araxe
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lunedì 30 aprile 2007
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un thriller psicologico bello e coinvolgente
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Bello, davvero un bel film che ho guardato volentieri dall'inizio alla fine. Interessante e scorrevole. Non sono mai presenti quelle lunghe conversazioni che spesso si trovano in questo genere di film, quelle che contengono concetti complicati e termini scientifici spesso comprensibili solo a chi è afferrato in materia. Nulla di tutto questo, solo spiegazioni chiare e brevi che permettono di comprendere perfettamente il significato delle cose.
Ogni dettaglio ha un sottile filo logico. Il numero 23 è l'ossessione. Non scendo in dettagli per rispetto a chi non ha ancora visto il film, ma attenzione... non è che tutti i numeri che lui somma danno 23, è lui che trova il 23 in tutti i numeri, è ben diverso.
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Bello, davvero un bel film che ho guardato volentieri dall'inizio alla fine. Interessante e scorrevole. Non sono mai presenti quelle lunghe conversazioni che spesso si trovano in questo genere di film, quelle che contengono concetti complicati e termini scientifici spesso comprensibili solo a chi è afferrato in materia. Nulla di tutto questo, solo spiegazioni chiare e brevi che permettono di comprendere perfettamente il significato delle cose.
Ogni dettaglio ha un sottile filo logico. Il numero 23 è l'ossessione. Non scendo in dettagli per rispetto a chi non ha ancora visto il film, ma attenzione... non è che tutti i numeri che lui somma danno 23, è lui che trova il 23 in tutti i numeri, è ben diverso.
Se lo guarderete una seconda volta (io spesso lo faccio quando non sono pienamente convinta di aver compreso la trama) noterete molti dettagli che subito vi sono sfuggiti e lo apprezzerete sotto un'altro punto di vista.
Lo consiglio vivamente agli amanti dei thriller psicologici. Naturalmente è da guardare con attenzione, seguire e capire.
Dal trailer potrebbe sembrare un film horror, ma non lo è affatto. Chi si aspetta splatter, mostri ed effetti speciali ne rimarrà fortemente deluso, quì gli unici mostri sono quelli che uno ha dentro (di gran lunga i peggiori).
Ottima l'interpretazione di Carrey che ci dimostra di non essere solo un bravo comico. Bella scenografia, con luci mai troppo cupe che permettono di vedere sempre bene quello che accade.
Insomma, ne sono rimasta decisamente soddisfatta.
Per quanto riguarda il cane (ho notato che molti non si spiegano la costante presenza dell'animale). Lo vediamo all'inizio del film come causa ...scatenante. Se ricordate, in seguito il parroco spiega che l'animale è stato trovato accanto alle tombe, da loro "adottato" e considerato guardiano dei cimiteri e precisa che è da un periodo che si è fissato con quella particolare tomba (quella che si scopre essere poi la ragazza uccisa). Penso che l'interpretazione esatta sia che il cane, che nella mitologia ha la funzione di psicopompo, cioè di accompagnatore delle anime dei defunti alla loro eterna dimora. entri nella vita di Sparrow per ricordargli che ha un debito in sospeso. (mi tengo sul vago sempre per chi non ha ancora visto il film)
Il cane perchè essendo Sparrow un accalappiacani... l'ossessione comincia da lì.
Vorrei precisare che questa riguardo il cane è un'opinione mia personale, mi farebbe davvero piacere se qualcuno che ne ha avuta una diversa impressione me lo segnalasse in questo post.
Inutile che chieda per piacere di astenersi dallo scrivere fesserie. Amo il cinema, lo prendo sul serio ed avrei piacere di discutere con persone che la pensano altrettanto. Grazie a tutti.
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tia
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martedì 5 giugno 2007
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grande jim!!!
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Un bellissimo thriller, dai toni cupi e amari, che coinvolge lo spettatore che "gioca" cercando i numerosissimi 23 sparsi qua è là che sta a lui cercare come in un gioco enigmistico, che però lo condiziona e lo porta a schierarsi dalla parte di Walter credendo davvero che sia possibile avere il destino segnato da un banale numero a due cifre, che poi banale non è, visti anch ei riferimenti reali ( Hiroshima colpita alle 8:15 o le torri gemelle cadute l'11/09/03).
