Fast Food Nation

Un film di Richard Linklater. Con Wilmer Valderrama, Esai Morales, Luis Guzmán, Catalina Sandino Moreno, Greg Kinnear.
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Commedia, durata 116 min. - USA, Gran Bretagna 2006. - DNC Entertainment uscita venerdì 20 luglio 2007. MYMONETRO Fast Food Nation * * 1/2 - - valutazione media: 2,95 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
alberto d. mercoledì 22 agosto 2007
non solo contro il fast food Valutazione 4 stelle su cinque
82%
No
18%

L'intreccio di diverse storie, alcune incompiute, non mi pare una pecca del film, anzi. Sarò stato condizionato dalla definizione del film come fortemente 'politico' - nella recensione citata nelle locandine - ma lo sguardo del regista sembra andare ben oltre il tema alimentare o ecologista, per coinvolgere il dramma di una società cinica, la cui umanità e legalità alla prova dei fatti si riducono, l'una, a ingenuità; l'altra, ad enunciazione di principio facilmente e impunemente violata. Le decisioni (e quindi le vicende umane) sono determinate solo più dall'interesse pragmatico di ciascuno, che sia il 'produttore' di carne che sfrutta la manipolabilità del mercato e dei lavoratori per aumentare i dividendi, ovvero l'ossessione sessuale del responsabile del capo-reparto dello stabilimento, o ancora la disperazione (e l'amore) della messicana innocente di cuore che si piega al capo-reparto (in senso non metaforico) per ottenere le peggiori mansioni nel peggiore dei posti di lavoro. [+]

[+] non dispersivo, anzi una sintesi su cui riflettere (di andre j)
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cinofilo_bau mercoledì 2 luglio 2008
difficile da digerire Valutazione 3 stelle su cinque
88%
No
13%

Colpo mortale agli ultimi paninari, questo film ha la struttura della fiction ma assomiglia ad un documentario, tanto e' didascalico nei suoi intenti, anzi nel suo intento, che e' praticamente quello di mettere a nudo la mancanza di etica che sta dietro il business dei fast food. La storia, un po fiacca come plot ma fortissima come contenuto, e' imbastita su un manager di una catena di fast food (come fosse mac donald) che viene inviato a indagare sui processi di produzione di una industria di macellazione fornitrice della sua catena (e co-fautrice del suo successo). Scopre l'acqua calda, e cioe' che l' unico fine del profitto a qualsiasi costo, spinge la industria, sebbene operante in ambienti asettici e "a norma" a mantenere ritmi di lavoro, nella catena di trasformazione delle carni bovine, forsennati che non lasciano sufficiente tempo ai lavoratori (immigrati clandestini dal messico trattati come bestie)per compiere il lavoro in sicurezza ne' per la loro incolumita' personale,(e' un carnevale di arti triturati) ne per gli standard igienici del prodotto che risulta quasi sempre contaminato dalle viscere degli animali rimosse con troppa fretta (batteri fecali). [+]

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delauris lunedì 13 agosto 2007
wow! bel film! Valutazione 4 stelle su cinque
58%
No
42%

Il film scorre bene, storie parallele un po' alla Inarritu, non si capisce bene cosa abbiano a che fare tra loro, il che crea interesse. Anche il taglio realista senza fronzoli ha un sapore quasi di documentario, ci invita a seguire le storie. Il messaggio arriva con un colpo allo stomaco, se siete impressionabili preparatevi. Parliamo di multinazionali del profitto, incidenti sul lavoro, qualità del cibo e ambientalismo, che volete di più?

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mimmo erba martedì 7 agosto 2007
un film divertente e che riesce a far riflettere Valutazione 3 stelle su cinque
53%
No
47%

"Fast food nation" è un film da consigliare perché non lascia indifferenti. Non può lasciare indifferenti lo squallora che c'è dietro ogni singolo hamburger. E Linklater mostra tutto lo squallore: quello degli operai messicani, quello dei dirigenti, della produzione degli animali. Il punto di forza del film è che, pur trattando temi non certo divertenti, non dimentica mai l'ironia. Il punto debole è che alcuni personaggi sono solo abbozzati, alcuni spunti troppo dispersivi. Da vedere comunque, specie per i clienti affezionati di McDonald.

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kondor17 mercoledì 5 agosto 2015
una denuncia a metà Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Mi piace Linklater e il suo stile narrativo, ma qui fa un pò di confusione. Non ho letto il libro di Schlosser ma la denuncia è monca, perché  non sfiora minimamente  molti altri aspetti dell'impatto ecologico che la produzione intensiva di carni, soprattutto bovine, ha sull'intero pianeta. In questo film, infatti, vengono messi in risalto principalmente  l'aspetto economico e quello igienico-etico, oltre al danno che la globalizzazione imposta dalle lobbie ha causato ai "poveri" cowboy americani, costretti a vendere le bestie a 80 cent al chilo. Niente a confronto al consumo di acqua, alla produzione di gas tossici che alimentano l'effetto serra, al depauperamento dei terreni e alla loro esclusiva destinazione  per produzione dei mangimi. [+]

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francescol82 domenica 24 ottobre 2010
interessante ma poteva essere fatto meglio Valutazione 2 stelle su cinque
40%
No
60%

Due gravi problemi dei giorni nostri vengono trattati in questo film, il primo è quello degli immigrati clandestini sfruttati dalle grosse aziende - in questo caso messicani impiegati nei macelli - le quali approfittano dell'estremo bisogno di queste persone facendole lavorare in condizioni disumane, il secondo argomento trattato é quello delle cattive abitudini alimentari di tutti noi legate alla diffusione dei fast food che a prezzi stracciati vendono panini appetitosi ma contenenti le sostanze peggiori che si possano ingurgitare.
Senz'altro un film originale ma con troppe scene inutili e dialoghi troppo lunghi, per conoscere meglio cosa si cela dietro le grosse catene di f. [+]

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gianleo67 domenica 13 aprile 2014
junk food nation Valutazione 3 stelle su cinque
33%
No
67%

Dirigente del marketing di una (immaginaria) catena di fast food viene incaricato di verificare qualità e rispetto delle norme igieniche nella filiera di lavorazione della carne da parte del loro principale fornitore. Il suo viaggio dalla California al Colorado, sede della società di produzione, lo aiuterà a scoperchiare una realtà che ,sotto le apparenze di legalità e rispetto delle regole, cela uno sconvolgente intreccio di contaminazioni alimentari e sfruttamento della manodopera messicana, ma anche le oscure trame di una politica aziendale con cui è meglio non fare i conti.
Dal best seller di Eric Schlosser e da quest'ultimo sceneggiato insieme all'autore, Richard Linklater si misura con un racconto corale che ha il sapore (sintetico?) della docu-fiction senza esserlo veramente, cercando di mettere molta carne al fuoco nella rappresentazione romanzata di una realtà sociale ed economica dove si intrecciano e intersecano le vicende di personaggi (dagli allevatori ai produttori, dai venditori agli esperti di marketing, dai mercanti di schiavi tex-mex alla manodopera 'low price') che ruotano attorno al fiorente mercato di una 'colazione dei campioni' che fa degli Stati Uniti la patria indiscussa di quello stile alimentare che dallo 'junk food' transita insensibilmente verso lo 'shit food'. [+]

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