L'uomo dell'anno

Un comico alla Casa Bianca

Il cinema americano, si sa, affronta senza tabù e complessi la politica. Che negli ultimi anni è stata al centro di pellicole molto diverse come il documentario Fahrenheit 9/11 di Michael Moore e il thriller The Manchurian Candidate di Jonathan Demme. Barry Levinson, autore di film di successo come Good Morning, Vietnam e Rain Man, ora reinventa sullo schermo l'inquilino della Casa Bianca con la commedia L'uomo dell'anno. Il regista, che già aveva fatto un'incursione nella politica del suo paese circa dieci anni fa con Sesso e potere, prende però le distanze dalla satira parodistica che ha fustigato i presidenti con risultati alterni (La seconda guerra civile americana, Scary Movie 3, American Dreamz), per muoversi sul modello dell'apologo populista alla Capra (Mr. [...]

di Alberto Castellano, articolo completo (2640 caratteri spazi inclusi) su Il Mattino 12 maggio 2007