Un elogio particolare va al grandissimo jim carrey tanto odiato dagli americani, ma che non ha nulla da invidiare ad attori del calibro di De Niro o Al Pacino, e in questo film lo dimostra, senza contare che recita due ruoli, è vero, simili, ma comunque di personaggi differenti, nella stessa pellicola.
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Un bellissimo thriller, dai toni cupi e amari, che coinvolge lo spettatore che "gioca" cercando i numerosissimi 23 sparsi qua è là che sta a lui cercare come in un gioco enigmistico, che però lo condiziona e lo porta a schierarsi dalla parte di Walter credendo davvero che sia possibile avere il destino segnato da un banale numero a due cifre, che poi banale non è, visti anch ei riferimenti reali ( Hiroshima colpita alle 8:15 o le torri gemelle cadute l'11/09/03).
Un elogio particolare va al grandissimo jim carrey tanto odiato dagli americani, ma che non ha nulla da invidiare ad attori del calibro di De Niro o Al Pacino, e in questo film lo dimostra, senza contare che recita due ruoli, è vero, simili, ma comunque di personaggi differenti, nella stessa pellicola.
Ottimo quindi Jim carrey, ma tutto il cast( ridotto) in generale, bella la storia e soprattutto il finale.
Cosa si chiede di più ad un film?
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[+] 11/09/03????
(di al)
[ - ] 11/09/03????
[+] 11/09/2001
(di enzo)
[ - ] 11/09/2001
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.::gioele.stella::.
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martedì 8 maggio 2007
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strepitosa prova per jim carrey (grandissimo)
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Questo è un film molto interessante, non uno di quei film che, appena conclusi, ti viene la voglia di rivedere subito, ok, lo ammetto...Ma cosa c'è di male? Chi ha detto che debba sempre essere così...Cosa non va nella storia? Una trama interamente basata sull'ossessione, strutturata in modo tale che lo spettatore perda di vista ogni altra cosa e si concentri invece sul 23. E' vero, a volte il numero sembra venir fuori da calcoli e simbologie forzate, impossibili, ma non ci trovo nulla di strano perchè sono i rompicapi di un uomo ossessionato, un uomo che ha rimosso una parte di se che non ci sta a stare nell'ombra e che vuole riaffiorare ad ogni costo (molto Stephen King..). Alcune atmosfere sono incredibili: gli effetti di esposizione e di bianco e nero che incorniciano la storia del detective Fingerling azzeccatissimi (vaghi accenni a Sin City).
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Questo è un film molto interessante, non uno di quei film che, appena conclusi, ti viene la voglia di rivedere subito, ok, lo ammetto...Ma cosa c'è di male? Chi ha detto che debba sempre essere così...Cosa non va nella storia? Una trama interamente basata sull'ossessione, strutturata in modo tale che lo spettatore perda di vista ogni altra cosa e si concentri invece sul 23. E' vero, a volte il numero sembra venir fuori da calcoli e simbologie forzate, impossibili, ma non ci trovo nulla di strano perchè sono i rompicapi di un uomo ossessionato, un uomo che ha rimosso una parte di se che non ci sta a stare nell'ombra e che vuole riaffiorare ad ogni costo (molto Stephen King..). Alcune atmosfere sono incredibili: gli effetti di esposizione e di bianco e nero che incorniciano la storia del detective Fingerling azzeccatissimi (vaghi accenni a Sin City). Jim Carrey dimostra a tutti che sa spaziare dai ruoli comici a quelli drammatici con estrema facilità. La sua prova è assolutamente stupenda: dividersi in due personaggi di segno opposto, prendere per mano lo spettatore e portarlo nel suo incubo più profondo, fargli scoprire mano a mano che una finzione è invece una triste realtà. E' con estrema maturità che l'attore canadese riesce in un'impresa per nulla facile, rivestendo qui un ruolo di tutto rispetto. Il resto del cast è buono, ma scompare (volutamente?) e l'onere pesa tutto sulle spalle di Carrey. L'impressione che non molti abbiano creduto in questo prodotto rimane. Si poteva sicuramente sfruttare meglio la realizzazione. In effetti alcuni momenti del film sono macchinosi e sul finale la tensione si abbassa un poco, raggiungendo il suo picco quando viene incolpata la moglie Agatha