figio
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domenica 20 agosto 2006
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non fatevi accecare dalla faziosita' politica
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Sono andato al cinema dopo aver letto pareri e recensioni su internet e non sapevo davvero cosa attendermi dal film. Ebbene la risposta è: mi è piaciuto molto.
Consiglio di vederlo perchè, a dispetto dei soliti beceri polemizzatori di sinistra, è ipotizzabile che rispecchi la realtà dei fatti e soprattutto perchè tratta l'argomento anche dal punto di vista logistico (scelte presidenziali, degli addetti alla sicurezza, delle torri di controllo, ecc).
E' possibile che alcune scene siano state manipolate per dare maggior suspance alla pellicola, ma affermare come tanti fanno che è tutto inventato è davvero una cazzata immensa. Ormai il tiro al bersaglio a stelle e striscie è diventato sport nazionale e così, dopo aver dubitato che l'uomo sia mai andato sulla luna, c'è anche chi dubiti che quell'aereo sia mai decollato piuttosto che mai esistito.
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Sono andato al cinema dopo aver letto pareri e recensioni su internet e non sapevo davvero cosa attendermi dal film. Ebbene la risposta è: mi è piaciuto molto.
Consiglio di vederlo perchè, a dispetto dei soliti beceri polemizzatori di sinistra, è ipotizzabile che rispecchi la realtà dei fatti e soprattutto perchè tratta l'argomento anche dal punto di vista logistico (scelte presidenziali, degli addetti alla sicurezza, delle torri di controllo, ecc).
E' possibile che alcune scene siano state manipolate per dare maggior suspance alla pellicola, ma affermare come tanti fanno che è tutto inventato è davvero una cazzata immensa. Ormai il tiro al bersaglio a stelle e striscie è diventato sport nazionale e così, dopo aver dubitato che l'uomo sia mai andato sulla luna, c'è anche chi dubiti che quell'aereo sia mai decollato piuttosto che mai esistito. Non mi stupirei se tra qualche anno qualcuno teorizasse la scomparsa delle Twin Towers come ultimo prodigio di David Copperfield.
Vi consiglio di vedere il film partendo dal presupposto che sia tutto vero e che queste cose sono davvero accadute. Ve lo godrete sicuramente di più e non consumerete inutilmente i neuroni vedendo complotti che solo la mente faziosa può creare. L'11 Settembre è una data nera per tutto l'occidente democratico e l'autore del film ha voluto porgere un omaggio alle vittime della sciagura con un film intenso e dall'alto contenuto tecnico. Attenzione alto contenuto tecnico non significa incomprensibilità come qualcuno ha scritto. Non faccio il pilota ne tanto meno lavoro al terminal di Malpensa ma sono riuscito a capire tutto. E se ce l'ho fatta io....
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riccardo
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venerdì 14 luglio 2006
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crudo e drammatico
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I passeggeri asppettano impazienti l’imbarco:c’è chi sbadiglia,chi guarda l’orologio e chi ne approfitta per chiamare parenti o colleghi pensando già a un futuro prossimo da cui sono separati da 5 ore(la durata del viaggio).Le hostess,sorridendo,parlano delle rispettive famiglie e i due piloti discutono serenamente di lavoro.Sull’aereo ognuno prende il proprio posto:marito e moglie siedono accanto manifestando ancora una volta il loro amore e pensando a coloro che il medesimo ha creato dopo la loro unione;la signora anziana apre il libro desiderosa di continuare la sua lettura;i giovani ascoltano la musica o leggono anch’essi e due pensionati discutono sul da farsi una volta giunti a destinazione.
