ecios
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martedì 30 gennaio 2007
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un film inadatto ai critici di professione
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E' possibile cambiare il corso della storia? Sarebbe giusto interagire con il passato se se ne avesse la possibilità?
Deja vù è un film divertente e appassionante, da vedere senza troppo spocchia critica e senza aspettarsi scena dopo scena il capolavoro del secolo. E' da vedere con la voglia di trascorrere un paio d'ore a contatto con un thriller fantascientifico mai banale e con frequenti colpi di scena. Il tema dei viaggi nel tempo non è semplice da trattare e c'è sempre un rischio molto alto di cadere nel ridicolo. Scott aggredisce con convinzione la questione, cerca interagire con i riflessi psicologici più interessanti e magari inciampa in qualche sequenza. Ma alla conclusione arriva ancora in piedi, presentando un prodotto più che decente.
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E' possibile cambiare il corso della storia? Sarebbe giusto interagire con il passato se se ne avesse la possibilità?
Deja vù è un film divertente e appassionante, da vedere senza troppo spocchia critica e senza aspettarsi scena dopo scena il capolavoro del secolo. E' da vedere con la voglia di trascorrere un paio d'ore a contatto con un thriller fantascientifico mai banale e con frequenti colpi di scena. Il tema dei viaggi nel tempo non è semplice da trattare e c'è sempre un rischio molto alto di cadere nel ridicolo. Scott aggredisce con convinzione la questione, cerca interagire con i riflessi psicologici più interessanti e magari inciampa in qualche sequenza. Ma alla conclusione arriva ancora in piedi, presentando un prodotto più che decente.
Stupenda la location di New Orleans post Katrina.
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pjmix
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sabato 12 febbraio 2011
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stupendo!
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Molto bello: racchiude il thriller, il poliziesco e il "surreale". Non è facile costruire un film così, mettendoci dentro anche un po' di fisica relativistica (fantasiosa?), condita con amore e azione. Davvero un bellissimo film, che coinvolge lo spettatore, senza annoiarlo MAI. Assolutamente da vedere! Finale da panico!
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andrea zagano
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lunedì 8 luglio 2013
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"e se l'avessi già fatto?"
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Deja vù: il titolo è tutto un programma. Film a metà tra azione e fantascienza, offre delle piacevoli interpretazioni al fenomeno del Deja vù; a chi non è mai successo di imbattersi in questo “fenomeno psichico rientrante nelle forme di alterazione dei ricordi”!? ‘Che strano mi sembra di aver già visto questa scena, eppure non conosco questa persona’ oppure ‘che strano mi sembra di aver già vissuto questa situazione in modo talmente identico che non mi sembra nemmeno reale’. Benvenuti nel mondo del Dejavù, tutti ne fanno parte.
Pellicola difficile da recensire, altrettanto difficile da valutare, si tratta di un’interpretazione abbastanza surreale di questo fenomeno che la scienza definisce come “una sensazione erronea” quindi non reale, chiamato anche “falso riconoscimento”.
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Deja vù: il titolo è tutto un programma. Film a metà tra azione e fantascienza, offre delle piacevoli interpretazioni al fenomeno del Deja vù; a chi non è mai successo di imbattersi in questo “fenomeno psichico rientrante nelle forme di alterazione dei ricordi”!? ‘Che strano mi sembra di aver già visto questa scena, eppure non conosco questa persona’ oppure ‘che strano mi sembra di aver già vissuto questa situazione in modo talmente identico che non mi sembra nemmeno reale’. Benvenuti nel mondo del Dejavù, tutti ne fanno parte.
Pellicola difficile da recensire, altrettanto difficile da valutare, si tratta di un’interpretazione abbastanza surreale di questo fenomeno che la scienza definisce come “una sensazione erronea” quindi non reale, chiamato anche “falso riconoscimento”. Eppure ci incuriosisce, molti pensano sia collegato ad un’altra vita, reincarnazioni, fenomeni paranormali e via dicendo…
Denzel perfettamente a suo agio in questa che è diventata ormai la sua più classica interpretazione, quella di paladino della giustizia di colore. Il film in sé vive di troppi alti e bassi, passando troppo tempo davanti a quel monitor futuristico; gran parte del tempo poteva esser impiegato meglio per sviluppare altre sottotrame, anche se il prodotto rimane comunque interessante, soprattutto quando il caso sembra chiuso. Da qui in poi comincia l’escalation: il film comincia a viaggiare sui binari dell’ultimo atto, facendolo decollare verso un finale che non vi svelo, ma che definisco “onesto”.