e poi scemando fino al colpo di scena finale che è sì buono, ma non dei migliori. Il flash-back finale che narra il reale corso degli eventi è troppo lungo. Ci troviamo di fronte ad un prodotto che non è assolutamente perfetto, ma che però riesce lo stesso a stuzzicare lo spettatore, mai lo coinvolge con l'entusiasmo e l'adrenalina di un thriller mozzafiato, però lo tiene lì ugualmente, curioso, a buttare lo stesso un occhio falsamente disinteressato per cercare di sbrogliare da solo la vicenda (merito di Jim). Lasciamo stare sciocche superstizioni, cercando ovunque il numero (sul civico della nostra casa, sulla targa della macchina, sul led dell'orologio...) perchè, come si dice nel film, se una cosa la si vuol trovare si finisce per trovarla sempre. Il film lascia un sottilissimo confine tra ossessione dettata dalla pura follia e apparente normalità, tra le maschere che indossiamo per farci conoscere come non siamo e quello che realmente sappiamo di essere, tra le passioni istintive e irrefrenabili dell'uomo inteso come animale ed il controllo che dovrebbe caratterizzare l'uomo "civilizzato". Il destino perde la battaglia con la volontà umana. Se visto in una chiave che va oltre la singola storia del singolo personaggio ossessionato, il film appare ancora più gradibile, prestandosi alle interpretazioni del singolo. Le paure di ogni uomo hanno sempre un passato da cui emergere. I momenti noir suggeriti dal regista, danno un tocco più accattivante allo svolgersi della trama che si svolge tra luci ed ombre ben calibrate. In conclusione si poteva fare di meglio e rendere una buona idea un'ottima idea, ma, d'altra parte, la somma interpretazione di Carrey, alcune soluzioni visive molto ben congeniate, valgono di sicuro il prezzo del biglietto.
VOTO: 7.5 / 10
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emanuele
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domenica 29 aprile 2007
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un'idea e tutto qua!
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Basta un'idea e un discreto finale per rendere un film gradevole? E se questa idea viene ripetuta in tutte le salse cambiando solo i nomi dei personaggi continua a risultare gradevole? E se quel finale fosse in fondo già stato immaginato all'inizio del film, ciò giustificherebbe il prezzo del biglietto? Certo è che quel numero 23 e le coincidenze che una mente paranoica può trovare in esso, sarebbero una buona trama, qualcosa da cui tirare fuori un ottimo film, invece il regista riesce ad annoiarci. Il film diventa una specie di documentario di numerologia, sembra quasi che Schumacher si specchi troppe volte in quell'idea azzeccata e ne resti lui stesso (solo lui) innamorato. Lo spettatore si trova ad assistere alle medesime scene per tutta la durata del film, prima dal punto di vista di Fingerlink (il personaggio del libro), poi da quello di Walter (Carrey) il lettore del libro ed infine dal punto di vista della moglie (che svelerà la trama).
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Basta un'idea e un discreto finale per rendere un film gradevole? E se questa idea viene ripetuta in tutte le salse cambiando solo i nomi dei personaggi continua a risultare gradevole? E se quel finale fosse in fondo già stato immaginato all'inizio del film, ciò giustificherebbe il prezzo del biglietto? Certo è che quel numero 23 e le coincidenze che una mente paranoica può trovare in esso, sarebbero una buona trama, qualcosa da cui tirare fuori un ottimo film, invece il regista riesce ad annoiarci. Il film diventa una specie di documentario di numerologia, sembra quasi che Schumacher si specchi troppe volte in quell'idea azzeccata e ne resti lui stesso (solo lui) innamorato. Lo spettatore si trova ad assistere alle medesime scene per tutta la durata del film, prima dal punto di vista di Fingerlink (il personaggio del libro), poi da quello di Walter (Carrey) il lettore del libro ed infine dal punto di vista della moglie (che svelerà la trama). Tutto ciò cambiando solo i nomi ai personaggi in un gioco che non riesce assolutamente a stuzzicare l'immaginazione del pubblico nè a sorprenderlo. Il finale è piacevole e prevedibile al contempo, il messaggio che lancia fa riflettere e cioè che prima o poi bisogna fare i conti col proprio passato. Deluso? SI!