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I passeggeri asppettano impazienti l’imbarco:c’è chi sbadiglia,chi guarda l’orologio e chi ne approfitta per chiamare parenti o colleghi pensando già a un futuro prossimo da cui sono separati da 5 ore(la durata del viaggio).Le hostess,sorridendo,parlano delle rispettive famiglie e i due piloti discutono serenamente di lavoro.Sull’aereo ognuno prende il proprio posto:marito e moglie siedono accanto manifestando ancora una volta il loro amore e pensando a coloro che il medesimo ha creato dopo la loro unione;la signora anziana apre il libro desiderosa di continuare la sua lettura;i giovani ascoltano la musica o leggono anch’essi e due pensionati discutono sul da farsi una volta giunti a destinazione.Poi c’è il ritardatario di turno che arriva senza fiato al check-in,sollevato però,nel vedere(ahimè)che non ha perso il volo.Un’atmosfera tranquilla insomma,ma che non è destinata a durare a lungo.Tra i passeggeri infatti siedono anche quattro medio-orientali che si guardano intorno circospetti e che pregano il loro Dio ininterrottamente e la loro irrequietezza giunge al culmine quando iniziano a dirottare lo UA93.Intanto al centro di controllo del traffico aereo subentra il panico causato dagli attentati alle Twin Towers e al Pentagono.Inizialmente i passeggeri sembrano essere le vittime,oppresse dalla paura che uno dei terroristi faccia esplodere la bomba cinta attorno al suo addome e che quello che dei quattro sembra essere il più giovane pugnali un altro passaggero.Ma l’odio,sentimento forte e irrefrenabile quanto l’amore,ma suo opposto,dà la forza a queste persone di ribellarsi e di sfogare tutta la loro ira su questi assassini che assumono le stesse espressioni di paura che avevano poco prima i neo-eroi.E’ qui che il regista illude lo spettatore che è portato a desiderare la salvezza dei personaggi ma la conoscenza dei fatti reali lo porta immediatamente e con grande tristezza a disilludersi e a seguire dolorosamente il viaggio di questi uomini verso la morte certa.Greengrass crea un film drammatico e crudo che tiene lo spettatore incollato alla poltrona con il fiato sospeso e un dolore lacerante al cuore.Peccato per il grande uso di termini tecnici dei controllori del traffico aereo di difficile comprensione per il pubblico(a volte anche noioso)e la poca chiarezza nel narrare gli attentati precedenti.
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(di paskal007r)
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bobtheheat
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domenica 10 settembre 2006
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capire meglio l'11 settembre 2001
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"United 93" e' uno di quei film che tutti dovrebbero vedere. Per poter capire qualcosa di piu' di quell'allucinante giorno di quasi 5 anni fa, 11 Settembre 2001. Ma i meriti di questo imprescindibile film, vanno anche oltre. Perche' il film, a ben guardare, ci dice molto di piu' di quel che ci racconta: il dirottamento del volo Uniited 93 diretto a Washington da San Francisco da parte di terroristi arabi e il suo successivo schianto sul suolo della Pensylvenia, a causa della ribellione diperata e rabbiosa dei suoi passeggeri. Che cosi' evitarono che un altro importante obiettivo, dopo le Torri Gemelle (ARGH !!!!!!!!!!!!!!!!) a New York e il Pentagono, venisse colpito. "United 93" e' un film chiaramente doloroso.
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"United 93" e' uno di quei film che tutti dovrebbero vedere. Per poter capire qualcosa di piu' di quell'allucinante giorno di quasi 5 anni fa, 11 Settembre 2001. Ma i meriti di questo imprescindibile film, vanno anche oltre. Perche' il film, a ben guardare, ci dice molto di piu' di quel che ci racconta: il dirottamento del volo Uniited 93 diretto a Washington da San Francisco da parte di terroristi arabi e il suo successivo schianto sul suolo della Pensylvenia, a causa della ribellione diperata e rabbiosa dei suoi passeggeri. Che cosi' evitarono che un altro importante obiettivo, dopo le Torri Gemelle (ARGH !!!!!!!!!!!!!!!!) a New York e il Pentagono, venisse colpito. "United 93" e' un film chiaramente doloroso. Un film importante e studiato nei minimi dettagli. Il lavoro di preparazione del film da parte del regista e della produzione, recuperare i vari incartamenti, analizzare i vari verbali tra le torri di controllo e i velivoli coinvolti e soprattutto parlare con i familiari delle vittime, riascoltare nei minimi dettagli le ultime telefonate dei passeggeri ai loro cari e ricostruire per quanto possibile gli ultimissimi eventi in modo credibile, dev'esser stato estremamente difficoltoso, nonche' ovviamente straziante. Il problema e' che rappresentare poi il tutto sul grande schermo, senza cadere nelle facili trappole della retorica, sembrava quasi impossibile. Quasi, perche' il regista Paul Greengrass c'e' invece riuscito alla pefezione, costruendo un film solido, sincero e chiaramente commovente. Come? Affidandosi completamente a un cast di attori semisconosciuti e a numerosi veri operatori di volo. Ad uno stile assolutamente antihollywoodiano privo di facili sentimentalismi e dal taglio marcatamente documentaristico. Ad una sceneggiatura che cerca in ogni momento di esser il piu' possibile plausibile e che evita di addentrarsi troppe nelle psicologie dei personaggi. E servendosi di un montaggio che alterna abilmente cio' che accade sul volo a quanto avviene giu' a terra, in un crescendo di grande forza emotiva. Lucida, per una volta, anche la rappresentazione dei terroristi arabi, che il regista osserva ( li vediamo pregare e preparare gli ultimi dettagli del piano e poi passare, non senza paura, dubbi e tensione all'azione), ma non demonizza, come era invece facile fare. Greengrass intelligentemente non si pone l'obiettivo di voler chiarire ad ogni costo una vicenda che ha ancor oggi dell'impossibile. Mostra con onesta' i fatti, l'incedere degli eventi. Soprattutto l'incredulita' di una nazione di poter esser colpita direttamente al suo cuore, la sua ingenua impreparazione (inizialmente, e per troppo tempo, si era creduto a "semplici" dirottamenti) nel reagire al tragico susseguirsi degli eventi. Eloquenti sotto questo aspetto sono tutti i concitati ma alla fine inconcludenti dialoghi nella torre di controllo, con la confusione a regnare sovrana e con i militari incapaci o meglio quasi impossibilitati ad agire in un momento d'imbarazzante ed evidente vuoto di potere. E le didascalie finali, che evidenziano il ritardo con cui l'esito dei tragici eventi giunse ai vertici militari, con i primi caccia in volo a distanza siderale, da quanto purtroppo era gia' accaduto, ha un sapore quanto meno beffardo.
