Non è un paese per vecchi |
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Un film di Ethan Coen, Joel Coen.
Con Tommy Lee Jones, Javier Bardem, Josh Brolin, Woody Harrelson, Kelly MacDonald.
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Titolo originale No Country for Old Men.
Thriller,
durata 122 min.
- USA 2007.
- Universal Pictures
uscita venerdì 22 febbraio 2008.
MYMONETRO
Non è un paese per vecchi
valutazione media:
3,37
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Cose che non capiamodi RosembergFeedback: 619 | altri commenti e recensioni di Rosemberg |
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lunedì 2 dicembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Vero e proprio capolavoro di regia dei fratelli Coen (prima di essere un film è soprattutto una grandiosa opera letteraria del grande Cormac McCarthy),questo film del 2007 si presenta come assoluto punto di rottura tra cinema del passato e cinema moderno,tra la classica storia "europea" gonfia di sentimento,di passione e di intensa riflessione intellettuale e filosofica,e il cinema spicciolo,violento e macho che dagli anni 60 in poi ha sempre più dominato il panorama hollywoodiano. La storia si svolge in un torbido deserto,nei luoghi tanto cari a Mc Carthy,città semi-deserte in cui vige la legge del più forte,in cui furti,sparatorie e questioni risolte col sangue sono all'ordine del giorno. E,ovviamente,non poteva mancare la voce di sottofondo dello sceriffo della contea (un Tommy Lee Jones allucinante per quanto è bravo!),la voce della coscienza,la voce dell'uomo che non ne può più,che non riesce più a stare al passo coi tempi,perché "troppo vecchio" per il suo paese. Succedono cose in No country for old man,cose difficili da capire,difficili da digerire,difficili da accettare. Un serial killer sadico e senza legge (il premio oscar Javier Bardem)è alla ricerca di una valigetta che contiene diversi milioni di dollari,valigetta ritrovata sul luogo di un massacro da Llewelyn Moss (Josh Brolin sembra nato per la parte del cowboy vecchia maniera) durante una battuta di caccia poco fortunata. Inizia così uno scontro spietato tra due uomini molto diversi ma efficacemente duri entrambi,una caccia che verrà risolta,quasi come in tutte le opere di McCarthy,da un episodio del tutto estraneo alla trama. Quello che sembrano volerci dire i Coen (da notare che i due fratelli non hanno alterato neanche minimamente la trama del libro) è che il mondo,o meglio,che la razza umana,sia lasciata ai suoi impulsi primitivi sia quando utilizza al pieno le sue capacità razionali,non può fare a meno di essere crudele,malvaggia,sadica,sanguinosa. Ma c'è anche un altro punto,e questo è a mio avviso il più interessante:la storia del film è una storia,una storia con dei personaggi ben precisi che fanno quello che devono fare rispondendo unicamente alle loro svariate nature. Una cosa del genere dovrebbe concludersi entro i limiti di ciò che accade,ma non è così. Ciò che realmente questo film ci dice è che non sia altro che una parte del tutto e che,nonostante tutte le precauzioni prese (il buon Llewelyn lo potrebbe confermare) si finisce sempre con l'essere fregati da un evento che non era possibile premeditare. E così i Coen ci mostrano nell'arco di quello che è il loro capolavoro assoluto (spero che il Drugo non se la prenda con me!) la vita per quello che è,in tutta la sua brutalità,in tutta la sua idiozia,in tutta la sua fragilità. E,pre finire,dico solo che il film è del tutto privo di colonna sonora. Avevo detto reale?
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