gabriele "funzi" funaro
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mercoledì 30 luglio 2008
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humour inglese all'ennesima potenza
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Se in Italia probabilmente la comicità surreale inglese non può attechire molto bene (causa porcherie nostrane), è impossibile trattenersi dal ridere davanti ad un'opera ben fatta e soprattutto creativamente all'avanguardia come "Hot Fuzz". Dopo "L'Alba dei Morti Dementi", ci viene regalato un altro episodio di pura ilarità che, nonostante sia effettivamente un film comico, crea una trama gialla molto intricata e ben articolata che porta lo spettatore a diventare novello Sherlock Holmes per risolvere il caso ma, scosso nelle sue certezze, si ritrova con un epilogo tutt'altro che scontato dove tutto ciò che poteva pensare risulta assolutamente inutile. Ovvero sia, si pensa di guardare un film anche piuttosto semplice e, in men che non si dica, ci ritrova all'interno di un contorto gioco di ruoli dove non si sa più come fossero disposti all'inizio i personaggi.
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Se in Italia probabilmente la comicità surreale inglese non può attechire molto bene (causa porcherie nostrane), è impossibile trattenersi dal ridere davanti ad un'opera ben fatta e soprattutto creativamente all'avanguardia come "Hot Fuzz". Dopo "L'Alba dei Morti Dementi", ci viene regalato un altro episodio di pura ilarità che, nonostante sia effettivamente un film comico, crea una trama gialla molto intricata e ben articolata che porta lo spettatore a diventare novello Sherlock Holmes per risolvere il caso ma, scosso nelle sue certezze, si ritrova con un epilogo tutt'altro che scontato dove tutto ciò che poteva pensare risulta assolutamente inutile. Ovvero sia, si pensa di guardare un film anche piuttosto semplice e, in men che non si dica, ci ritrova all'interno di un contorto gioco di ruoli dove non si sa più come fossero disposti all'inizio i personaggi. Per essere un film comico, ce n'è di materiale per far lavorare il cervello. Le trovate certamente migliori sono quelle legate all'improvviso cambio di tono; un secondo e si scivola nell'horror splatter, ma due secondi dopo si ride come guardando un cartone animato di Paperino. Il perfetto mix di questi elementi eleva il film molto al di sopra di molti prodotti commerciali odierni, fatti in fretta e furia per dare qualcosa in pasto allo spettatore affamato di novità. In pochissimi film, si ride dall'inizio alla fine con la stessa convinzione con la quale si è riso alla prima trovata, e questo per merito di una sceneggiatura equilibrata che non cerca le singole trovate ad effetto che cancellano il gusto di ridere a tutte le altre, ma una sequela di piccoli elementi che continuano a punzecchiare lo spettatore sequenza dopo sequenza, e anche un crescendo di assurdità che sfiorano l'irreale, convincendoti che il meglio non è ancora arrivato, e perciò ti conviene stare seduto sulla poltrona per vedere il finale.
Film come questi ci confermano che qualcuno sa ancora fare buon cinema, che la creatività non è morta e che il divertimento non è affatto sinonimo di spazzatura (come molti vogliono far credere) e che, al contrario, il talento per strappare risate agli spettatori è davvero un dono superiore, e pare che questi ragazzi inglesi ne siano la comprova evidente. Ciò che giusto e giusto, e i meriti di questo gruppo di artisti è davvero lodevole, sperando di poterli ammirare ancora in altre pellicole dello stesso calibro! Complimenti a loro!!!!
Gabriele "Funzi" Funaro
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mr.pulp
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sabato 28 luglio 2007
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a scuola da michael bay
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Una commedia ricca d'azione. La storia del miglior poliziotto di Londra, tanto bravo che viene trasferito in un piccolo paese di provincia (dove non accade mai nulla)per non far apparire i suoi colleghi come dei lavativi.