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filippo catani
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venerdì 6 settembre 2013
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eroi in una giornata tragica
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11 settembre 2001. Improvvisamente alcuni aerei non seguono la rotta predefinita e, tra lo sconcerto di aviazione civile e militare, colpiscono in rapida successione le Torri Gemelle di New York e il Pentagono. Il volo United 93 aveva il Campidoglio come obbiettivo e solo la sollevazione dei passeggeri evitò ai terroristi di raggiungere il proprio obbiettivo.
Non è rimasto nemmeno un sopravvisuto per poter testimoniare quanto avvenuto nei cieli quella mattina e attraverso indagini e tabulati si è riusciti a ricostruire quanto avvenuto. Sicuramente l'aspetto più apprezzabile di questo buon film è l'assoluta mancanza di retorica fattore questo non affatto scontato vista la tematica presa in esame; infatti sarebbe stato facilissimo imboccare la strada del patriottismo.
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11 settembre 2001. Improvvisamente alcuni aerei non seguono la rotta predefinita e, tra lo sconcerto di aviazione civile e militare, colpiscono in rapida successione le Torri Gemelle di New York e il Pentagono. Il volo United 93 aveva il Campidoglio come obbiettivo e solo la sollevazione dei passeggeri evitò ai terroristi di raggiungere il proprio obbiettivo.
Non è rimasto nemmeno un sopravvisuto per poter testimoniare quanto avvenuto nei cieli quella mattina e attraverso indagini e tabulati si è riusciti a ricostruire quanto avvenuto. Sicuramente l'aspetto più apprezzabile di questo buon film è l'assoluta mancanza di retorica fattore questo non affatto scontato vista la tematica presa in esame; infatti sarebbe stato facilissimo imboccare la strada del patriottismo. Anzi si mostra proprio come la nazione intera (e anche il mondo) fosse assolutamente impreparato per un evento del genere. Funzionari dell'aviazione civile e militare completamente spiazzati dagli eventi e perdipiù nella terribile condizione di non poter approntare una minima difesa contro il nemico se non quella di chiudere lo spazio aereo. Poi ci sono loro i passeggeri dello United 93 nel vano tentativo di riprendere il controllo di un aereo che finisce con lo schiantarsi inesorabilmente a terra. Insomma un film doloroso che registra in presa diretta emozioni e sentimenti della giornata che ha sconvolto per sempre il mondo come lo avevamo conosciuto fino a quel giorno.
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jacopo b98
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venerdì 31 gennaio 2014
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tesissima cronaca di un volo diventato famoso
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11 settembre 2001. Quattro voli vennero dirottati quel giorno. Due colpirono il World Trade Center, uno il Pentagono. L’ultimo, il volo United 93, con come obbiettivo la Casa Bianca, si schiantò in Pennsylvania grazie all’eroismo dei passeggeri. Greengrass, ex-documentarista Orso d’Oro a Berlino per Bloody Sunday, ha scritto e diretto questa cronaca in tempo reale del volo United 93, che gli è valsa la nomination all’Oscar (oltre a quella per il montaggio) e il BAFTA come miglior regista. È una tesissima ricostruzione di una giornata come tante altre che è entrata nella storia dell’uomo. Greengrass ricostruisce prima le varie fasi della giornata per poi, nella seconda parte, concentrarsi di più sull’accaduto sull’aereo.
