eli
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martedì 21 agosto 2007
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vive le theatre!
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Sì, si pensa subito "Moliere in love"... Invece no, non è la brutta copia di Shakespeare in love trasferito in Francia. Per fortuna. Non è nemmeno l'ennesimo biopic in costume, ma neanche l'ennesimo romanzone sentimental-kitch di cui è piena la tv. E' un film con una sua dignità. Libera invenzione di un momento buio nella vita del genio francese, senza calcar troppo la mano coi sentimentalismi (forse un pochino, solo nel finale). Sceneggiatura inframezzata da citazioni dalle sue commedie, ma non pesa, rimane godibile. Forse si può avere l'impressione che si parli troppo poco di teatro, ma non è così. Mostra aspetti del teatro e dell'arte del recitare mantenendo i ritmi del cinema. Elogio del teatro comico, che ha pari dignità di quello tragico, e ironia sui costumi della società dell'epoca, e non solo.
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Sì, si pensa subito "Moliere in love"... Invece no, non è la brutta copia di Shakespeare in love trasferito in Francia. Per fortuna. Non è nemmeno l'ennesimo biopic in costume, ma neanche l'ennesimo romanzone sentimental-kitch di cui è piena la tv. E' un film con una sua dignità. Libera invenzione di un momento buio nella vita del genio francese, senza calcar troppo la mano coi sentimentalismi (forse un pochino, solo nel finale). Sceneggiatura inframezzata da citazioni dalle sue commedie, ma non pesa, rimane godibile. Forse si può avere l'impressione che si parli troppo poco di teatro, ma non è così. Mostra aspetti del teatro e dell'arte del recitare mantenendo i ritmi del cinema. Elogio del teatro comico, che ha pari dignità di quello tragico, e ironia sui costumi della società dell'epoca, e non solo... Bravo Romain Duris. voto complessivo: 7+
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oscar15781
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mercoledì 15 agosto 2012
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in un film leggero, il declino di un epoca
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Il film si svolge appunto nel declino dell'"ancient regime", mostra l'emergere dei nuovi ricchi imprenditori che si confrontano con un potere nobiliare legato ad un passato, di cui non rimangono che le vestigia. In gioco è pure il futuro del teatro, che in questa età di passaggio, vede ancora il teatrante come trrastullo dei circoli nobiliari e lngaggiato come precettore per i nuovi ricchi che aspirano a promuoversi nel "bel mondo".. Molière in questo film è un giovane teatrante di spettacoli brillanti e comici di strada, con la pretesa di un teatro di impegno, che per quel momento , per il futuro commediografo, si limita ad un grottesco farfugliare.
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Il film si svolge appunto nel declino dell'"ancient regime", mostra l'emergere dei nuovi ricchi imprenditori che si confrontano con un potere nobiliare legato ad un passato, di cui non rimangono che le vestigia. In gioco è pure il futuro del teatro, che in questa età di passaggio, vede ancora il teatrante come trrastullo dei circoli nobiliari e lngaggiato come precettore per i nuovi ricchi che aspirano a promuoversi nel "bel mondo".. Molière in questo film è un giovane teatrante di spettacoli brillanti e comici di strada, con la pretesa di un teatro di impegno, che per quel momento , per il futuro commediografo, si limita ad un grottesco farfugliare....Il giovane Molière è ovviamente un talento in formazione, ma è pieno di debiti e assai pasticcione, si farà cosi' arrestare per un gruzzolo di monete. Ma verra' tolto presto dal buco in cui è stato calato: verrà liberato da un riccastro che è subentrato al debito, a condizione d'aiutarlo a raffinarsi al fine d'essere ammesso al circolo d'una bella e giovane marchesa . Ingaggiato come precettore, dovrà lasciare, suo malgrado la compagnia di teatranti. Non sa che questa punizione, si trasformerà in un occasione di crescita e in una inattesa avventura. Tutto si svolge sul filo dellìassurdo, con Molière che vorrebbe scappare e il riccastro, che ha una bella moglie, che lo vuole come complice, nelle vesti di prete, ne suo tentativo di riuscire ad arrivare al livello della marchesa di cui è perdutamente invaghito. Certamente Molière avrebbe ogni possibiltà di approfittare della situazione, ma troverà nella moglie trascurata dal borghese, non semplicemente un amante, ma soprattutto una sua mentore, sua ispratrice e guida nela carriera teatrale. Quindi al di là dei sotterfugi e del prendersi gioco del riccastro con una relazione clandestina con la bella moglie, si troverà finalmente a rifiutare la finzione e dirà la verità al turlupinato. Se il giovane Molière non può sostenere l'impossibile desiderio del ricco per la marchesina, può perlomeno aiutarlo a farsi rispettare e non esser più il suo zimbello. L'accordo simbolico fra il teatrante e il riccastro fa piazza pulita dell'immaginario di corteggiamenti veri e fasulli: il giovane Molière dovrà rinunciare alla bella moglie del ricco, che ha finalmente ottenuto l'attenzione del marito e il rispetto del suo desiderio per un matrimonio d'amore per la foglia. All'epoca questi corteggiamenti , in questi ambienti erano un modo di vita, che poco si si curava della virtualità delle relazoni che se esitavano in matrimonio,erano spesso la base per meglio continuare a corteggiare. La futilità era l'emblema d'un mondo che viveva d'apparenze, di abiti, di gioelli, di miserie umane, abilmente cammuffate.
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