Anno | 2007 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Volfango De Biasi |
Attori | Nicolas Vaporidis, Cristiana Capotondi, Giulia Steigerwalt, Elisa Di Eusanio, Paola Carleo Paola Roberti, Marco Foschi, Niccolò Senni, Roberto Di Palma, Luigi Diberti, Riccardo Rossi. |
Uscita | venerdì 9 novembre 2007 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,31 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 25 novembre 2011
Una ragazza si innamora di un suo coetaneo che ha una vita molto diversa dalla sua. Farà di tutto per diventare come lui la vuole. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Come tu mi vuoi ha incassato 7,1 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Giada è una studentessa universitaria intelligente e compassata. Riccardo uno studente universitario svogliato e sfacciato. Lei lavora per mantenersi gli studi, lui è mantenuto agli studi. Lei ha un curriculum da lode, lui raggiunge il "venti" a stento. Lei è sostanza, lui apparenza. Giada è occupata part-time in una trattoria e impartisce lezioni di ripetizione ai colleghi meno brillanti. Riccardo sperpera i soldi di papà, deluso dalle sue bugie e dai suoi fallimenti accademici. Per garantirsi la vacanza a Ibiza risponde all'annuncio di Giada. Le ore passate sui libri li avvicinano fino ad innamorarli. Ma perché l'amore si realizzi sarà necessario "rivedere" la propria immagine e maturare un'identità morale. Se uno storico volesse comprendere qualcosa dell'Italia attraverso la produzione cinematografica degli ultimi anni, si troverebbe di fronte ad una gran quantità di film che condividono, in maniera imbarazzante, un identico patrimonio cromosomico. Una progressione disarmante di storielle tutte uguali, fasulle e falsamente artistiche. Uno stile immediatamente riconoscibile dalla voce off, l'impiego di canzoni vintage e di una compagnia di divi teenagers ritornanti (sempre Vaporidis, la Capotondi interscambiabile con la Crescentini). Una serie di regole enunciate: l'origine letteraria, centralità della sceneggiatura (il regista è sempre autore dello script e del libro da trasporre col titolo omonimo), una formula declinabile praticamente in tutte le varianti del cinema "medio" (dalla commedia ai college-movie, dal noir al dramma borghese). Dopo la trasposizione bis dei cult coatti di Federico Moccia (3MSC e Ho voglia di te), dopo l'operazione commerciale della ditta premiata e arricchita Brizzi/Martani (Notte prima degli esami ieri&oggi + l'immanente serie televisiva), debuttano in libreria e al cinema il libro e il film di Volfango De Biasi. Come tu mi vuoi, neanche a dirlo ma è bene dirlo, conferma una standardizzazione drammaturgica e formale tesa ad agganciare e ad aggredire un pubblico di giovanissimi/e. A questo punto la critica può scegliere di porsi come ultimo anello di una catena di promozione e consenso o come ultimo baluardo (forse romantico e probabilmente snobistico) contro un cinema che parla a se stesso, blandendo e impigrendo. Poco credibile sul piano della denuncia che intenderebbe documentare (la noia e i vizi di una gioventù bruciata, lo squallido rituale della droga chic, la rappresentazione dei luoghi dei neo-ricchi spregiudicati), Come tu mi vuoi rimane una prova sfilacciata di una vicenda che si vorrebbe emblematica di una società opulenta ma viziata. L'opera prima di De Biasi cerca le ragioni della diversità mettendo in scena una ragazza bruttina che baratta la propria anima con una presunta accettazione. Il risultato è alla fine ambiguo e l'integrazione viene convertita in omologazione. Il guardare oltre le apparenze richiede un lungo e faticoso tirocinio a cui nessuno, in questo film, sembra davvero disposto.
COME TU MI VUOI disponibile in DVD o BluRay |
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Film per un target molto giovanile, che vorrebbe mostrarci la generazione dei giovani di oggi, che sono vuoti. Ma il film vorrebbe avere delle velleità di analisi sociale. La racchia interpretata dalla Capotondi accusa il mondo femminile che si mercifica senza nessun valore, combattendo il sistema dall’esterno. Lei è una studentessa modella che oltre ad essere brutta si veste male. [...] Vai alla recensione »
GIADA NON VUOLE LA GIOSTRINA – di MATILDE PERRIERA Giada Ferretti, Cristiana Capotondi, studentessa universitaria intelligente ma “schifata da tutti come se avesse la lebbra”; si dedica all'apprendimento delle Scienze della Comunicazione a Roma, ha un curriculum da lode, esiste solo per le sue teorie sui media, scrive con rabbia sui taccuini che nasconde gelosamente.
