Duello di mattatori in un thriller da camera
di Valerio Caprara Il Mattino
Un thriller da camera sardonico, ben congegnato e superbamente recitato; un prodotto, insomma, che abbina la qualità dello stile all'originalità del contenuto: per una volta al critico non sembra di giudicare in nome e per conto di un cenacolo esclusivo. Conciso, serrato e teatrale in senso alto, «Sleuth» è firmato dallo scespiriano Kenneth Branagh che è riuscito a fare qualcosa di più di un semplice remake de «Gli insospettabili»: innamorato come tanti del classico anni '70 di Joseph Mankiewicz, l'autore/attore si è certo proposto di riattivarne il leitmotiv riguardante i risvolti più contorti e minacciosi dei rapporti umani, spesso connessi all'eterna, istintiva e primitiva lotta degli uomini per il potere e il «possesso», in particolare di una donna. [...]
di Valerio Caprara, articolo completo (1730 caratteri spazi inclusi) su Il Mattino 10 novembre 2007