Il caimano

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Un film di Nanni Moretti. Con Silvio Orlando, Margherita Buy, Jasmine Trinca, Nanni Moretti, Giuliano Montaldo.
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Politico, durata 112 min. - Italia, Francia 2006. uscita venerdì 24 marzo 2006. MYMONETRO Il caimano * * 1/2 - - valutazione media: 2,63 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
turs domenica 26 marzo 2006
non penso sia un film su berlusconi Valutazione 5 stelle su cinque
83%
No
17%

La mia opinione è che non sia un film contro Berlusconi, o su Berlusconi. E' ANCHE un film su di lui, ma raccontato come il PRODOTTO di una crisi culturale, sociale, politica che investe il nostro Paese. Berlusconi non è assolutamente la causa della nostra involuzione, semmai ne è lo specchio. Per questo il film racconta principalmente altro, come la banalità di molti divorzi, e la conseguente sofferenza dei figli. La crisi personale di Silvio Orlando si intreccia con quella del Paese: fateci caso, tutti nel film sembrano agire senza aver coscienza di quello che fanno. Si divorzia senza saper bene perchè. Si lavora ma si è persa la passione per il proprio lavoro (vedi l'opportunismo dell'attore-macchietta intepretato da Michele Placido). [+]

[+] ottima analisi (di luca)
[+] recensione migliore (di artemisia)
[+] già, però... (di raffa s.)
[+] film difficile... (di aladar)
[+] la canzone inglese (di egle)
[+] canzone inglese (di chiara)
[+] berli (di donata)
[+] brano in inglese del caimano (di vito)
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riccardo menichetti sabato 25 marzo 2006
un film complesso come la vita Valutazione 5 stelle su cinque
78%
No
22%

Sono appena tornato dal cinema e la sensazione prevalente che mi è rimasta dentro è quella di un film difficile ma profondo e umanissimo. La trama segue stratificazioni diverse e la cosa che colpisce subito è l'emergere della sfera privata della vita del protaginista (Silvio Orlando, un produttore in disgrazia) con il suo dolore, i suoi insuccessi e le sue difficoltà. L'aspetto politico non è raccontatto tramite l'uso della polimica; Berlusconi resta sullo sfondo e la sua vicenda assumume i caratteri di un sogno/incubo allucinato e allucinannte che arriva -nel finale- ad essere tale anche per lo stesso uomo di Arcore (oltre che per tutti noi). La frattura fra la vita e le sue frastagliate (e spesso doloroso sfaccetature) e il sogno allucinato di Arcore assurge a simbolo della lontananza di noi tutti da un potere che storicamente oggi è incarnato da un uomo che ha già vinto: ha vinto, come dice, Moretti, perché con le sue televisioni ha cambiato le nostre teste. [+]

[+] devo vomitare (di karl)
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[+] almeno una recensione completa (di turs)
[+] un film da non perdere (di apicella)
[+] siamo tutti caimano (di a.l.)
[+] l'immagine più bella (di gabri)
[+] adatto per i nostri tempi (di annamary)
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mirko sabato 25 marzo 2006
un bel film. (punto) Valutazione 3 stelle su cinque
70%
No
30%

Secondo il mio modesto e personale parere questo di Moretti è un bel film. Sono andato a vederlo quasi certo che non avrei trovato un film di propaganda o contestazione, certo che un artista come Moretti non sarebbe caduto nella maglia mediatica di cui uno schieramento stende la trama e l'altro tesse l'ordito. Così è stato: ho visto un bel film che rappresenta uno spaccato di vita di uomini e donne della nostra società, nella attualità dei giorni nostri così segnata da una persona come il caimano, che come dice Moretti ha già vinto vent'anni fa imponendoci i suoi standard di vita e di pensiero. Uomo le cui citazioni e le cui registrazioni video bastano da sole a rappresentarlo, non serve commento critica o altro basta fare come ha fatto intelligentemente Moretti farle vedere e citarle senza commento se non quello che è una storia che va raccontata, perchè censura e revisionismo storico non ci facciano cadere nell'incubo sapientemente romanzato da Orwell in uno dei suoi più famosi romanzi. [+]

[+] approvo! (di gabri)
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[c] i n e m a t i c a domenica 2 aprile 2006
arte e politica Valutazione 5 stelle su cinque
87%
No
13%

Io al film do questo voto. Perchè al di là degli schieramenti di partito e di conseguenza all'apprezzamento o meno della forza del giudizio morettiano, dico che era un film di cui si aveva bisogno, perchè l'arte, in quanto comunica al popolo inteso come società, è inevitabile che sia politica. (e a chi intende il termine come connotato ai partiti, chiedo una rilettura della voce sul dizionario.) Di questo film ho apprezzato l'ironia, che sempre è stato un carattere tipicamente italiano (Ironia dico, non pagliacciaggine, caro signor Presidente) che restituisce con forza l'immagine di un paese dove la moralità sta cadendo, aspettando di schiantarsi al suolo. E per rispondere a molti commenti di basso spessore che ho letto sul sito dico: la prossima volta non giudicate un film degno dei vostri 7,5 euro solo perchè porta un titolo che vi ispira immagini horror. [+]