Giada e Riccardo non potrebbero essere più diversi, ma in realtà, dietro le loro “maschere” si somigliano profondamente: entrambi hanno deciso di non giocare il gioco “sporco” della vita mettendoci la faccia! Continuano a mentire a loro stessi. Giada mente a sua madre, alla sua migliore amica, all'oste-datore di lavoro, che deruba sistematicamente nel tentativo [...] Vai alla recensione »
Una ragazza brillante a scuola ma che non cura minimamente il look (dubbio gusto nel vestirsi e brufoli come se non ci fosse un domani) a un certo punto si trasforma in un'oca mangiauomini e ottiene tutto, un buon lavoro, la stima della madre e l'amore della sua vita. La morale quindi, in soldoni, è questa: ragazze, il cervello è una cosa frivola e inutile, puntate tutto sull'appar [...] Vai alla recensione »
COME TU MI VUOI (IT, 2007) diretto da VOLFANGO DE BIASI. Interpretato da CRISTIANA CAPOTONDI – NICOLAS VAPORIDIS – GIULIA STEIGERWALT – ELISA D'EUSANIO – PAOLA CARLEO § Giada è bruttina, occhialuta e brufolosa, molto intelligente e bravissima all’università che frequenta, alla facoltà di scienze della comunicazione.
Un'appassionata come me, non può non notare di come si tratti della trasposizione italiana e "povera" de Il Diavolo Veste Prada. Giada, eccellente studentessa universitaria, che si paga gli studi lavorando come cameriera in una trattoria ed offrendo ripetizioni agli altri studenti, detesta tutto quanto è apparenza, fino a fuggirne l'essenza positiva: la bellezza. E, [...] Vai alla recensione »
Giada e Riccardo vivono nello stesso mondo, ma in dimensioni parallele che, prolungate indefinitamente, finiscono non solo per incontrarsi, ma anche per scambiarsi i posti. Quello che subito salta all'occhio di questa pellicola è proprio l'ambiguità di fondo del sistema; la profonda ma bruttina Giada non subisce solo un cambio estetico, ma finisce per trasformarsi completamente [...] Vai alla recensione »
Pazzesco. Terminato il film provavo una sorta di dolore fisico, una specie di oppressione alla bocca dello stomaco. Volfango, chiunque tu sia. Volfango, ovunque tu sia, ascoltami: lascia stare. Forse troverai anche qualche ragazzina che sorriderà imbarazzata quando le dirai che sei la mente che ha partorito questa perla. Stai tranquillo, non montarti la testa e cercati un lavoro onesto.
E' impensabile spendere dei soldi per vedere un film del genere; non sa di nulla e la storia è quella del brutto anatroccolo senza nessun colpo di scena, nessuna morale, nessun insegnamento. Film vuoto e prevedibile.
Si potrebbe sembrare la solita storia della ragazza brutta dai sani principi e poi si trasforma in una bellissima dai facili costumi ... e infatti è così ma a parere mio Vaporinis e Capotondi riescono a creare un film discreto che fa sorridere. Certo la storia risulta un po' banale, tal volta eccessiva e tutto il resto ma nel contesto è un film per adolescenti quindi tutto [...] Vai alla recensione »
Mediocre teen-movie che riprende dal "Pigmalione" la vicenda della brutta e povera trasformata da un fine esteta (che qui sono due, e sono tutto un programma!) in una creatura bella e raffinata (diciamo così!). C'è ben poco da dire su questa commediola, che come molto cinema italiano (e questo da sempre) invece di provare a creare personaggi crea maschere grottesche, tipi [...] Vai alla recensione »
speravo meglio... il film galleggia tra il quasi demenziale della prima parte (che almeno fa ridere, ogni tanto) e il serio della seconda parte (trattato con estrema superificialità). Visto l'andamento del film e il finale vagamente banale, conveniva non tentare minimamente di provare ad analizzare le problematiche relative alla standardizzazione dell'apparenza giovanile, al rapporto [...] Vai alla recensione »
Un film da dimenticare, perifrasi perfetta per parlare di questo filmetto per adolescenti, ormai banali e tutti uguali. Non capisco come si possa discutere del messaggio che lascia, quando non c'è alcuno. Il tentativo apparente di parlare di problemi di omologazione e mercificazione di corpi- modelli che la società odierna rilascia è tanto scontato e mal fatto, da far pensare che sia usato solo per [...] Vai alla recensione »
Un film che sembra la parodia di se stesso. Incredibile che si spendano soldi per queste puttanate.
