duilio antonio vaccari
|
lunedì 2 luglio 2007
|
mi fido di te - film bello davvero.
|
|
|
|
Quando il cinema italiano ha dei bravi registi con belle idee, i film come questo sono veramente un picere. Garbato,recitato di misura, caratterizzato nel carattere e non nella caricatura. Alessandro Besentini, è distinto e concreto nella recitazione, è elegante, bravo anche negli accenti drammatici, che il personaggio gli offre. Francesco Villa non è da meno, gagliardo ma anche sincero nel pentimento del personaggio, che vuole chiudere con il passato e riaprirsi a cambiare vita. Il film ricorda il nostro migliore cinema italiano degli anni 50, quello di "poveri ma belli" mai volgare, sincero, e bello anche per l'appunto dei buoni sentimenti. Massimo Venier ha abituato lo spettatore alle belle favore, ma questo è anche un bel film carico di concretezsa, non fa nessuno sconto ai personaggi ne al mondo attuale del lavoro.
[+]
Quando il cinema italiano ha dei bravi registi con belle idee, i film come questo sono veramente un picere. Garbato,recitato di misura, caratterizzato nel carattere e non nella caricatura. Alessandro Besentini, è distinto e concreto nella recitazione, è elegante, bravo anche negli accenti drammatici, che il personaggio gli offre. Francesco Villa non è da meno, gagliardo ma anche sincero nel pentimento del personaggio, che vuole chiudere con il passato e riaprirsi a cambiare vita. Il film ricorda il nostro migliore cinema italiano degli anni 50, quello di "poveri ma belli" mai volgare, sincero, e bello anche per l'appunto dei buoni sentimenti. Massimo Venier ha abituato lo spettatore alle belle favore, ma questo è anche un bel film carico di concretezsa, non fa nessuno sconto ai personaggi ne al mondo attuale del lavoro. Quanti Manager in carriera si saranno imbattuti in colloqui come quelli di Ale, quanti ragazzi lavorano nei call center con il sogno di un ufficio ed un identità economica, che questa italia di oggi non da. La denuncia è sussurrata, non sbattuta sul film. Tra le altre cose, nessuno fa da spalla all'altro, sono bravi entrambi e sono co-pratagonista e protagonista a turno. Bella la fotografia e la musica - a tratti un po' alta nel montaggio - Una particolare nota vanno alle donne di questo film. Maddalena Moggi, già notata in "in allora Mambo" con l'altra coppia Paolo e Luca è maturata ed un piglio da attrice capace. Lucia Ocone, bella e credibile dimostra che se i comici sono prima grandi attori, lo stesso vale anche per le comiche. Notate invece i due caratteristi usurai, personaggi che rimangono in tensta e nella storia perfettamente. Bravi tutti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a duilio antonio vaccari »
[ - ] lascia un commento a duilio antonio vaccari »
|
|
d'accordo? |
|
matmico
|
sabato 10 febbraio 2007
|
finalmente un buon film del duo ale e franz
|
|
|
|
Dopo il primo film secondo me non riuscito, questa volta i 2 cabarettisti si travestono da attori e riescono a metter su un buon film (anche con l'aiuto di un buon regista).
Film molto eccentrico sui personaggi principali, Ale e Franz, con qualche lacuna scenografica. Sicuramente è un film da vedere in quanto riesce a mischiare l'umorismo del comico con l'aspetto sociale che il film vuole raccontare. In una Milano povera, i due personaggi partono da due vite passate completamente diverse e un fortuito incontro riesce a far vivere un secondo tempo più movimentato del primo e più interessante. Una nota stonata può essere la mancanza di coprotagonisti all'altezza, ma che rispetto agli alti budget di altri film meno riusciti di questo (Es.
[+]
Dopo il primo film secondo me non riuscito, questa volta i 2 cabarettisti si travestono da attori e riescono a metter su un buon film (anche con l'aiuto di un buon regista).
