Titolo originale | Se, jie |
Anno | 2007 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Cina, USA |
Durata | 156 minuti |
Regia di | Ang Lee |
Attori | Tony Chiu-Wai Leung, Wei Tang, Joan Chen, Leehom Wang, Tsung-Hua To, Chih-ying Chu Ying-hsien Kao, Lawrence Ko, Johnson Yuen, Kar Lok Chin, Su Yan, Caifei He, Ruhui Song, Anupam Kher, Liu Jie (II). |
Uscita | venerdì 4 gennaio 2008 |
Tag | Da vedere 2007 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,08 su 29 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 7 febbraio 2020
Un gruppo di giovani cinesi progetta di assassinare un potente personaggio politico giapponese. Ad aiutarli una donna che verrà coinvolta in una scabrosa storia passionale con il nemico. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 1 candidatura a Golden Globes, 2 candidature a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Lussuria - Seduzione e tradimento ha incassato 1,6 milioni di euro .
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Hong Kong, anni '40. Wang Jiazhi, giovane donna militante nella resistenza cinese, con le sue grazie deve sedurre Mr. Yee, potente politico che collabora con i giapponesi, per tendergli un'imboscata e ucciderlo. La ragazza non ha previsto però che giocare con la passione può essere molto, molto pericoloso.
Il dramma sentimentale di Ang Lee, che si immerge in un mondo, quello di Hong Kong e Shangai, trait d'union fra Oriente e Occidente (che rispecchia anche la doppia anima del regista), è una profonda analisi dell'amore e dell'educazione sessuale di una donna che si trova coinvolta in un intricato groviglio di obbligo e passione. In uno scenario di collaborazionismo e di dominio giapponese, le vicende, che potrebbero essere un parallelo dell'epopea della resistenza in Europa durante il secondo conflitto mondiale (Gioco di donna, Black Book), accennano solo a una mera critica al periodo.
Sono gli sguardi e la relazione impossibile fra Wang Jiazhi e Mr.Yee a coinvolgere e dare vita al film, dopo una primissima parte fredda e a tratti complessa da seguire. Le giocate al Mahjong, tutte al femminile, sono il contraltare della prima cena fra i due protagonisti che si scrutano e si provocano con scopi diversi e opposti. Per poi compiere il primo passo con l'acquisto dell'abito nel negozio di stoffe, e assurgere alle scene di sesso, plastico, in cui i corpi si fondono in quadri di carne. Il percorso di passione di donna mostrata da Ang Lee (che ha la capacità di costruire un sentimento tanto vero quanto profondo), e interpretata magistralmente con estrema sensualità da Tony Leung e Wei Tang, si concretizza in un gioco a due, in cui preda e cacciatore, si alternano in modo repentino, per concludersi in una scelta dovuta e dolorosa: cedere alla passione dell'oppressione o credere nell'amore per la resistenza?
Nella Cina dominata dai Giapponesi degli anni ’40 la giovane Wang Jazhi (Wei) lavora per la resistenza cinese e viene incaricata di sedurre un potente membro del governo (Leung). Precipiterà così in un vortice di violenza, erotismo e amore che li distruggerà tutti. Scritto da James Shamus e Hui-Ling Wang, è stato definito il film più sessualmente estremo [...] Vai alla recensione »
Finalmente un film 'cinese' di Ang Lee: dopo svariati film occidentali ecco il regista immergersi di nuovo e con ottimi risultati artistici -il botteghino a quanto pare non lo ha premiato- nelle tipiche atmosfere della sua Madrepatria: si parte subito infatti con la raffinata scena di una interminabile partita a "Mahjong" tra eleganti e loquaci signore.
Una ragazza cinese seduce un uomo politico alleato con i giapponesi con l'intenzione di ucciderlo. Ma il rapporto fisico la coinvolgerà al punto di innamorarsene. Il sesso non è visto come un piacere separato dall'amore, ma una vera esplorazione dell'altro. Il film non si sofferma solo su questo, entra sull'incubo dell'occcupazione dei giapponesi astuti e disumani [...] Vai alla recensione »
Forse si deve ricercare nella biografia di Ang Lee la spiegazione al fatto che nella sua produzione cinematografica coesistano generi tanto diversi e lontani fra loro anche geograficamente. Nato a Taiwan e trasferitosi a New York per studio, questo straordinario regista ci ha regalato piccoli e grandi capolavori tra cui non posso fare a meno di citare: _”Mangiare bere uomo donna” [...] Vai alla recensione »
Che dire. Travolgente, commovente, appassionante. E una fine non banale, ottimo coronamento ad un film che non si fa dimenticare.