Ad una prima parte con ritmo moderato in cui gli eventi si susseguono con modalità thrilling, ne succede una seconda decisamente molto action. E' qui che si snoda la vera anima del film e che si svela la grande passione del regista (Edgar Wright)per i polizieschi. Sparatorie, inseguimenti ed esplosioni alla Michael Bay, irriverente umorismo britannico e cast affiatato. Bello.
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sam mizzo
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mercoledì 29 agosto 2007
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humour british in una parodia americana
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Ho visto il film in lingua originale e devo dire che mi è veramente piaciuto, tanto è vero che lo rivedrei volentieri. Non so come può risultare una volta doppiato in Italiano ma in lingua originale rende veramente molto. Bella cinematografia, bella storia, bella parodia in chiave comica del mito del superpoliziotto americano ed anche una certo eufemismo di un'Inghilterra sempre più conquistata culturalmente dal suo cugino americano ma che ci tiene sempre ad essere inequivocabilmente British. Mi sembra che il filone comico inglese tra i vari Mr. Bean, Full Monty, Bridget Jones sia in questo momento il numero 1 al mondo. Una comicità spassosa ma mai cretina, spesso arguta ed intelligente. Soldi ben spesi per andare al cinema(con quello che costano i biglietti oggi)
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rom22
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martedì 28 agosto 2007
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nuovo, pieno di ritmo, interessante !
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Trama divertente, battute british, a volte morbido, a volte di gran ritmo. Nell'ottica di far dipanare la successione degli eventi Wright-Pegg mettono insieme mitragliate di musica e immagini che fanno del film un prodotto moderno e fuori da certi schemi. Imprevedibile il crescendo del soggetto anche perchè condito da un gradevole humor britannico e quindi gli omicidi del paesello della provincia inglese risultano essere inaspettati. Musica da 8 in pagella, attori pure. Vale davvero la coda al botteghino.
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killbillvol2
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giovedì 29 marzo 2012
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dopo "shaun of the dead" il vero divertimento
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Il trio Simon Pegg/Edgar Wright/Nick Frost ci riprova tre anni dopo il clamoroso successo di "Shaun Of The Dead", e ci riesce a pieno con un'altra commedia molto "english", che fa ridere, e fa passare un'ora e mezza col sorriso. Il sergente Angel ha il quattrocento per cento di arresti maggiori a tutti i suoi colleghi, il che lo rende odioso praticamente a tutti nel corpo di polizia, e i suoi superiori lo trasferiscono fuori Londra, in un paesino nella campagna inglese, ma nonostante sembri che il compito più difficile in questo paese sia trovare un cigno smarrito(trovata fantastica), sotto l'apparente tranquillità del paesino si cela un assassino che comincia a mietere vittime, cammuffando gli omicidi da incidenti.
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Il trio Simon Pegg/Edgar Wright/Nick Frost ci riprova tre anni dopo il clamoroso successo di "Shaun Of The Dead", e ci riesce a pieno con un'altra commedia molto "english", che fa ridere, e fa passare un'ora e mezza col sorriso. Il sergente Angel ha il quattrocento per cento di arresti maggiori a tutti i suoi colleghi, il che lo rende odioso praticamente a tutti nel corpo di polizia, e i suoi superiori lo trasferiscono fuori Londra, in un paesino nella campagna inglese, ma nonostante sembri che il compito più difficile in questo paese sia trovare un cigno smarrito(trovata fantastica), sotto l'apparente tranquillità del paesino si cela un assassino che comincia a mietere vittime, cammuffando gli omicidi da incidenti...
Dopo la parodia dell'horror, ora arriva quella dei film di azione e i spionaggio, facendo ridere dall'inizio alla fine, senza mai prendersi sul serio(per fortuna!), e riuscendo, inoltre, a far interessare lo spettatore alla trama gialla. Non mancano le sequenza pulp, tipo l'omicidio del giornalista ignorante, e i molteplici colpi di scena, come quello finale, che, seppur non essendo originalissimo, riesce anche a stupire. Edgar Wright nè ha anche firmato la sceneggiatura, scritta insieme all'attore Pegg. Un film carino, divertente, e anche con qualche scena d'azione, che mal non fa.
