Miss Potter

È meglio Peter coniglio della sua mamma Renée

Biografia romanzata ma non troppo di Beatrix Potter, l'artista e scrittrice inglese che realizzò le avventure di Peter Rabbit, Mrs. Tiggy-winkle e altri graziosi animaletti vittoriani divenuti, un secolo più tardi, un "logo" paragonabile al Piccolo Principe. La storia ha inizio quanto Beatrix, trentaduenne, trova una piccola casa editrice per i suoi personaggi; ma ci riporta indietro nel tempo con sistematici flashback, confermandoci la sua precoce passione per le storielle a protagonisti animali.
Da come la mette il film, sembra una specie di monomania; ma la signorina Potter deve avere le proprie ragioni perché Peter Rabbit & Co. incontrano un successo immediato e inatteso, coprendola di sterline e - soprattutto - facendole conoscere Norman Warne, il rampollo della casa editrice, che ribalta la sua convinzione di voler restare nubile. Alle nozze sono contrari mamma e papà Potter, ossessionati dal prestigio sociale; ma sarà il Fato a decidere per tutti.
Nel raccontare questi episodi, la prima parte di Miss Potter non brilla per sagacia o senso dello humour (si salva il divertente personaggio di una vecchia governante incaricata di fare da chaperon a Beatrix); ma, almeno, riesce a garantire una certa compattezza narrativa. Diversamente per la seconda, dove la protagonista si trasforma in campionessa ecologista contro gli speculatori terrieri in episodi affastellati e noiosi. La Zellweger è al top del manierismo.
Da La Repubblica, 2 febbraio 2007


di Roberto Nepoti, 2 febbraio 2007