Personalmente, all'inizio ero un po' scettica nei confronti di questo film, per via del gran parlare che se ne era fatto, ma poi qualche sera fa, non avendo nulla di particolare da fare, mi sono detta perché no? e l'ho guardato. Devo dire che non ho buttato via la serata, perchè il film mi è piaciuto molto. Lussuria, titolo un po' inadeguato a parer mio, è una storia molto sofferta, amara, diciamo [...] Vai alla recensione »
ciao,sono una studentessa cinese. qualcuno non capisce il film e pensava che ci fa ridere xke non capisce la storia della Cina di quello periodo. e' un film abbastanza complicato,dietro le scene sessuali ci sono tanti confliti politici(due partiti cinesi,governo giaponnese,governo americano ecc). nel romanzo originale di Zhang Ailing, signor Yee,sua moglie,il segretario ecc.
Film che intreccia tra loro potere,passione, odio,violenza,seduzione e sesso, per tale motivo adatto solo ad un pubblico adulto.Il film, anche se molto lungo e' interessante anche se un po'noioso ma complessivamente prende lo spettatore trasportandolo in un' altra epoca della storia cinese.Complessivamente film simpatico.Voto 7
Film che fa comprendere come per una donna il sesso non è mai scisso dal sentimento se veramente la coinvolge! L'uomo per quanto coinvolto non perde del tutto la testa. Ecco perché gli uomini sono più di frequente leader!
Siamo in cina, la guerra mondiale giunge con il Sol levante delle forze imperiali giapponesi; alcuni giovani shanghaiesi si trasferiscono a Honk Kong, tra questi alcuni sono impegnati in un gruppo teatrale: recitano per la patria, sono nazionalisti. un ragazzo è il loro leader ideologico e presto si pone un obiettivo, far fuori il collaborazionista Yee( tony Leung).
Tre stelle si possono dare.. a convincere, le atmosfere, d'altri tempi, film dalla scenografia fatta bene. La storia è ben seguita. Non più di tre stelle per : durata eccessiva e soprattutto finale irrisorio...
Che cosa significa davvero recitare, quali forze scatena lavorare su un ruolo, fino a dove si può spingere l'identificazione, che cosa rischia di scoprire un attore su se stesso quando pretende di essere un altro? Può sembrare curioso accostarsi così al nuovo film di Ang Lee premiato con un discusso leone d'oro a Venezia, Lussuria - Seduzione e tradimento.
Dimostrandosi maestro di erotismo al pari di Wong Kar Wai (di Hong Kong), il taiwanese Ang Lee in Lussuria imbandisce una tavola di torbide passioni da far leccare i baffi agli estimatori. Di sfondo grande affresco storico. Shanghai tra la fine degli anni Trenta e l'inizio dei Quaranta. La Cina è sotto occupazione giapponese. Di un gruppo di studenti e attori dilettanti che si danno alla resistenza [...] Vai alla recensione »
Eterogeneo, estenuato, fluviale eppure avvincente - grazie anche alle circoscritte ma cruciali sequenze di sesso (l'avranno fatto davvero?) - «Lussuria» del superpremiato Ang Lee non solo tratteggia un verosimile affresco della resistenza cinese all'occupazione nipponica tra il '38 e il '42, ma si distingue per un taglio melò tanto estremo da diventare provocatorio.
Da Banchetto di nozze a Brokeback Mountain, non c'è dubbio che Ang Lee, regista taiwanese ormai americanizzato (vive in Usa dal 1978), appartenga alla schiera dei grandi eclettici, una qualifica che di solito contrasta con quella di autore. Basta mettere in fila fra Orsi, Leoni e Oscar i suoi numerosi premi per capire che siamo di fronte a un maestro la cui filmografia sembra fatta apposta per scardinare [...] Vai alla recensione »
L'attesa è lunga, lenta, rarefatta, poi finalmente, dopo esattamente un'ora e 30 di film, esplode sullo schermo la prima delle scene erotiche promesse dal titolo. Ed è la più dura, dominazione e cinghiate, ma anche l'alba di un inquieto romanticismo sensuale. È probabile che il titolo della pellicola di Ang Lee, così scoperto, metta certe idee in testa che non giovano alla visione di un film affascinante, [...] Vai alla recensione »
Una donna tutta sola. La giovane Wong vede la sua Cina affondare sotto il tallone dei giapponesi: che cosa può fare per la patria martoriata? Che cosa può offrire in sacrificio, se non il proprio corpo? Lussuria, di Ang Lee, ci mostra la lenta, inarrestabile discesa verso il nulla di questa ragazza, rapita da una storia più grande di lei. C'è un collaborazionista da eliminare, un perfido traditore [...] Vai alla recensione »
AMORE e tortura possono coesistere. E volevo raccontarlo in questo film», Ang Lee il regista di La tigre e il dragone, premio oscar per i segreti di Brokeback Mountain, ha trasformato la storia di amore, passione e morte narrata in un breve racconto dalla scrittrice cinese Zhan Ailing, in Lust, Caution, un film di quasi tre ore, che oggi esce nel cinema italiani con il titolo di Lussuria.
