Definitivo.
Molti interrogativi riguardo ai grandi capovolgimeneti della storia trovano inquietante risposta in questa opera cinematografica:le fonti i ,documenti rappresentati , come in un un affresco pittorico, ci danno gli elementi per comprendere la complessa pscologia di un epoca ed i lati oscuri di un mondo che fu .
Le avventure del capitano di ventura Diego Alatriste nascono nella letteratura spagnola grazie alla fervida immaginazionedello scrittore Arturo inerrogativi Pérez Reyert :tale fantasioso scrittore propone scenari di una Spagna del XVII° secolo con i suoi intrighi di palazzo, gli amori, i duelli e le difficoltà di un impero nel difendere i propri confini dai focolai di rivolta come quelle nelle Fiandre .
Agustin Diaz Yanes,traendo ispirazione dall’opera letteraria citata autore , realizza ”il destino di un guerriero”e si segnala nel mondo della cinematografia per l‘innata sensibilità estetica nelle riprese , una solida base tecnica ed una maniacale capacità nelle ricostruzioni sceniche; dicono d lui che è uomo amato dai suoi amici per la simpatia e con un sogno giovanile da torero .
Noto delle similitudini fra il film “il destino del guerriero” del regista madrileno Agustin Diaz Yanes “dal titolo originari “Alatriste “ con il film capolavoro del 1977 di Ridley Scott. “the duellist”.
Scrissi in occasione della recensione di “the duellist“caro amico, si apre qui un mondo che fu ma che con queste immagini va in risonanza con noi!”
Appunto la sensazione provata durante la visone di “Alatriste”a noi noto con il titolo “Il destino di un guerriero”, è quello di un “rispecchia “con il capolavoro citato di Ridley Scott.
L’intento principe di entrambi i film è quello di ricostruire e dipingere un documento dell'epoca , fedele ,mirabile,credibile.
Entrambi i film sono dipinti di un epoca passata , accurati , sentiti, pittorici,estetici, con un contenuto rappresentativo di un sentimento comune dominante nella psiche di chi è duellante o guerriero; sono un affresco meritevole che non può lasciare indifferenti” introducendoci , con dovizia di particolari nel mondo rappresentato, rendendoci partecipi e presenti nel contesto storico osservato.
Chiaramente Agustin Diaz Yanes non è Ridley Scott ma sarebbe offensivo e poco corretto negare al film la dignità di pellicola Cult di alta qualità .
Se vogliamo sottrarre qualcosa al film “Alatrisete” potremmo a discapito solo dire quanto segue: l’intreccio amoroso è forse un poco ingombrante ed interrompe in qualche misura la fluidità della trama .
Auguro a questo film il destino che toccò a The duellist !!!
" The Duellist" , prima opera splendida di Ridley Scott , del 1977 ,capolavoro indiscusso sulle schermaglie cavalleresche, ebbe un percorso cinematografico brevissimo e solo nel tempo conquistò la dignità di film cult indiscusso.
Tratto di una storia vera,è la trasposizione cinematografica di un duello, senza fine ,fra due tenenti dell 'esercito napoleonico che ,per futili motivi ,si scontrano in duello sino al momento cavalleresco principe: chiedere ed ottenere soddisfazione.
I due registi li vedo in un percorso ideale comune , entrambi, ricostruiscono ambienti fra il XVII° e il XVIII° secolo con sapienza ,meticolosità, con ambientazioni di un senso estetico impareggiabile ; rappresentano entrambi efficacemente , nelle campagne di Europa di quei tempi, il pensiero, la vita ,i sogni dell' uomo di sempre ,permanentemente in difficoltà sia per le continue guerre, per i problemi di pestilenze,di povertà diffusa.
Un obiettivo è orientato in una Spagna proiettata nelle Fiandre ; l’altro obiettivo nelle campagne francesi. Prima e dopo Napoleone Bonaparte
E si colgono anche le sfumature di popoli diversi che hanno dominato e nel contempo dovuto sopportare anche l’umiliazione della sconfitta
Rimangono dei due film anche i particolari, si i particolari, magistralmente colti dalla cinepresa attenta ;gli attimi di pausa e di pace profonda di banchetti, i sentimenti, l' amore che ,in una sorta valzer, si alternano ai violenti tenzoni;i volti austeri di questi combattenti strenui, il loro piglio ,il loro buffo sentire,le divise impeccabili, il sangue che sgorga, l'azione del duello , la natura che osserva impotente questo uomo primitivo ,conflittuale ,cultore dell'ego..
Il protagonista assoluto di questi lavori sul dramma della guerra ,sul conflitto permanete fra gli umani è la cinepresa che nulla perde e ci fa riassaporare il sentire di tempi che furono .
weach illuminati
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