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Questo film, almeno per me, è stato un caso molto particolare. Più lo guardo e meno mi piace, perchè ogni volta noto un difetto in più che avevo trascurato la volta prima. Più lo guardo e più mi sembra stupido e superficiale, con quella sua ottica tipicamente americana di superiorità rispetto al resto del mondo e dialoghi che mi fanno fare facce che non sapevo nemmeno di poter fare tanto sono imbecilli. Più lo guardo e più vedo il talento sprecato di buoni attori come Jon Voight e John Turturro. E allora perchè le tre stelle? Beh, si da il caso che, nonostante i suoi innumerevoli difetti, Transformers abbia qualche momento divertente e godibile, ma che più che altro, nel suo insieme, sia un film abbastanza discreto. Se guardiamo i piccoli pezzi che formano il puzzle abbiamo il tipico blockbuster americano da milioni di dollari (spesi e guadagnati) senza nessuna ragione di esistere, ma se guardiamo il puzzle completo abbiamo qualcosa a cui vale la pena destare un minimo di attenzione.
Certo, gli autori dovevano avere davvero poca fantasia per basare un film su dei robot che si trasformano in macchine e che, inevitabilmente, si ritrovano da una parte a salvare il mondo e dall'altra distruggerlo (strano, eh?), ma ignorando la premessa e rassegnandoci al tipo di film che si sta per vedere, Transformers ha lo strano effetto di farti sobbalzare sulla sedia non solo per gli effetti visivi, ideati sicuramente da qualche bambino di 8 anni schizofrenico e iper-attivo, ma anche per l'alternanza perfettamente regolata (non so se volutamente, ma non credo) di alti e bassi, di momenti dove un simpatico hacker nero ciccione va in panico quando la polizia gli entra in casa (non calpestate il tappeto!), e di altri in cui un robot modello Schwarzenegger rosso e blu pronuncia frasi del tipo "Perchè alla fine la razza umana merita di vivere, e noi saremo qui a proteggerla...".
Insomma, che dire di Transformers?
Lo strano caso di questo film è il semplice fatto che è un pò meglio di altri del suo stesso genere ma è ancora troppo superficiale e piatto per farti provare qualche emozione verso i suoi personaggi e la sua storia.
Comunque, a voi la scelta, io so solo una cosa per certa: non andrò al cinema a vedere il 2.
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