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venerdì 29 febbraio 2008
il finale... Valutazione 0 stelle su cinque
81%
No
19%

vale da solo tutto il film.Avevo già commentato Il Caimano dopo averlo visto la prima volta.Ora l'ho comprato e riguardato e secondo me l'ultima scena è veramente...imponente,carica di tragicità e immensamente significativa.Lasciando per un attimo perdere che ha come protagonista berlusconi,è esemplare:sostituiteci chi volete voi(chi 'odia i comunisti' provi a immaginare la figura che so,di stalin).La scena mostra un fenomeno tanto importante quanto grave,la manipolazione del 'popolo' da parte dei 'potenti'.Certo in questo caso assume una valenza più specifica che universale,ma quest'ultima possiamo benissimo dargliela noi. Ragioniamo sempre con la nostra testa!Anche se a dirti quello che devi fare è il tuo idolo,il tuo capo indiscusso,la maggiore autorità o la persona migliore del mondo,non fermarti alle apparenze,mettici del tuo. [+]

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sillogistico domenica 26 marzo 2006
un ottimo moretti Valutazione 4 stelle su cinque
76%
No
24%

Uno dei migliori Moretti. La regia e gli attori sono superlativi e senza pecche. Il ritmo incalzante e non annoia. E' un bel prodotto di cinema 'Civile' e non di vuota propaganda. Come dice Moretti durante il film : "Già si sa tutto, Chi voleva informarsi si è già informato, chi non vuole capire peggio per lui.." Insomma un lavoro assolutamente necessario, che più che denunciare, riassume le vergogne e le mediocrità di questi anni.

[+] hai messo gli occhiali? (di metaphora)
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giuseppe pastore domenica 26 marzo 2006
ottimo, il miglior moretti Valutazione 4 stelle su cinque
65%
No
35%

Nel 2001 Berlusconi vinceva le elezioni e Nanni Moretti si consolava con la Palma d'Oro per "La stanza del figlio". Cinque anni e un'elezione dopo, ritorna col suo Caimano (definizione di Franco Cordero, da "Repubblica" dell'11 aprile 2004) e si chiede: dove siamo finiti?, e molte altre cose. Infatti il film pone continuamente, con angoscia e rabbia sempre crescente, domande: a cui rispondono sorrisini di circostanza, sguardi evasivi, gente che allarga le braccia rassegnata. E' un film nel film: a parte gli inserti con Elio De Capitani che fa il Caimano, fino a cinque minuti dalla fine è una commedia contemporanea dall'ilarità surreale tipica di Moretti, con irresistibili pastrocchi d'antan (l'indefinibile "Cataratte", chef-d'oeuvre della cinematografia del protagonista) e divertite partecipazioni di molti attori e registi (Virzì, Mazzacurati, Catania, Mastandrea, Bertorelli, Montaldo, Sorrentino e tanti altri ancora). [+]

[+] complimenti! (di riccardo menichetti)
[+] d'accordissimo (di mimmo)
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viandante domenica 26 marzo 2006
si parla del futuro... Valutazione 4 stelle su cinque
71%
No
29%

Interessante il contrasto tra "il mucchio di soldi di non ben identificata provenienza" del Caimano, e l'essere squattrinato del regista Bonomo, ma sopratutto i diversi modi di poter voler bene ai figli, tradizionalmente moderno (da separati), e contemporaneamente nuovo (da coppia di fatto): ecco "Il Caimano", come film nel film, come sceneggiatura presentata da teresa-Trinca a Bonomo-Orlando, come elemento contingente ad una storia portante che è quella di questo non riuscito produttore cinematografico (che contrasta con un altro produttore, questa volta televisivo, che propina anche lui Trash, ma...con maggiore fortuna) e della sua famiglia, che morbidamente scivola in un altra dimensione, quella della separazione dei coniugi, in contrasto con una felice nuova famiglia, che per poter esser tale deve giocare di sponda con l'Olanda. [+]

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luca domenica 26 marzo 2006
molto bello Valutazione 5 stelle su cinque
64%
No
36%

Il film è molto bello, drammatico affresco dell'Italia della crisi di identità da telefonino (quanti ne suonano durante il film), melanconicamente spiazzante quando sacrifica la politica e si concentra sui sentimenti, cosa in cui riesce benissimo, che piaccia o no. La faccenda Berlusconi resta sullo sfondo, una ricostruzione pensata quasi per sembrare "a posteriori": è come se il regista, anticipando i tempi e i modi, si rivolgesse ad un personaggio del passato e ci facesse un film. In un certo senso è un film-esorcismo, permeato della consapevolezza che, per una ragione o per l'altra, qualcosa cambierà, non foss'altro perchè i figli crescono e superano gli incubi dei genitori. Mi pare un Moretti del surreale e dell'ironia come quello di "Sogni d'oro", un bel ritorno al film di impegno sociale con l'aggiunta di una grande esperienza maturata nell'arte di denunciare senza perdere il controllo sulle cose. [+]

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salvatore scaglia domenica 3 gennaio 2010
il berlusconismo: antropologia del paese Valutazione 3 stelle su cinque
71%
No
29%

Tanto reclamizzato, esaltato e contestato, "Il caimano" narra la vicenda personale di un produttore cinematografico, Bruno Bonomo (Silvio Orlando), alla deriva: lavorativa, familiare e psicologica. La moglie Paola (Margherita Buy), ex attrice, non lo comprende e lui, quasi accidentalmente, scopre una giovane e talentuosa sceneggiatrice, Teresa (Jasmine Trinca), che intende esordire con un film engagé, sulle dinamiche del paese negli ultimi anni, di cui è protagonista, comunque, il premier (interpretato, alla fine, dal regista Nanni Moretti). Sennonché proprio l’oggetto della pellicola (classico film nel film) determina problemi di ogni tipo: << su Berlusconi ormai si sa tutto >>, dice un possibile finanziatore; un noto attore si defila in extremis optando per un lavoro meno compromettente; e le risorse economiche sono così esigue da far girare solo su un momento, seppur capitale, della carriera dell’uomo di Arcore. [+]

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