Ricordando sempre che non è facile realizzare film intrisi di fantascienza, l’argomento ‘Deja vù’ è sempre d’attualità, e l’accoppiata azione-fantascienza si può dire che abbia funzionato bene. Poteva trattarsi di capolavoro, il ricco cast lo permetteva, ma il regista Tony Scott non è né un perfezionista né tantomeno un amante del particolare, quindi parliamo di un ottimo film. Non è una bocciatura, che sia chiaro, solo che si poteva e si doveva fare di più. Ulteriore elogio per il commuovente sfondo sociale.
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rita branca
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sabato 3 agosto 2013
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un po' di sano ottimismo
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Déja vu- Corsa contro il tempo, film (2006) di Tony Scott con Denzel Washington e Paula Patton.
Ambientato in Louisiana questo action film è un inno ottimistico alle possibilità quasi illimitate di scienza, tecnologia e determinazione.
Belli i coloratissimi effetti speciali, spettacolari le azioni ed i colpi di scena che trasportano lo spettatore in dimensioni avveniristiche che fanno sognare prospettive di azioni umane capaci di modificare, correggendoli, eventi nefasti.
E’ ciò che riesce a fare il protagonista, interpretato dal sempre affascinante D.
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Déja vu- Corsa contro il tempo, film (2006) di Tony Scott con Denzel Washington e Paula Patton.
Ambientato in Louisiana questo action film è un inno ottimistico alle possibilità quasi illimitate di scienza, tecnologia e determinazione.
Belli i coloratissimi effetti speciali, spettacolari le azioni ed i colpi di scena che trasportano lo spettatore in dimensioni avveniristiche che fanno sognare prospettive di azioni umane capaci di modificare, correggendoli, eventi nefasti.
E’ ciò che riesce a fare il protagonista, interpretato dal sempre affascinante D. Washington, l‘agente dell’ATF, il quale con l’aiuto di un team governativo dotato di strumentazioni tecnologiche speciali, riesce attraverso la visualizzazione di scene di vissuto in contesti precisi, in questo caso il distacco dal molo di una grossa imbarcazione carica di civili e marine, che salta in aria per il folle attentato di uno squilibrato, producendo oltre 500 vittime, a modificarne alcuni decisivi dettagli, come in una pellicola cinematografica, producendo così un lieto fine nel corso degli eventi umani.
Fra gli ingredienti messi in campo non mancano cenni di love story e note sentimentali tipiche del cinema americano.
Rita Branca
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julianne
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lunedì 23 settembre 2013
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déjà vu: film dinamico, avvincente ed emozionante
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Doug Carlin (Denzel Washington) è un agente della ATF a cui viene affidato il compito di trovare il fanatico patriottico (Jim Caviezel) che ha fatto esplodere una nave da crociera con 543 passeggeri a bordo e tornare indietro nel tempo grazie ad un macchinario super-tecnologico per evitare il disastro. La trama è complessa, ma il montaggio eccezionale. Denzel Washington domina la scena con il suo carisma e la sua imponenza; molto ben riuscite anche le scene quasi intimistiche con l'amico agente interpretato da un ottimo Val Kilmer e quelle romantiche con la bellissima Paula Patton. Bravissimo anche il giovane Caviezel, bello, espressivo e terribilmente folle. Nel complesso il film è dinamico, con le giuste pause, spettacolare - gli effetti speciali e la fotografia della scena dell'esplosione sono magistrali - e le musiche avvolgono il tutto con una sintonia e un'espressività assai rare.
[+] ottima recensione!
(di renato c.)
[ - ] ottima recensione!
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luigi chierico
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sabato 18 ottobre 2014
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bello a tempo determinato
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Un film poderoso, senza risparmio di mezzi, energie e fantasia. Un gran bel film per le masse che corrono a vedere devastazioni, crimini, assalti, atti criminali, aggressioni e oggi attentati d’ogni genere. Un grande Denzel Washington, nella parte del coraggioso Doug Carlin.
