« The Grudge » Un brivido prevedibile
di Franco Colombo L'Eco di Bergamo
Quante volte è risuonato, al cinema, l'avvertimento categorico « Non aprite quella porta», o «Non entrate in quella casa», che fa lo stesso. Però c'è sempre chi apre quella porta, anche se arrugginita e scricchiolante paurosamente, e chi entra in quella casa, anche se lugubremente fatiscente e coperta da rampicanti. Stavolta a non osservare l'assennato divieto è, a Tokyo, ma non è la prima, la giovane americanina Aubrey (la giustamente anonima Amber Tamblyn), arrivata nel Sol Levante, che qui più che levarsi cala fino al buio totale, per far luce sulla sparizione della sorella, che ha varcato la soglia proprio in quell'abbandonata bicocca. [...]
di Franco Colombo, articolo completo (2489 caratteri spazi inclusi) su L'Eco di Bergamo 11 novembre 2006