua"del protagonista e sopratuttto Laurence Fishburne, il torvo e ambiuo, ma anche geniale "uomo del controlo" del casino, che sa di essere sprecato per quel ruolo..., El Gato
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