Vuoto, fasullo, potrebbe sembrare una critica di costume come "Un gioco da ragazze", ma ne rimane distante anni luce. Vederlo è un'esperienza penosa. Raccomandato solo a chi brama vedere la scena di sesso che coinvolge Cristiana Capotondi, di cui si vedono alcune (ammetto, graziose) nudità.
Sarà banale, sarà sdolcinato, ma vi dico che Vaporidis qui è un figo da paura. In 'Notte prima degli esami' e successivo sequel, non l'avevo notato più di tanto. Bravo, carino, ma niente più. Confesso che 'Come tu mi vuoi' spesso me lo rivedo. E' grave ? Forse, ma è la nostra Pretty Woman.
Giada è una studentessa modello un po' bruttina che passa il suo tempo sui libri senza curarsi del suo aspetto. Riccardo, al contrario, è bello e viziato e rappresenta tutto ciò che Giada detesta: l'apparire a tutti i costi. Quando il padre di Riccardo lo mette alle strette nel tentativo di farlo studiare, il ragazzo si rivolge alla secchiona della scuola per dargli ripetizioni. Nonostante provengano da due mondi agli antipodi, man mano che il tempo passa (e complice una crudele scommessa) tra i due scocca l'amore.
Giada (Cristiana Capotondi) è brutta. E basterebbe questo a giustificare Come tu mi vuoi di Volfango De Blasi. Perché, ci dice il film, in una società basata sull'apparenza, essere brutta è un peccato mortale. E nella Roma da "sniffare", si può rubare, ma chi indossa una gonna di quel colore, francamente, merita l'ergastolo. Giada è studiosa e profonda, ma suo look è fuori moda.
Che rabbia. L'esordiente Volfango De Biasi a girare è bravo, con un respiro ampio che sa usare location e profondità con stile e talento. Sa guidare bene attori e tecnici. Cristiana Capotondi cresce e una parte da bruttina sfigata le permette di dimostrarlo. Nel cast due ragazze da tenere d'occhio: la glaciale (per la prima volta) Giulia Steigerwalt, perfetta nel ruolo più difficile, e l'esuberante [...] Vai alla recensione »
Magari i ragazzi si sono già stufati di questi teen movies, ma i produttori ci puntano molto. Anche se gli ultimi due, Scrivilo sui muri e Cemento armato, malgrado il dispiego di copie, sono stati due flop. Anche l'ultimo arrivato, Come tu mi vuoi, targato Medusa e diretto dall'esordiente romano Volfango De Biasi, uscirà con oltre 300 copie. Del resto è il film che riunisce Nicolas Vaporidis e Cristiana [...] Vai alla recensione »
Come ogni alleanza (alliance è la «vera» in francese), i matrimoni si reggono su comuni interessi. È una verità antica come il mondo quella ribadita da Come tu mi vuoi di Volfango De Biasi, tratto dall'omonimo romanzo edito da Mondadori. Aggiornando la regola dell'unione duratura, che non significa dell'unione amorosa, all'Italietta del primo XXI secolo, De Biasi rappresenta disinvoltamente un lui [...] Vai alla recensione »
Ultima ricaduta del "Brizzi-Martani pensiero". Fausto Brizzi e Marco Martani hanno dato vita con Notte prima degli esami all'ultimo vero fenomeno (parallelo a quello del "Moccia pensiero") in stagioni avare di fenomeni forti. (Sul "forte" ci sarebbe da dire, tutta l'attenzione va alla debolezza e alla dispersione giovanili. Ma un'altra volta). Personalmente non c'entrano, Come tu mi vuoi è del debuttante [...] Vai alla recensione »