|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quando gli operai del Sud dormivano nelle stazioni
di Irene Bignardi La Repubblica
Non si può dire che Francesca Comencini non sia una personalità coerente. Nel bene e nel male, con risultati a volte eccellenti a volte più discutibili (questi, almeno, i distinguo della critica), Francesca Comencini - come d'altronde, in forme diverse, anche alcuni altri nostri autori cinematografici, da Silvio Soldini a Daniele Segre, a Eugenio Cappuccio a Wilma Labate – si è sempre occupata con passione e rigore di una fetta della nostra società che non è più tanto di moda nel cinema dell'epoca del glamour: i lavoratori. I colletti bianchi, al femminile, in Mi piace lavorare. Il mondo degli affari in A casa nostra. E la classe operaia, che non va più in paradiso, ma al massimo in cassa integrazione, nel suo film del 2007, In fabbrica, che arriva adesso in dvd (01 Distribution). Un documentario asciutto e, per certi versi, reticente (c'è un vuoto di documentazione sull'argomento dalla fine degli anni Ottanta a oggi), austero e distaccato, che percorre la storia del lavoro operaio in Italia dal Dopoguerra in avanti e costruisce il suo percorso grazie a immagini di repertorio e a vecchi materiali filmati - salvo che nel finale, girato di fresco.
|