nasa1
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lunedì 9 settembre 2013
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potrebbe essere più chiaro?
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Se le va, potrebbe spiegare meglio cosa non le è piaciuto del film? Mi sembra che si sia concentrato troppo sulla persona del regista, e poco su quello che non ha apprezzato del film...
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conyr
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lunedì 9 settembre 2013
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hai molto da imparare, raffaello bosco
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Credo che hai te da imparare molto. Non sai nemmeno fare una critica costruttiva, ne la sai argomentare. Solo distruggere e in maniera gratuita. Dai maestri si trae insegnamento per poter poi produrre una propria creatività, e lavorare ad un proprio stile di pensare e concepire un opera. Cony Ray,tra i poeti protagonisti del documentario POETI(2009)del regista Toni D'Angelo.Il documentario ha concorso, per la sezione "Controcampo Italiano", alla 66° Mostra Int.ele d'Arte Cinematografica - Biennale di Venezia.
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makalu
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lunedì 9 settembre 2013
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una recensione che non fa una grinza!
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Insufficiente se non del tutto scarso l'approccio critico al film di Toni D'Angelo.Paolo Sorrentino, nel confronto è assolutamente fuori luogo giacché non vengono implicate le motivazioni filologiche, tematiche, l'uso della regia come metodo di linguaggio narrativo...non c'è nessuna forma di analogia fra Sorrentino e la volontà dell'opera prima,se non erro, del signor D'Angelo.Una notte può peccare di ingenuità,poiché elabora un tema consueto e difficile da analizzare, come la malinconia ed il ricordo di ciò che è stato, con un approccio idealistico e leggero. Ma risulta come un'iniziazione delle situazioni che si verificano di volta in volta fra un gruppo di amici, in luogo di un funerale.Inoltre non credo che questo film abbia la presunzione, in particolare di inneggiare i temi di Abel Ferrara o ricordarne un sistema linguistico e visivo.
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Insufficiente se non del tutto scarso l'approccio critico al film di Toni D'Angelo.Paolo Sorrentino, nel confronto è assolutamente fuori luogo giacché non vengono implicate le motivazioni filologiche, tematiche, l'uso della regia come metodo di linguaggio narrativo...non c'è nessuna forma di analogia fra Sorrentino e la volontà dell'opera prima,se non erro, del signor D'Angelo.Una notte può peccare di ingenuità,poiché elabora un tema consueto e difficile da analizzare, come la malinconia ed il ricordo di ciò che è stato, con un approccio idealistico e leggero. Ma risulta come un'iniziazione delle situazioni che si verificano di volta in volta fra un gruppo di amici, in luogo di un funerale.Inoltre non credo che questo film abbia la presunzione, in particolare di inneggiare i temi di Abel Ferrara o ricordarne un sistema linguistico e visivo.Suppongo che, la lentezza,in parte, sostituisca, nel montaggio così come nella recitazione, le lacune di una produzione che forse avrà avuto poche possibilità finanziarie, ma va bene.Questo accanimento è irrisorio ed imbarazzante...sarebbe meglio rivalutare i fasti critici e strumentalizzati dell'ultimo film di Sorrentino piuttosto che un'opera prima che cerca una breccia nel botteghino e nell'opinione di un pubblico critico e consapevoleLorenza Ercolino
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