Il matrimonio di Tuya

La tenacia e la forza di Tuya richiamano alla memoria un'altra eroina del cinema cinese, la Qiu Ju del primo Zhang Yimou. Lo scenario nel quale l'orgoglio, la dignità ed i buoni sentimenti della protagonista di questa pellicola vengono rappresentati è tuttavia molto diverso e non solo per l'ambientazione geografica. E' cambiato il Paese. La Cina raccontata in questo film, sebbene rurale (come ne "La storia di Qiu Ju"), è il ritratto di un Paese che vive le spinte e le contraddizioni della modernizzazione. La vicenda di Tuya diventa l'artificio narrativo per raccontare il confronto fra tradizione e modernità, tanto diffuso da investire anche le lande più desolate della Mongolia cinese. In un Paese che ha ormai perso, nel suo percorso di occidentalizzazione, il valore fondante della cura familiare dei più deboli (anziani e malati), l'ostinazione con cui la protagonista difende la dignità del marito immobilizzato appare in fin dei conti come il disperato tentativo di proteggere un intero sistema di valori, sconvolto dal miraggio della ricchezza. Non sorprende allora che la scena finale, la celebrazione del matrimonio, sia il trionfo della tradizione, sebbene il pianto conclusivo di Tuya ricordi allo spettatore quanto possa essere difficile tenere insieme le contraddizioni di un mondo in profonda e radicale trasformazione.