La masseria delle allodole |
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Un film di Paolo Taviani, Vittorio Taviani.
Con Paz Vega, Moritz Bleibtreu, Alessandro Preziosi, Angela Molina, Mohammad Bakri.
continua»
Drammatico,
durata 122 min.
- Italia, Bulgaria, Francia, Spagna 2007.
- 01 Distribution
uscita venerdì 23 marzo 2007.
MYMONETRO
La masseria delle allodole
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Paolo D'Agostini
La Repubblica
In forma di racconto popolare la storia ha per sfondo l'impero ottomano in guerra accanto agli imperi centrali di Germania e Austria-Ungheria, multinazionale come quello turco, contro Russia Francia e Inghilterra (l'Italia si aggiunge il 24 maggio del'15). Le radici e la dinamica della repressione da parte della classe dirigente militare contro la minoranza armena - la sola non musulmana - viene descritta come simile a quella antisemita. La famiglia protagonista, professionisti e commercianti benestanti perfettamente integrati e inseriti nelle relazioni sociali con i non armeni e i non cristiani, diventa nemica sulla base di pregiudizi che attribuiscono loro sentimenti antipatriottici e filorussi. Il cinema si era già cimentato con l'argomento ma solo per mano di cineasti di origine armena: Guediguian in Francia, Egoyan in Nordamerica (l'attriceArsinee Khanjian qui coprotagonista era in Ararat ed è sua moglie) e da noi, con la sua opera singolare sempre firmata con Angela Ricci Lucchi, Yervant Gianikian. I Taviani sono i primi non armeni. Sia benvenuto, il film, nell'ottica generale di quel processo di presa di coscienza delle memorie europee sepolte che, per fare un esempio di cui si è parlato da poco, passa anche per la spoliazione e la diaspora degli italiani d'Istria dimenticati per sessant'anni. Sul fronte dei contenuti i registi si dicono disposti a fare come Eastwood, raccontare la storia anche dall'opposto punto di vista. Sul fronte narrativo ai dubbi sollevati verso la loro produzione più recente - Resurrezione e Luisa Sanfelice troppo cinematografici per essere televisivi e questo troppo televisivo per essere cinematografico - rispondono ispirandosi a un dibattito tra Goethe e Schiller sul confine tra drammatico ed epico: preferiamo la contaminazione.
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