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[+] film noioso?
(di pioss)
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[+] qualcosa di non comune
(di al74)
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helmer
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domenica 6 maggio 2007
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la numerologia conduce alla follia
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E se improvvisamente tutto vi conducesse al numero 23? Come vi comportereste?
Walter Sparrow (Jim Carrey) è un diligente accalappiacani; sembra condurre una vita serena, anche se monotona, con la moglie Agatha (Virginia Madsen) e il figlio Robin (Logan Lerman), finché non riceve in regalo, in occasione del suo compleanno, The Number 23, un romanzo scritto da un misterioso quanto sconosciuto autore. La trama del libro cattura completamente Walter: una storia incentrata sul numero 23 e sulla sua ricorrenza. Al protagonista risulta impossibile ignorare le impressionanti somiglianze della sua esistenza con le vicende del protagonista del racconto, il detective Fingerling.
Fingerling cerca di salvare la vita ad una bionda suicida che, poco prima di uccidersi, gli trasmette l’ossessione per il numero 23.
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E se improvvisamente tutto vi conducesse al numero 23? Come vi comportereste?
Walter Sparrow (Jim Carrey) è un diligente accalappiacani; sembra condurre una vita serena, anche se monotona, con la moglie Agatha (Virginia Madsen) e il figlio Robin (Logan Lerman), finché non riceve in regalo, in occasione del suo compleanno, The Number 23, un romanzo scritto da un misterioso quanto sconosciuto autore. La trama del libro cattura completamente Walter: una storia incentrata sul numero 23 e sulla sua ricorrenza. Al protagonista risulta impossibile ignorare le impressionanti somiglianze della sua esistenza con le vicende del protagonista del racconto, il detective Fingerling.
Fingerling cerca di salvare la vita ad una bionda suicida che, poco prima di uccidersi, gli trasmette l’ossessione per il numero 23. Il detective raggiungerà la follia.
Walter si immedesima nel protagonista. Le analogie con Fingerling sono troppe per non far riflettere.
Questo film parla dell'ossessione per il numero 23, definita in linguaggio medico/psichiatrico "disturbo ossessivo-compulsivo", un’attività mentale o comportamentale continua, che occupa il soggetto per buona parte del suo tempo, questa è l'ossessione. Il tentativo di neutralizzare tali pensieri è rappresentato dalla compulsione, e cioè una attività forzata che però non risulta efficace a scacciare il pensiero stesso.
"Number 23" ha la capacità di influenzare lo spettatore. Lungo la durata del film infatti si viene catturati da questa assurda ossessione per il numero 23.
Grazie al continuo susseguirsi di colpi di scena il film risulta non scontato e originale.
Il merito è riconducibile, oltre al regista Joel Schumacher (Il fantasma dell'opera, Batman Forever, Batman & Robin, In linea con l'assassino, ...), anche alla bravura del cast: Jim Carrey (Lemony Snicket, Se mi lasci ti cancello, Una settimana da Dio, The Truman Show, Ace Ventura, The Mask, Scemo e più scemo, ...), finalmente impegnato in un doppio ruolo drammatico (Walter, il semplice accalappiacani, e Fingerling, il misterioso detective) e Virginia Medsen (Agatha moglie premurosa e Fabrizia sexy compagna di Fingerling).
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[+] il 23 è ovunque!
(di jason)
[ - ] il 23 è ovunque!
