Un Film che affronta il mistero del aldilà. Credo però che s l’obiettivo era quello di suscitare dubbi e domande sulla vita dopo la morte ( se non risposte ) non abbi a ottenuto nessun cambiamento.
Invece Eastwood dimostra una grande capacità di indagare sui sentimenti meno conosciuti , sulle sofferenze a cui non si da conto , che si considerano minori.
E’ un film sulle assenze e su quel senso di abbandono che si prova a volte senza saper bene come e perché. I tre protagonisti si sentono tutti abbandonati. Il piccolo gemello, dal fratello da cui dipendeva , la giornalista dall'uomo della sua vita, il sensitivo dal fratello offuscato dal denaro.
In particolare Matt Demon ( il sensitivo ) è sfiancato dalla somma di attese , aspettative e dalla immensità di dolori che deve ascoltare e che deve condividere ( perché chi ha un dolore ha bisogno di partecipazione e chi ascolta DEVE partecipare ). Ho pensato a chi per mestiere o vocazione ascolta le sofferenze di chi ha un decesso ( confessori , psicanalisti e anche se pur sembra profano dirlo , i titolari delle onoranze funebri ) chi si trovano a dover ascoltare e farsi carico perlomeno di una piccola parte di dolore di chi ha davanti .
Può spezzare deglutire continuamente il dolore degli altri.
Come avviene appunto a Matt Demon che rifiuta il suo “talento” ( riesce a contattare i morti ) , se ne sente incatenato e soffocato. Sa che conoscere segreti e intimità di chi ti sta vicino dcava un inesorabile fosso di pudori ed imbarazzi.
Un ottimo film sulla morte che insegna ad amare la vita
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