Un amore su misura

Cochi e Renato in cerca della donna perfetta

Renato Pozzetto è rimasto rapito dal libro dello psichiatra Vittorino Andreoli "Yono-cho" e ha progettato un film. Il regista avrebbe dovuto essere Josè Maria Sanchez che già aveva diretto l'attore in altre occasioni ma strada facendo è mancato. Dunque Pozzetto ha deciso di cimentarsi lui firmando Un amore su misura.
La storia. Pozzetto è un ingegnere milanese dalla vita apparentemente solida ma scarsa di ambizione e fantasia. La moglie Anna Galiena lo pianta all'improvviso. Frequentando il ristorantino accogliente della coppia gay formata da Renato Scarpa e da Cochi, l'antico sodale di cabaret col quale Pozzetto ha appena riformato ditta in un programma tv, viene avvicinato da un tipo enigmatico. Si presenta come emissario di una multinazionale che ha scelto l'ingegnere solo e triste per sperimentare un ardito brevetto. Sono in grado di fornirgli la donna ideale e perfetta, costruita artificialmente a misura dei suoi più dettagliati desideri.
L'ingegnere accetta e la sua vita viene illuminata da Elettra. Ma, pur ritoccando ora qui ora là (prima è troppo poco gelosa, poi troppo indipendente), l'esperienza lo porta a capire che è un'illusione e che l'imperfezione - cioè il ritorno con la moglie - è bella.
A parte la conclusione non proprio rivoluzionaria, il film ha dalla sua sia un non banale garbo determinato dall'inconfondibile stile del protagonista sia una certa personalità anche questa non banale nei risvolti più piccanti e crudi.
Da La Repubblica, 26 gennaio 2007


di Paolo D'Agostini, 26 gennaio 2007