Non è un paese per vecchi |
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Un film di Ethan Coen, Joel Coen.
Con Tommy Lee Jones, Javier Bardem, Josh Brolin, Woody Harrelson, Kelly MacDonald.
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Titolo originale No Country for Old Men.
Thriller,
durata 122 min.
- USA 2007.
- Universal Pictures
uscita venerdì 22 febbraio 2008.
MYMONETRO
Non è un paese per vecchi
valutazione media:
3,37
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un film unico, che tutti dovrebbero vedere...di Andrea ZaganoFeedback: 1826 | altri commenti e recensioni di Andrea Zagano |
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venerdì 3 maggio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Questo film è considerato il capolavoro dei fratelli Coen, un’opera che rasenta la perfezione e permette ai registi più folkloristici d’America di toccare il cielo con 4 premi Oscar vinti nel 2008. Come quasi tutte le pellicole firmate Coen “Non è un paese per vecchi” è ambientato in quell’America lontana dalle grandi metropoli, nel bel mezzo del nulla, dove non succede mai niente e la noia regna sovrana. Partiamo dal titolo: “No Country for Old Men” sono le strofe d’apertura di “Sailing to Byzantium” , una poesia di William Butler Yeats. Il poeta irlandese si riferiva alla città di Bisanzio che non invecchiava mai grazie all’antidoto che secondo il poeta donava l’eterna giovinezza: l’arte. Quell’arte che nel film non esiste, sostituita dalla violenza, dall’avidità dell’uomo e dalle parole dello sceriffo(nonché narratore della storia) che riassume il titolo, proprio all’inizio, quando dice di aver paura della criminalità del tempo e che tutto stava cambiando(in peggio). Solo lo sguardo stanco dello sceriffo Bell riesce a cogliere lo squallore di un’America moralmente impoverita, in questa pellicola decisamente pessimistica. Il sogno raccontato nel finale proprio dal narratore è una metafora sul futuro: raccontando della fiaccola che attraversa le montagne innevate è come se si lasciasse allo spettatore un timido barlume di speranza verso tempi migliori, sotto tutti i punti di vista. Tornando a parlare del film si può dire che sia uno dei più lenti della storia, il che è decisamente un pregio e non un difetto, visto che la pellicola si basa interamente sul particolare e sulla qualità di ogni singola scena. Il ritmo è dettato soprattutto dal passo lento del killer più pazzo della storia: egli esegue ogni azione con precisione maniacale arrivando persino ad affidare al “testa o croce” la vita di coloro che si trovano sulla sua strada. Un’interpretazione sublime, quella dello spagnolo Javier Bardem, premiata con una meritatissima statuetta. I Coen brothers sono la rappresentazione umana del genio. Già, perché solo pensare ad un adattamento cinematografico del romanzo di McCarthy è da folli. Il libro non si presta all’adattamento perché pieno di riflessioni e di pensieri espliciti, messaggi che i registi rappresentano con la consueta, ricchissima simbologia. Il resto è pura classe, Joel e Ethan Coen danno il meglio in alcune scene chiave, riprendendole con fantastiche riprese a mano e inquadrature di primo e primissimo piano. Tenete un posto nella vostra personale bacheca di Dvd per questo splendido film di culto.
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