The Tracey Fragments |
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Un film di Bruce McDonald.
Con Elliot Page, Maxwell McCabe-Lokos, Ari Cohen, Erin McMurtry, Zie Souwand, Stephen Amell
Drammatico,
durata 77 min.
- Canada 2007.
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Frammenti di adolescenza gettati sullo schermodi Gus da MoscaFeedback: 60 | altri commenti e recensioni di Gus da Mosca |
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venerdì 17 luglio 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La giovanissima Tracey, senzatette, fa l'amore nel bosco, sull'auto del ragazzo per cui stravede, ma smarrisce il suo cagnolino o meglio il fratellino, per lei non c'e' differenza, visto che gli aveva insegnato ad abbaiare. A casa riporta soltanto il cappello e poi scappa via disperata, si abbandona al primo uomo che trova in strada e scappa ancora. Suo padre dice che la colpa e dello psicanalista travestito da cui la mandano, sua madre fuma e basta, non le risponde piu' neppure al telefono. I sentimenti di Tracey sono come un pezzo di specchio andato in frantumi: la sua giovane mente violentata dalla famiglia, prima ancora che il suo giovane corpo dagli estranei. I frammenti dei suoi pensieri ci vengono mostrati in soggettiva, cosi' come le nascono in testa, lucidamente telegrafici e assoluti. Ogni frammento di immagine segue i pensieri di Tracey, li scompone, li ripete, li ruota, li mescola alle sue espressioni e alla sue azioni, lei cade, cade ancora, ricade, cade a terra e sembra non riuscire a rialzarsi. 77 minuti continui di immagini racchiuse in rettangoli di ogni dimensione, che viaggiano sullo schermo, si sovrappongono, si cancellano a vicenda, si ripetono ossessivamente, dividono lo schermo o lo lasciano buio. Suona la sua musica e lei ci dice di essere una normalissima ragazzina che odia se stessa: rifiuta se stessa per rifiutare "il normale" che la circonda, in cui non si specchia, salvo poi disperatamente accettare "i deviati" come lei, in cui lei si puo' rispecchiare. Cinema radicale che non puo' che essere apprezzato da chi e' appassionato di tecniche di sperimentazione visiva, ma che difficilmente puo' essere accettato dal pubblico standard. Cinema radicale che rinuncia anche alla distribuzione, producendo un corto-allungato di nicchia, indistribuibile nel circuito commerciale cinematografico o televisivo. Cinema radicale, bellissimo, disperato e clandestino, come Lola Run o come Pups.
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