rex
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giovedì 7 febbraio 2008
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un film dal profondo significato
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Il Falsario, operazione Bernhard, è senz'altro uno dei migliori film usciti negli ultimi tempi.
Salomon Sorowitsch, "il re dei falsari", dopo cinque anni di campo di concentramento viene prelevato dai nazisti e messo a capo di un'unità di falsari, grafici ed esperti che hanno il compito di produrre false sterline per distruggere l'economia inglese.
Mentre solo la primissima fase del film ha come tema principale la cattura di Sorowitsch e la sua vita all'interno del lager, la seconda parte è quasi interamente basata sul conflitto interiore dei protagonisti, che si trovano a dover scegliere la vita, collaborando con i nazisti, o la morte, boicottando l'operazione.
Pregevole è dunque il fatto che il regista non si soffermi lungamente sui dettagli delle violenze sui reclusi nel lager, ma sulle figure dei protagonisti.
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Il Falsario, operazione Bernhard, è senz'altro uno dei migliori film usciti negli ultimi tempi.
Salomon Sorowitsch, "il re dei falsari", dopo cinque anni di campo di concentramento viene prelevato dai nazisti e messo a capo di un'unità di falsari, grafici ed esperti che hanno il compito di produrre false sterline per distruggere l'economia inglese.
Mentre solo la primissima fase del film ha come tema principale la cattura di Sorowitsch e la sua vita all'interno del lager, la seconda parte è quasi interamente basata sul conflitto interiore dei protagonisti, che si trovano a dover scegliere la vita, collaborando con i nazisti, o la morte, boicottando l'operazione.
Pregevole è dunque il fatto che il regista non si soffermi lungamente sui dettagli delle violenze sui reclusi nel lager, ma sulle figure dei protagonisti.
Il protagonista, Karl Markovics, è sicuramente un grandissimo e capacissimo attore, che riesce ad impersonare otimamente il più grande falsario di tutti i tempi. Salomon Sorowitsch non è da considerarsi un personaggio facile alla comprensione, e, a detta dell'attore stesso, "ci sono molti lati di lui che non possiamo vedere", e proprio questa è la sua particolarità.
Consiglio dunque a chiunque la visione di questo gioiello nella storia del cinema (candidato all'oscar come miglior film straniero), dal momento che si può considerare un vero capolavoro.
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[+] il falsario
(di karlo magno)
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[+] il falsario. una storia fra lager e alta società
(di quellagiovine)
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dony 64
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giovedì 22 gennaio 2009
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olocausto una inguaribile tragedia
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Film sul nazismo ben interpretato da attori che interpretano il ruolo magistralmente. La trama e' andante e rispecchia molto quel brutto periodo.Le atrocita' interpretate sembrano realie veritiere.Nel complesso 7
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corto
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lunedì 4 febbraio 2008
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un film coinvolgente e ben riuscito
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"Il falsario" è uno di quei film sull'olocausto che riesce a combinare opportunamente il dolore del dramma con il calore dei rapporti umani che si instaurano in chi riesce a soppravivere. Tanto per capirci riesce ad essere drammatico e poetico al tempo stesso. La vicenda umana si insinua tra le reti del campo di concentramento quasi per puro caso. Pur restando ancorato a terribili vicende storiche potrebbe anche essere girato in un altro contesto, magari Guantanamo, senza perdere di intensità. Gli attori sono ottimi, il protagonista su tutti. La regia è precisa e mai noiosa o sommaria. Lo consiglio a tutti, anche a chi non lo inserirebbe nei film da vedere. Ne uscirebbe sorpreso.
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il caimano
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domenica 10 febbraio 2008
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operazione bernhardt
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Il film racconta la storia di un famoso falsario tedesco, imprigionato nel 1936 e, in quanto ebreo, deportato a Mathausen e successivamente spostato in un altro campo di concentramento dove, insieme ad un altro gruppo di ebrei (tipografi, grafici ecc…) è cojnvolto nell'Operazione Bernhardt, finalizzata all'introduzione di falsa caretamoneta britannica per destabilizzare la sua economia. Pian piano però le nuove potenzialità di quest'operazione, unite alle difficoltà del Reich (siamo nel 1945) cambiano velocemente le finalità: ora l'obiettivo è disporre di grandi quantità di valuta regiata (principalmente dollari) per foraggiare le disastrate finanze tedesche. Il film, ambientato nel contesto del campo di concentramento, si incentra nelle dinamiche del gruppo di "privilegiati" dove si scontrano le opposte visioni di chi è ossequioso alle richieste dei tedeschi, che promettono salva la vita, e chi invece è pronto a orire pur di non cedere al ricatto ed assicurare indirettamente la sopravvivenza del nazismo.
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Il film racconta la storia di un famoso falsario tedesco, imprigionato nel 1936 e, in quanto ebreo, deportato a Mathausen e successivamente spostato in un altro campo di concentramento dove, insieme ad un altro gruppo di ebrei (tipografi, grafici ecc…) è cojnvolto nell'Operazione Bernhardt, finalizzata all'introduzione di falsa caretamoneta britannica per destabilizzare la sua economia. Pian piano però le nuove potenzialità di quest'operazione, unite alle difficoltà del Reich (siamo nel 1945) cambiano velocemente le finalità: ora l'obiettivo è disporre di grandi quantità di valuta regiata (principalmente dollari) per foraggiare le disastrate finanze tedesche. Il film, ambientato nel contesto del campo di concentramento, si incentra nelle dinamiche del gruppo di "privilegiati" dove si scontrano le opposte visioni di chi è ossequioso alle richieste dei tedeschi, che promettono salva la vita, e chi invece è pronto a orire pur di non cedere al ricatto ed assicurare indirettamente la sopravvivenza del nazismo. La violenza e le atrocità del compo di concentramento non restano sullo sfondo, ma entrano prepotenti nella storia....e questo rende evidente il contrasto con le condizioni di "privilegio" degli altri. La questione etica è affrontata in modo ampio ed approfondito, anche se si serve di personaggi piuttosto stereotipati. Nessuno portà in realtà sapere cosa passava nella testa di queste persone, dopo aver subito i traumi di un campo di concentramento. Ricostruzione storica notevole, intepreti bravi...ma non mi ha coinvolto come mi era successo con "La caduta" o "Le vite degli altri".
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