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11 settembre 2001. Quattro voli vennero dirottati quel giorno. Due colpirono il World Trade Center, uno il Pentagono. L’ultimo, il volo United 93, con come obbiettivo la Casa Bianca, si schiantò in Pennsylvania grazie all’eroismo dei passeggeri. Greengrass, ex-documentarista Orso d’Oro a Berlino per Bloody Sunday, ha scritto e diretto questa cronaca in tempo reale del volo United 93, che gli è valsa la nomination all’Oscar (oltre a quella per il montaggio) e il BAFTA come miglior regista. È una tesissima ricostruzione di una giornata come tante altre che è entrata nella storia dell’uomo. Greengrass ricostruisce prima le varie fasi della giornata per poi, nella seconda parte, concentrarsi di più sull’accaduto sull’aereo. Nessuno si salvò dallo United 93, quindi il romanzare un po’ la vicenda era inevitabile, ma Greengrass lo fa con una minuziosità, un rispetto e una fedeltà che davvero ce lo fanno spesso dimenticare. Gioca sulla tensione dell’attesa: lo spettatore sa come la storia andrà a finire, ma ha paura comunque e prova una tensione che in rari casi è ed era mai stata vista al cinema. Il regista-sceneggiatore non si abbandona a facili (e banali) sentimentalismi, né celebra in modo eccessivo l’eroismo di certi passeggeri e molti momenti di disperazione collettiva fanno davvero riflettere e rendono l’idea benissimo. Diretto magistralmente con una sicurezza e un talento unici, Greengrass fa uso di macchina a spalla per tutto il film ed è impietoso nella descrizione del terrore e della violenza. E quel Ti amo che molti passeggeri dicono al telefono ai familiari non è la solita frase, ma qui è simbolo di disperazione: è la consapevolezza che quel giorno si morirà, che tutto è perduto, che la fine è vicina. Interpretato da attori esordienti di eccellente bravura, ha i suoi punti di forza, oltre che nella già citata regia di Greengrass, nella fotografia di Barry Acroyd, nel montaggio frenetico di Christopher Rouse e nelle incalzanti e tesissime musiche di John Powell. United 93 è un capolavoro per cercare di capire meglio e ricordare sempre quel fatidico 11 settembre, dopo il quale la Storia è cambiata, e per commemorare il sacrificio estremo di quelle persone che, per caso, quel giorno si trovavano su quel volo che, inaspettatamente, li avrebbe condotti alla morte.
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nick carter
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giovedì 8 febbraio 2007
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gli eroi del volo dimenticato
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Cio'che è accaduto l'undici settembre ancora ha lasciato senza risposte molti quesiti al caso.(Per me Bush sapeva tutto).Passiamo comunque sia a giudicare un po' il film.Molto suscettibile e molto preciso nel dimostrare quanto è accaduto agli eroi del volo dirottato dell'United 93.Non so per voi il film è stato ravvisato allo stesso modo,ma a me è piaciuto forse perchè ero troppo preso dalla faccenda.Dedicato alla memoria di questi eroi che hanno salvato la vita di altra gente innocente.A morte il terrorismo.
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audrytiffany
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martedì 18 gennaio 2011
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"ma quello è... harry potter!"
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Il settimo ed ultimo libro della saga del maghetto britannico più amato dai giovani (e non solo) non poteva essere riprodotto in maniera più accurata e saggia. Nonostante i film precedenti, in particolare Harry Potter e l'ordine della fenice, recassero non poche lacune rispetto alla produzione cartacea, questo ultimo film se la cava egregiamente nel ricollegare e ripristinare ogni filo di quella ragnatela di eventi che porteranno alla risoluzione finale dell'intera storia. Quando si parla di eventi generazionali come Harry Potter bisogna tener presente che tutti si aspettano di vedere riprodotte le situazioni riportate nei libri nella maniera più fedele possibile per poter esclamare "l'avevo immaginato esattamente così!".
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Il settimo ed ultimo libro della saga del maghetto britannico più amato dai giovani (e non solo) non poteva essere riprodotto in maniera più accurata e saggia. Nonostante i film precedenti, in particolare Harry Potter e l'ordine della fenice, recassero non poche lacune rispetto alla produzione cartacea, questo ultimo film se la cava egregiamente nel ricollegare e ripristinare ogni filo di quella ragnatela di eventi che porteranno alla risoluzione finale dell'intera storia. Quando si parla di eventi generazionali come Harry Potter bisogna tener presente che tutti si aspettano di vedere riprodotte le situazioni riportate nei libri nella maniera più fedele possibile per poter esclamare "l'avevo immaginato esattamente così!". Ciò è avvenuto per quanto riguarda questa prima parte di Harry Potter e i doni della morte. Nulla da biasimare, dunque, al regista e agli sceneggiatori che hanno dovuto fronteggiare le problematiche nate dalle pellicole precedenti. Questa prima parte della narrazione è, anche nel libro, un misto di noia e azione, movimento e staticità, ed è così che ci vogliono far sentire la Rowling e Yates: annoiati, bloccati e poi tesi ed eccitati, così come lo stesso Harry doveva sentirsi durante il suo peregrinare alla ricerca degli Horcrux. Stiamo dunque parlando di una perfetta fusione tra le pagine di un libro e le scene di un film, un incastro magico di cui facilmente ci si può innamorare.
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