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vi3x
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sabato 28 aprile 2007
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un insolito carrey tra numerologia e paranoia
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La storia è quella di Walter Sparrow, perfetto prototipo dell'uomo medio con moglie e figlio, che riceve dalla moglie (o dal Fato?) un insolito e consunto libercolo come regalo di compleanno: "The Number 23". Cominciando a sfogliarlo, Sparrow nota vistose e sempre maggiori somiglianze tra la vicenda narrata - quella del detective Fingerling - ed i ricordi della propria infanzia. Dalle pagine alla vita del protagonista, si trasmette l'ossessione per un numero, il 23, che inizia a comparire dovunque, nei nomi, nelle ore, nei colori, nelle date, fino a dominare la vita di Fingerling e ad avvelenare quella di Sparrow. Tra paranoia ed incubo, Sparrow comincia un'ossessiva ricerca per scoprire se e quanto di vero vi sia nelle sanguinose vicende narrate dal libro, e chi ne sia l'autore, che pare conoscere fin troppo bene la sua vita.
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La storia è quella di Walter Sparrow, perfetto prototipo dell'uomo medio con moglie e figlio, che riceve dalla moglie (o dal Fato?) un insolito e consunto libercolo come regalo di compleanno: "The Number 23". Cominciando a sfogliarlo, Sparrow nota vistose e sempre maggiori somiglianze tra la vicenda narrata - quella del detective Fingerling - ed i ricordi della propria infanzia. Dalle pagine alla vita del protagonista, si trasmette l'ossessione per un numero, il 23, che inizia a comparire dovunque, nei nomi, nelle ore, nei colori, nelle date, fino a dominare la vita di Fingerling e ad avvelenare quella di Sparrow. Tra paranoia ed incubo, Sparrow comincia un'ossessiva ricerca per scoprire se e quanto di vero vi sia nelle sanguinose vicende narrate dal libro, e chi ne sia l'autore, che pare conoscere fin troppo bene la sua vita.
Un ruolo insolito per Carrey, che pure ci aveva abituato a momenti intensi e drammatici (The Truman Show, Man On The Moon) ma pur sempre stemperati da una vena di ironia; la sua interpretazione in questo film è onirica, ovattata, e ricorda vagamente il Carrey di Eternal Sunshine Of The Spotless Mind. Ma è senz'altro la prima volta che l'attore presta la propria indiscutibile bravura ad un noir thriller. L'impressione è che si tratti di normale amministrazione: alla fin fine Sparrow non è un personaggio che lasci spazio alle doti espressive di un attore come Carrey, ed un ruolo del genere poteva essere tranquillamente affidato ad attori meno dotati. Il suo modo di recitare, da sempre, è caratterizzato dall'uscire da ogni schema, che si trattasse di Ace Ventura o di Andy Kaufmann: qui Carrey si limita a "fare i compiti" e se è pur vero che vi riesce magistralmente, credo che la sua interpretazione in questo film non sarà memorabile al pari di altre.
Quanto al film in sè, che l'atmosfera sia onirica e vagamente claustrofobica lo si percepisce fin dai primi istanti. Una fotografia desaturata con picchi di rosso sangue (il libro, le pareti) da una parte, chiaroscuri fumettistici e immagini sfumate dall'altra. Le parti del film che raccontano la storia di Fingerling (peraltro interpretato dallo stesso Carrey, dal momento che proprio l'autore del libro invita il lettore ad identificarsi nel protagonista della storia) ricordano molto da vicino le atmosfere di Max Payne, poliziotto protagonista dell'omonimo videogame. Il ritmo all'inizio è lento ed il film fatica a decollare: i pezzi sono sparsi qua e là ed a volte è difficile capire dove vadano a parare le paranoie numerologiche. Man mano che ci si avvicina all'epilogo, la tensione sale e la pellicola è davvero in grado di tenere sulle spine.
Ho molto apprezzato il fatto che questo film non sia il solito thriller inconcluso con i titoli di coda che piombano sul più bello, lasciando lo spettatore a bocca aperta (e vagamente imbestialito) per il puro gusto di stupire a tutti i costi.
