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Di primo acchito potrebbe sembrare una docufiction grazie alle scritte sovraimpresse nelle scene iniziali, in realtà è un thriller sentimentale ambientato in un campo di correzione per la rieducazione e la disintossicazione dei ragazzi drogati di famiglie abbienti americane, simile alle tante comunità che sorgono nel mondo occidentale per il recupero dei tossicodipendenti. C’è il guru, il caratterista specializzato nei ruoli di cattivo, Peter Stormare, gli scagnozzi, gli inevitabili soprusi ai danni degli ospiti in una struttura organizzata come un carcere all’aperto, con rigide regole di convivenza basate sull’autorità del capo e l’amore contrastato tra due ragazzi della comunità. Sarebbe potuto essere un interessante film denuncia ed invece è poco più di un film tv di un regista, Christian Duguay, specializzato in serie televisive, destinato ad un pubblico di adolescenti e che si lascia guardare soprattutto per la location, le isole Figi, ed i bellissimi tramonti sul mare.
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