I BLAME "Aliens." Even though, 12 years earlier, in 1974, "The Godfather: Part II" had proven that a sequel could be both financially and critically successful, it was James Cameron's exhilarating monsters-meet-the-military take on Ridley Scott's elegant space nightmare "Alien" that really stirred things up. Changing directors and adding writers, "Aliens" showed that you could significantly alter the [...] Vai alla recensione »
Una magnifica ricostruzione storica come quella di Ang Lee, che ha vinto il Leone d'oro a Venezia, esce spacciata da film porno come Lussuria. Seduzione e tradimento. Il goffo titolo italiano cela invece un intreccio politico e sentimentale fra Hong Kong e Shanghai, durante l'occupazione giapponese. Il sesso reale c'è, ma lo si coglie per un attimo ed è connesso con la vicenda, quindi non gratuito, [...] Vai alla recensione »
Attenzione, lussuria in Mostra. Dopo i riti inaugurali, ieri sera Venezia 64 è entrata nel vivo con il film in concorso del taiwanese-americano Ang Lee, Leone. d'oro 2005 e premio Oscar 2006 per (amore gay dei cowboy di I segreti di Brokeback Mountain. Il suo nuovo film s'intitola Se, Jie e in inglese Lust, Caution, traducibile più o meno come Voglia sfrenata, prudenza, nonostante qui al Lido sia stato [...] Vai alla recensione »
In “Brokeback Mountain,” the 2005 critical hit and cultural flashpoint that won Ang Lee an Academy Award for best director, love is a haunting, elusive ideal briefly attained but forever out of reach. Mr. Lee’s new movie, “Lust, Caution,” which will have its premiere at the Venice International Film Festival this week, is also a tragic melodrama, one in which the lovers are up against forces beyond [...] Vai alla recensione »
Testo di molta vivacità, ottimamente diretto e recitato superbamente dagli attori, che hanno negli interpreti di Lust, Caution dei bravissimi concorrenti. Ang Lee, stavolta, ci porta nella Cina misteriosa e insieme storica del 1935 al tempo dell'invasione nipponica. Un gruppo di attori cinesi invita alla Resistenza e si organizza in "cellula" per eliminare un astuto cacciatore di "antipatrioti".
Lust, Caution («Attenti al piacere») di Ang Lee è la versione cinese del Portiere di notte. Ministro del governo di Nanchino, insediato dai giapponesi, il cattivo del film di Ang Lee - in concorso alla Mostra – ne è in realtà l'eroe e perfino chi gli si dà per spiarlo presto se ne innamora. Ma al Lido del film non si parla dell'insolita angolazione; si parla dell'approfondita penetrazione, senza la [...] Vai alla recensione »
Cinema spettacolare o di intrattenimento intelligente, molto meglio se drammatico, sexy e zeppo di attori amati o top star. Il catalogo di Venezia 2007 è questo. In gara ieri due di questi prototipi, non blockbuster, ma dotati di notevole peso specifico sul mercato global. Il melò cinese, spionistico, «patriottico» e quasi noir di Ang Lee, Lust, Caution, che si potrebbe tradurre confucianamente con [...] Vai alla recensione »
L'eclettismo di Ang Lee (Brokeback Mountain), approda al melodramma storico: attraverso l'immaginario candido e perverso della scrittrice Eileen Chang sforna un Portiere di Notte made in China. Durante l'occupazione giapponese, un'attricetta è trasformata in spia al servizio della rivoluzione comunista: il compito, sedurre il capo dei collaborazionisti cinesi.
La passione che si disvela sotto i nostri occhi. Impudica e scomposta, trattenuta e poi sfrenata. Come sempre, micidiale. Melodramma raffinatissimo e raggelato, Lussuria si appoggia a un plot spionistico che riporta di continuo al conflitto tra istinto e ragion di stato. La giovanissima cinese Wong è incaricata di avvicinare e uccidere il signor Yee, collaborazionista nella Shanghai degli anni dell’occupazi [...] Vai alla recensione »
Ang Lee è tornato in Cina, come ai tempi della Tigre e il dragone, dopo i successi e i premi in Occidente, e anche qui a Venezia, per i I segreti di Brokeback Mountain. Si è fatto ispirare da un romanzo di una scrittrice cinese, Eileen Chang, morta negli Stati Uniti qualche hanno fa, Lust, Caution (Voglia sfrenata, prudenza) e ci ha dato un film teso, commovente, tragico ma anche visualmente sontuoso, [...] Vai alla recensione »
Meno duro il giudizio per il melò "thriller-erotico-spy" di Ang Lee Lust, Caution ("Attenzione, lussuria", suona più o meno in italiano). Già la quantità di definizioni di genere, date dallo stesso regista taiwanese naturalizzato americano al suo film, fanno intendere in che inguacchio si è cacciato. Storia di una giovane Mata Hari cinese che, nella Shanghai degli anni 40 occupata dai giapponesi, si [...] Vai alla recensione »
Lust, Caution!, mélo cinese, spionistico, «patriottico» e quasi noir diretto da Ang Lee, è tradotto Lussuria, smorzando un più confuciano «Attenzione alla voluttà». Siamo negli anni '40. Tony Leung è il vero oggetto del desiderio, con ricognizioni integrali del suo corpo, davanti e di dietro. Il set è la diva metropolitana del momento, Shanghai, ma interessa meno al regista.