Film molto eccentrico sui personaggi principali, Ale e Franz, con qualche lacuna scenografica. Sicuramente è un film da vedere in quanto riesce a mischiare l'umorismo del comico con l'aspetto sociale che il film vuole raccontare. In una Milano povera, i due personaggi partono da due vite passate completamente diverse e un fortuito incontro riesce a far vivere un secondo tempo più movimentato del primo e più interessante. Una nota stonata può essere la mancanza di coprotagonisti all'altezza, ma che rispetto agli alti budget di altri film meno riusciti di questo (Es. Manuale d'amore 2), l'aspetto può passare in secondo piano.
[-]
[+] grandi ale e franz
(di giok)
[ - ] grandi ale e franz
|
|
[+] lascia un commento a matmico »
[ - ] lascia un commento a matmico »
|
|
d'accordo? |
|
stefano bruzzone
|
giovedì 21 novembre 2013
|
ottimo film
|
|
|
|
massimo venier dopo aver diretto con grande successo aldo,giovanni e giacomo, fa centro con un'altra coppia zelig, ovvero ale e franz, bravissimi e perfettamente a loro agio in questo commedia molto originale e divertente ambientata a milano. storia di truffe e baruffe ma anche di drammi famigliari legati alle difficoltà economiche e alla perdita del lavoro, il tutto perfettamente mixato all'interno di una storia che convince e diverte. nel panorama, misero, della commedia all'italiana sicuramente una voce fuori dal coro.
Voto: 7
|
|
[+] lascia un commento a stefano bruzzone »
[ - ] lascia un commento a stefano bruzzone »
|
|
d'accordo? |
|
odissea 2001
|
martedì 12 febbraio 2008
|
patacche amare
|
|
|
|
Nè commedia nè film drammatico. Un po' l'uno e un po' l'altro, forse. In "Mi fido di te" si ride poco e si assapora per quasi tutto il film il gusto amaro che fa da sfondo a tanta parte del cinema italiano contemporaneo. La pellicola racconta due vicende personali non proprio comuni (anche se non si possono definire nemmeno rare) che poi si intrecciano fornendo il pretesto per una lunga serie di gags. Il taglio recitativo però tende a proiettare il film sullo stesso piano della fiction televisiva. Certo, Ale e Franz non sono due attori di provata esperienza, ma in questo lavoro restano due caratteri sbiaditi, senza una vera identità. Precari o senza lavoro, truffatori per necessità, alle prese con le rispettive famiglie, i due amici pataccari finiranno per redimersi, ma l'epilogo reso tutto in positivo è decisamente artificioso.
[+]
Nè commedia nè film drammatico. Un po' l'uno e un po' l'altro, forse. In "Mi fido di te" si ride poco e si assapora per quasi tutto il film il gusto amaro che fa da sfondo a tanta parte del cinema italiano contemporaneo. La pellicola racconta due vicende personali non proprio comuni (anche se non si possono definire nemmeno rare) che poi si intrecciano fornendo il pretesto per una lunga serie di gags. Il taglio recitativo però tende a proiettare il film sullo stesso piano della fiction televisiva. Certo, Ale e Franz non sono due attori di provata esperienza, ma in questo lavoro restano due caratteri sbiaditi, senza una vera identità. Precari o senza lavoro, truffatori per necessità, alle prese con le rispettive famiglie, i due amici pataccari finiranno per redimersi, ma l'epilogo reso tutto in positivo è decisamente artificioso. La spina dorsale del film resta il soggetto (finale escluso). Non aspettatevi, nonostante la presenza dei due comici, battute a raffica: non ci sono. C'è qualche scenetta simpatica, ma quasi tutto quello che compare nell'opera si è già visto o sentito da qualche altra parte. Comunque non stupisce. Una scorciatina non guastava.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a odissea 2001 »
[ - ] lascia un commento a odissea 2001 »
|
|
d'accordo? |
|
|