VOTO: 3 E MEZZO.
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ultimoboyscout
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domenica 16 gennaio 2011
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british e dico poco!
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Classico umorismo d'oltremanica per un film adorabile, dal gran ritmo con eventi che si rincorrono rapidi e divertenti e situazioni comiche senza mai scadere e con la giusta dose di azione. Simon Pegg è fantastico, ma anche i suoi "colleghi" poliziotti non scherzano. Nel genere comico se così lo si può definire una vera pietra miliare moderna, da vedere assolutamente.
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claudiofedele93
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lunedì 7 ottobre 2013
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degno seguito per la trilogia del cornetto!
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Con Hot Fuzz la trilogia del cornetto confeziona un secondo capitolo (quasi) all’altezza del primo; un film che sa intrattenere il giusto, fa ridere, rispetta la natura demenziale e scanzonata degli altri due lungometraggi e offre divertimento a non finire. E’, tuttavia, un lavoro meno ispirato, forse leggermente lungo e che si prende un po’ sul serio in alcuni momenti; ad ogni modo, anche se qualora dovesse essere il meno riuscito, rimane comunque ben fatto non solo a livello tecnico, ma anche contenutistico, risultando essere coerente e in linea con Shaun of the Dea e The World End’s.
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Con Hot Fuzz la trilogia del cornetto confeziona un secondo capitolo (quasi) all’altezza del primo; un film che sa intrattenere il giusto, fa ridere, rispetta la natura demenziale e scanzonata degli altri due lungometraggi e offre divertimento a non finire. E’, tuttavia, un lavoro meno ispirato, forse leggermente lungo e che si prende un po’ sul serio in alcuni momenti; ad ogni modo, anche se qualora dovesse essere il meno riuscito, rimane comunque ben fatto non solo a livello tecnico, ma anche contenutistico, risultando essere coerente e in linea con Shaun of the Dea e The World End’s. Wright riempie la pellicola di omaggi e citazioni, mettendo in luce, con chiarezza ed eleganza, il suo amore per il cinema e con l’aiuto di Simon Pegg scrive una storia semplice, che veste sempre lo spirito e lo humour inglese e non si risparmia nel ridicolizzare tutti quei film action che si prendono fin troppo sul serio. Hot Fuzz è senza ombra di dubbio un seguito più moderato, ma sempre di ottimo livello e ricco di genialità. Anche in questo caso vi ritroverete a ridere a crepapelle anche contro la vostra volontà. Come per i rimanenti due capitoli, si consiglia caldamente la visione di questo prodotto, alla fine converrete anche voi che ne sarà valsa la pena!
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iuriv
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mercoledì 12 settembre 2018
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secondo cornetto.
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Edgar Wright torna a dirigere Nick Forst e Simon Pegg in quello che è il secondo film della trilogia del cornetto..
Questa volta il regista va a fare le pulci al genere poliziesco e ci propone un Pegg molto lontano dall'ingenuo protagonista di Shaun Of the Dead. Qui l'attore interpreta un poliziotto ligio al dovere, determinato e bravo a tal punto da dover essere mandato via da Londra affinché non offuschi l'immagine dei colleghi.
Un eroe vero, insomma, che va in cerca della gloria e che è l'esatto opposto di quel Shaun che si trovò per caso alla guida di un gruppo di fuggitivi durante l'apocalisse zombie del primo episodio.
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Edgar Wright torna a dirigere Nick Forst e Simon Pegg in quello che è il secondo film della trilogia del cornetto..
Questa volta il regista va a fare le pulci al genere poliziesco e ci propone un Pegg molto lontano dall'ingenuo protagonista di Shaun Of the Dead. Qui l'attore interpreta un poliziotto ligio al dovere, determinato e bravo a tal punto da dover essere mandato via da Londra affinché non offuschi l'immagine dei colleghi.