*** POSSIBILE SPOILER ***
La storia ha una sua degna conclusione, in cui sia il protagonista che lo spettatore riusciranno ad avere le risposte che cercano.
La sceneggiatura, magari non originale (e questo lo lascio sindacare ai critici cinematografici, alcuni dei quali sono da compatire con un sorriso e l'augurio di farsi una vita al più presto) non mi pare presenti buchi di sorta, trovo che tutto si tenga, il che è merce rara di questi tempi, soprattutto per questo genere cinematografico.
Carrey non viene "usato" come dovrebbe, ma è un film piacevole.
Merita la visione
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vales.
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sabato 11 settembre 2010
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intrigante
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E' l'ennesimo film sulla follia, ma a differenza di molti altri si inizia a sospettare chi possa essere il colpevole solo verso la fine. Interessante e coinvolgente lo sviluppo e le atmosfere. Buona la prova di Carrey, che per una volta non fa le solite smorfie ed adotta una mimica adatta - anche se un pò rigida- al ruolo.
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anele
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giovedì 3 maggio 2007
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un jim sublime e non solo...
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Ossessione.Paranoia.Follia.Tutto per un numero...uno stupido e banale numero.Certo molti nn la pensano così:sul numero 23 ci sono e ci sono sempre stati dibattiti accesi,molti lo ritengono sfortunato poichè la sua fama è legata al Diavolo.Il regista perciò non ha scelto un numero a caso per l'ossessione di Jim:ha scelto una vera maledizione.Come la vita può essere condizionata da una singola azione,come il fato influisca e sia decisivo per noi...come arrivare alla folia.L'interpretazione di Jim Carrey è veramente degna di nota e ci fa capire che non è un attore tagliato solo per i soliti filmini da botteghino,ma ha vero talento(così speriamo si tolga di dosso l'etichetta di Ace Ventura)...veramente grandissimo!!Pure la trama è bella e anche se a volte è un po' prevedibile e lenta(due ore di lenti misteri)comunque scorre veloce(almeno secondo me!)ed è piuttosto avvincente.
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Ossessione.Paranoia.Follia.Tutto per un numero...uno stupido e banale numero.Certo molti nn la pensano così:sul numero 23 ci sono e ci sono sempre stati dibattiti accesi,molti lo ritengono sfortunato poichè la sua fama è legata al Diavolo.Il regista perciò non ha scelto un numero a caso per l'ossessione di Jim:ha scelto una vera maledizione.Come la vita può essere condizionata da una singola azione,come il fato influisca e sia decisivo per noi...come arrivare alla folia.L'interpretazione di Jim Carrey è veramente degna di nota e ci fa capire che non è un attore tagliato solo per i soliti filmini da botteghino,ma ha vero talento(così speriamo si tolga di dosso l'etichetta di Ace Ventura)...veramente grandissimo!!Pure la trama è bella e anche se a volte è un po' prevedibile e lenta(due ore di lenti misteri)comunque scorre veloce(almeno secondo me!)ed è piuttosto avvincente.Davvero carino....girato piuttosto bene direi e da notare specialmente la luce:per esempio è candida e quasi surreale nelle scene della bionda suicida per suggerire l'irrealtà dell'aldilà.Merita davvero gente...
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the thin red line
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martedì 4 febbraio 2014
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finalmente un thriller psico-numerologico
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Un thriller noir d'effetto per Joel Schumacher, con un ottimo Jim Carrey questa volta nei panni di un ossessionato accalappiacani... Di certo non lo si può definire un capolavoro del genere oppure un film da riguardare cento volte ma sicuramente una piccola opera nuova, di fatto il primo film a mia memoria che racconti le ossessioni psicologiche per la numerologia (a volte forse un po' troppo insistenti e forzate concedetemelo!!!). La trama è di sicuro avvincente e coinvolge lo spettatore man mano che i minuti passano e lo fa constantemente senza annoiare e già questa è un ottima caratteristica per un thriller noir. Anche la durata non eccessiva fa si che la pellicola scorra velocemente e senza inutili approfondimenti che spesso possono rovinare un film.