Arriva in sala, con tutta la forza del Leone d'oro conquistato al Festival di Venezia, l'ultimo titolo di Ang Lee Lust, caution (giustamente abbreviato nel titolo italiano con Lussuria ). Complessa la trama. Nella Shangai del 1942, sotto occupazione giapponese, c'è chi vive una vita di privilegi, chi di miseria e persecuzione. Tra i primi, la signora e il signor Yee (Joan Chen e Tony Leung), lui [...] Vai alla recensione »
Altro film Fuori Concorso è Glory to the filmaker! di Takeshi Kitano. Non tanto tempo fa al Lido bastava apparisse al primo secondo del primo rullo la K di Office Kitano, la casa di produzione del nostro, per gridolini di giubilo. Oggi Kitano fatica a riprendere quella quota capolavoro raggiunta con film come Dolls o Hana-bi . In Glory… si compie l'ennesima circumnavigazione sull'"8 e mezzo" dell'artista. [...] Vai alla recensione »
Dopo novanta minuti di studenti cinesi della Resistenza che goffamente progettano l'assassinio di Tony Leung, potente collaborazionista al servizio dei crudelissimi occupanti giapponesi, la pazienza dello spettatore è arrivata al limite: ma finalmente ecco quello che è stato promesso, la ragione per cui vale la pena di vedere Lust, caution del taiwanese Ang Lee: sesso solitamente definito torrido, [...] Vai alla recensione »
Con Lussuria di Ang Lee arriva sugli schermi un film erotico esplicito e conturbante. un genere raro e difficile: sono poche le pellicole che hanno saputo essere all'altezza della situazione. Il resto è porno o pochade. Strette violente e affamate, brutali e appassionate. Scene di sesso segnate dalla precarietà e dal pericolo: insieme con il contesto politico-bellico, sono l'elemento più interessante [...] Vai alla recensione »
Ang Lee, tornando in Asia dopo dodici anni di Hollywood, ha fatto con Lust, Caution (Lussuria, attenzione) un ricco polpettone in concorso tratto da un romanzo di Eileen Cheng ambientato a Shangai nel 1942, dotato di due uniche cose interessanti: il contesto politico-bellico e le scene di sesso. Contesto: la città è occupata dall'esercito giapponese combattuto dai comunisti in clandestinità e da studenti [...] Vai alla recensione »
Ang Lee e Takeshi Kitano. la sfida ravvicinata di due Leoni d'oro, a Oriente. Il regista taiwanese, al vertice della fama e della popolarità dopo aver vinto due anni fa con I segreti di Brokeback Mountain prima il Leone d'oro e poi l'Oscar come miglior film, porta in concorso Lust, Caution, un melodramma spionistico ed erotico ambientano nella Shanghai occupata della Seconda Guerra Mondiale.
Si scala la classifica inaugurata da Brando e Schneider nella torrida stanza di «Ultimo tango a Parigi». Lei, nel corpo adolescenziale dell'esordiente Tang Wei, è una studentessa della Resistenza cinese (primi anni '40) che ha speso la sua bellezza per conquistare un riservato collaborazionista, nella speranza di farlo cadere in una trappola mortale.
Per scelte distributive, ma anche - ci piace credere – per ironia della sorte, si replicherà nelle sale italiane la disfida che si è avuta all'ultima edizione di Venezia, allorquando Lussuria di Ang Lee ha strappato con clamore l'annunciato, dalla critica e dal pubblico, Leone d'Oro a Cous cous di Kechiche, che non si è consolato del Premio speciale della giuria.
Quanto vi piacciono le partite di mahjong? Non da giocare, intendiamoci, da rimirare sullo schermo. Le giocatrici sono eleganti cinesine nella Shangai occupata dai giapponesi (correva l'anno 1938), attente alle sciagure che incombono come l'orchestrina sul ponte del Titanic. Le tessere servono per disegnare i personaggi e le loro relazioni pericolose, mostrando nel frattempo tanti bei tubini, scarpe [...] Vai alla recensione »