L'isola |
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Un film di Pavel Lungin.
Con Pyotr Mamonov, Dmitriy Dyuzhev, Viktor Sukhorukov, Nina Usatova, Yuriy Kuznetsov.
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Titolo originale Ostrov.
Drammatico,
durata 112 min.
- Russia 2006.
- Metacinema
MYMONETRO
L'isola
valutazione media:
3,35
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Non chiedermi la paroladi fabrizio dividiFeedback: |
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domenica 26 giugno 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Anatoly è un guru più che un monaco. È scorbutico e asociale, rispettato più per il suo enigmatico modo di esprimersi che per la sua fedeltà alla regola monastica; nonostante la sua apparente, anarchica follia, riesce tuttavia ad avere un seguito tra i fedeli, cosa che che disturba non poco i suoi fratelli di fede. Le sue risposte sono sempre dure ma sagaci, solo apparentemente irrazionali e ciniche e inevitabilmente conducono ad una forma di 'veritas' che fa crescere.
Vive da più di trent'anni separato dagli altri in una baracca adiacente al piccolo tempio, posta in un lembo di terra tra montagne di carbone stipato nella stiva di una nave in disarmo. Durante la guerra Anatoly ha ucciso il suo capitano per salvarsi dai nazisti, tradendo in uno sparo patria ed amicizia: quel che gli rimane è una lunga forma di espiazione che durerà una vita intera, nella sua isola spoglia, uno spazio metaforico in cui colpa e redenzione si inseguono senza fine.
I paesaggi d'acqua plumbea ricordano l'oceano-pensiero di Solaris: il logos del protagonista, mistico e razionale allo stesso tempo evoca il fantasma di Ordet, paragoni tutt'altro che irriverenti per un film profondo, colto e meditativo, figlio del miglior cinema d'oltre cortina. Fabrizio Dividi
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