Fino a quando ci ricorderemo il suo nome? Gli altri attori sono ombre, presenze inutili, di disturbo. Si salva Paula Patton che ricopre l’unica figura femminile di questo fantascientifico film, lei è Claire Kuchever. Si scopre solo sotto la doccia! Si salva nel senso vero della parola. E’ graziosa anche da morta, in un rigor mortis poco manca che apra gli occhi e parli!
Il film trascina il pubblico in un vortice di capovolgimenti tali da non consentire di andare per il sottile.
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Un film poderoso, senza risparmio di mezzi, energie e fantasia. Un gran bel film per le masse che corrono a vedere devastazioni, crimini, assalti, atti criminali, aggressioni e oggi attentati d’ogni genere. Un grande Denzel Washington, nella parte del coraggioso Doug Carlin.
Fino a quando ci ricorderemo il suo nome? Gli altri attori sono ombre, presenze inutili, di disturbo. Si salva Paula Patton che ricopre l’unica figura femminile di questo fantascientifico film, lei è Claire Kuchever. Si scopre solo sotto la doccia! Si salva nel senso vero della parola. E’ graziosa anche da morta, in un rigor mortis poco manca che apra gli occhi e parli!
Il film trascina il pubblico in un vortice di capovolgimenti tali da non consentire di andare per il sottile. Il film ti prende e devi stare attento a tutto: il passato diventa presente, il presente è presente ma anche passato, il passato è futuro. C’ è un sistema inventato per l’occasione che consente tutto questo, non è immaginazione perché tutti i morti rivivono nella memoria e nelle gesta di Doug Carlin .
L’America è particolarmente portata a produrre film sul terrorismo, sulle rivincite di alcuni suoi militari, che spesso diventano militanti di organizzazioni sovversive, traditori, ex dipendenti CIA o FBI. Anche l’Italia del dopoguerra produceva film su neorealismo tipo: Roma città aperta, Paisà, Ladri di biciclette, Sciuscià, Anni difficili, ma questi erano e sono CAPOLAVORI indimenticabili.
L’America non mostra la miseria, al contrario distrugge tutto ciò che può, non deve salvarsi nulla per il piacere devastante dello spettatore che va al cinema per vedere saltare tutto in aria, incendi, bombe, sparatorie con migliaia e migliaia di colpi, salti acrobatici: tutti salvi, talora qualche graffio! Come si può negare il valore di questo poderoso spettacolo che soddisfa ogni spettatore? L’ottimo va dato al di là di ogni critica o commento. Per capire meglio occorre ricordare che in America è facile acquistare un’ arma ed ottenere il porto d’armi.
Il film narra di un’indagine diretta a scoprire l’autore di un’azione criminosa, gratuita, non annunciata, che è costata la vita ad oltre 500 innocenti persone. Come in qualsiasi giallo occorre ricostruire il passato più recente per comprenderne le ragioni e trovare l’autore e provare la sua colpevolezza. Vale per ogni comune delitto. Oggi le telecamere e i satelliti ci osservano e ci trasmettono con un po’ di ritardo quello che hanno potuto vedere, facile quindi trovare tutti gli assassini, da quelli di Perugia a Cogne per finire a Garlasco e decine e decine di altri rimasti irrisolti. Per Doug Carlin non è così, lui può entrare nel passato, conoscendo il futuro e cambiarlo e, quando torna al presente, non sa più dove si trova. Anche in un lontanissimo passato fu realizzato un film che invece prevedeva l’immediato futuro, è stato un film bellissimo, una poesia, di Renè Clair del 1943: “Accadde domani”. Tutt’altra cosa, Tony Scott, allora tu nascevi!.