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Un thriller noir d'effetto per Joel Schumacher, con un ottimo Jim Carrey questa volta nei panni di un ossessionato accalappiacani... Di certo non lo si può definire un capolavoro del genere oppure un film da riguardare cento volte ma sicuramente una piccola opera nuova, di fatto il primo film a mia memoria che racconti le ossessioni psicologiche per la numerologia (a volte forse un po' troppo insistenti e forzate concedetemelo!!!). La trama è di sicuro avvincente e coinvolge lo spettatore man mano che i minuti passano e lo fa constantemente senza annoiare e già questa è un ottima caratteristica per un thriller noir. Anche la durata non eccessiva fa si che la pellicola scorra velocemente e senza inutili approfondimenti che spesso possono rovinare un film. I personaggi secondari sono bravi e ridotti all'essenziale lasciando completamente spazio al delirio che prende corpo nel bravo Jim col passare dei minuti com'è giusto che sia. Il finale è d'effetto ma il racconto che svela l'arcano l'ho trovato troppo lungo. Personalmente non mi è piaciuta l'immedesimazione in duro detective del protagonista, probabilmente l'unica nota stonata del film. Complessivamente lo ritengo un buon prodotto forse anche un po' sottovalutato. Sono un grande appassionato di cinema e spero di poter condividere con voi le mie umili recensioni. Grazie a tutti
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kondor17
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giovedì 13 agosto 2015
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qual'è il vostro numero, la vostra maledizione?
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Ottimo psicho-thriller di Joel Schumacher con un Jim Carrey bravissimo. Un must per gli appassionati di numerologia e di mistero.
Il film narra la storia di un accalappiacani che il giorno del suo compleanno (3/2), poco prima della fine del turno di lavoro, viene chiamato per un'emergenza. Il cane, Ned, sarà suo malgrado la chiave di volta del film, conducendolo in un cimitero presso la tomba di una ragazza il cui corpo non enne mai trovato. Giunto quindi in ritardo all'appuntamento con la moglie, questa va in libreria e gli regala un libro usato, sgualcito, da lei già letto, dal titolo il numero 23, che gli cambierà la vita. Non appena lo apre, Sparrow ne è attratto e, nonostante la prefazione reciti che se il lettore dovesse trovare analogie con il contenuto dovrebbe riporlo, questo non fa altro che aumentare in lui la smania di voltare pagina.
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Ottimo psicho-thriller di Joel Schumacher con un Jim Carrey bravissimo. Un must per gli appassionati di numerologia e di mistero.
Il film narra la storia di un accalappiacani che il giorno del suo compleanno (3/2), poco prima della fine del turno di lavoro, viene chiamato per un'emergenza. Il cane, Ned, sarà suo malgrado la chiave di volta del film, conducendolo in un cimitero presso la tomba di una ragazza il cui corpo non enne mai trovato. Giunto quindi in ritardo all'appuntamento con la moglie, questa va in libreria e gli regala un libro usato, sgualcito, da lei già letto, dal titolo il numero 23, che gli cambierà la vita. Non appena lo apre, Sparrow ne è attratto e, nonostante la prefazione reciti che se il lettore dovesse trovare analogie con il contenuto dovrebbe riporlo, questo non fa altro che aumentare in lui la smania di voltare pagina. Man mano che prosegue, Sparrow trova analogie inspiegabili con la propria esistenza, coinvolgendo sempre più la famiglia e l'amico in un turbine onirico - ossessivo dai tratti decisamente dark e noir.
Con un ritmo incalzante e grande maestria, grazie a uno script e ad attori tutti perfettamente in ruolo, il film prende come pochi dall'inizio alla fine, senza alcun calo di tensione. Il finale, tutt'altro che scontato, è degno dei più oscuri presagi e del migliore Stephen King.
Film bistrattato dalla critica e snobbato dal pubblico. Jim Carrey addirittura nominato nel 2007 come peggior attor protagonista nei Razzie awards. Ridicolo.
Per me il miglior film di Schumacher e un thriller assolutamente da vedere. Voto 8+
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