Un eroe vero, insomma, che va in cerca della gloria e che è l'esatto opposto di quel Shaun che si trovò per caso alla guida di un gruppo di fuggitivi durante l'apocalisse zombie del primo episodio.
Hot Fuzz funziona su molti livelli, perché Wright è bravo nel scegliersi il set del villaggio rurale che gli consente di giocare sulla falsa cordialità degli abitanti e sulle atmosfere gotiche, che nel finale riescono a spingerlo anche verso uno stile horror classicheggiante
Il film fa sfoggio di citazioni continue al cinema importante, messe insieme con un gusto umoristico particolare. Ecco, forse il punto è proprio questo: l'aspetto comico della pellicola è legato a un certo modo di far ridere che non viene apprezzato da tutti.
Per il resto, l'opera, pur grottesca quanto basta, non è esagerata come la prima. Una messa in scena molto più curata le dona un aspetto pulito e meno approssimativo, ed è figlia, oltre che di un budget più alto probabilmente, anche di una precisa scelta stilistica che la vuole avvicinare al vero cinema d'azione a cui fa riferimento. Gli effetti speciali stavolta sono molto esibiti e anche ben realizzati.
Infine la solita parata di guest star, su cui impera un Timoty Dalton brillante fin quasi all'istrionismo.
Insomma un film divertente, capace di conquistare molti cuori. Anche se forse non tutti.
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carloalberto
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sabato 20 novembre 2021
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riuscito a metà
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Edgar Wright realizza un film di puro intrattenimento spaccato a metà. Nella prima parte, piacevole, domina la comicità demenziale, al limite del surreale, basata su situazioni paradossali e su dialoghi efficaci; soprattutto quelli tra Simon Pegg, coautore della sceneggiatura, e Nick Frost, due attori comici, risultano quasi irresistibili e molto divertenti. Nella seconda, alquanto noiosa, ai toni della black comedy ed al tipico umorismo nero inglese si sostituisce il fantasy d’azione ed il film precipita nel nonsense assoluto, con un esasperato susseguirsi di sequenze rocambolesche, caratterizzate dall’assurdo, eccessive e ripetitive. Scene macabre alla Scary movie si alternano alla parodia, peraltro troppo insistita e per questo poco riuscita, dei film d’azione con i due eroi che si spalleggiano a vicenda sconfiggendo orde di malvagi a suon di pallottole e cazzotti.
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Edgar Wright realizza un film di puro intrattenimento spaccato a metà. Nella prima parte, piacevole, domina la comicità demenziale, al limite del surreale, basata su situazioni paradossali e su dialoghi efficaci; soprattutto quelli tra Simon Pegg, coautore della sceneggiatura, e Nick Frost, due attori comici, risultano quasi irresistibili e molto divertenti. Nella seconda, alquanto noiosa, ai toni della black comedy ed al tipico umorismo nero inglese si sostituisce il fantasy d’azione ed il film precipita nel nonsense assoluto, con un esasperato susseguirsi di sequenze rocambolesche, caratterizzate dall’assurdo, eccessive e ripetitive. Scene macabre alla Scary movie si alternano alla parodia, peraltro troppo insistita e per questo poco riuscita, dei film d’azione con i due eroi che si spalleggiano a vicenda sconfiggendo orde di malvagi a suon di pallottole e cazzotti. Già visto nei film di Bud Spencer e Terence Hill.
Cast altisonante, infarcito con nomi importanti, tra cui Olivia Colman e Steve Coogan, e sovradimensionato rispetto al modesto valore della pellicola, arricchito anche dalla presenza virtuale della Blanchett, che compare una sola volta ed in modo assolutamente irriconoscibile, camuffata sotto una tuta bianca della scientifica che le copre finanche il volto.
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