Al di là della fantascienza va comunque detto che a prescindere dai satelliti, anche noi vediamo il sole in ritardo di 8,20 minuti, e quando è scomparso lo vediamo ancora per 8,20 minuti. Padre Pellegrino Ernetti si dice abbia inventato il cronovisore, una specie della macchina del tempo, leggi Rol di Renzo Allegri, allora questo Déjà vu non è poi così fantastico, forse un po’ fuori tempo.chibar22@libero.it
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mystic
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sabato 28 aprile 2012
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dèja-vù: corsa contro la noia
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New Orleans. Dopo un tragico attentato ad un battello che ospitava più di 500 uomini l'agente Doug Carlin deve indagare sul mistero; per farlo ottiene dall'FBI un congegno che gli permette di ripercorrere i fatti accaduti analizzandoli su un monitor. L'investigatore scopre che può tuffarsi nel passato grazie ad una macchina del tempo messa a disposizione dalla stessa FBI cercando di evitare il terribile evento. Nell'impresa ci sarà anche spazio alla love story con Claire, una delle vittime dell'incidente.
Il film, edito da Touchstone, prevede un copione d'azione pura e di imprevedibilità spiazzante; tuttavia, durante la visione del film, si alternano dialoghi prevedibili e forzati, lontani da ogni verosimile vicenda.
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New Orleans. Dopo un tragico attentato ad un battello che ospitava più di 500 uomini l'agente Doug Carlin deve indagare sul mistero; per farlo ottiene dall'FBI un congegno che gli permette di ripercorrere i fatti accaduti analizzandoli su un monitor. L'investigatore scopre che può tuffarsi nel passato grazie ad una macchina del tempo messa a disposizione dalla stessa FBI cercando di evitare il terribile evento. Nell'impresa ci sarà anche spazio alla love story con Claire, una delle vittime dell'incidente.
Il film, edito da Touchstone, prevede un copione d'azione pura e di imprevedibilità spiazzante; tuttavia, durante la visione del film, si alternano dialoghi prevedibili e forzati, lontani da ogni verosimile vicenda. L'opera è introdotta da qualche buona sequenza relativa all'attentato alla quale seguono la presentazione del protagonista e i fatti precedentemente narrati. Déja-Vù è quindi un film freddo e inconsistente che finirà per essere un potente sonnifero per lo spettatore, forse anche la durata eccessiva (128 min. ca: molto se relazionata ai fatti esposti). Strano a dirsi: la pellicola è di Tony Scott, fratello del ben più celebre Ridley. Il precedente film girato da Scott era stato "Man on Fire-Il fuoco della vendetta", opera di certo più accattivante sia per fattura che per contenuto. Il fallimento di questa pellicola è probabilmente dovuto alla trama stessa, ridicola e ridicolizzata, e all'inconcepibile incapacità del regista di imporre allo spettatore la suspence, elemento tipico del genere. Il protagonista è interpretato da Denzel Washington che, nonostante l'impeccabilità, non ha occasione di dare il meglio di sè e risulta quindi totalmente limitato.
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marydee
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lunedì 15 gennaio 2007
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apriamo il dibattito sul senso del destino?
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Mi sembra che su regia, montaggio, maggiore o minore novità della storia e prestazione degli attori sia stato detto tanto. L'unica cosa che mi sento di aggiungere è: il tema del viaggio del tempo e dei suoi paraddossi è reso in maniera esatta ma forse troppo sintetica, per cui rischia di seguire bene tutto solo chi ha già una qualche confidenza con la situazione, magari messa a fuoco con Ritorno al futuro".
E pensare a Ritorno al futuro mi ha fatto venire in mente che in questo film il concetto di fondo sembra sostenere che il destino è segnato e che lo realizzi anche quando cerchi di cambiarlo. Se coì fosse, il cambiamento si otterrebbe solo in quanto previsto. In altri termini, un "non - cambiamento".
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Mi sembra che su regia, montaggio, maggiore o minore novità della storia e prestazione degli attori sia stato detto tanto. L'unica cosa che mi sento di aggiungere è: il tema del viaggio del tempo e dei suoi paraddossi è reso in maniera esatta ma forse troppo sintetica, per cui rischia di seguire bene tutto solo chi ha già una qualche confidenza con la situazione, magari messa a fuoco con Ritorno al futuro".
E pensare a Ritorno al futuro mi ha fatto venire in mente che in questo film il concetto di fondo sembra sostenere che il destino è segnato e che lo realizzi anche quando cerchi di cambiarlo. Se coì fosse, il cambiamento si otterrebbe solo in quanto previsto. In altri termini, un "non - cambiamento"...
"Ritorno al futuro" sembra dire il contrario.
Che il destino sia scritto è rassicurante: fai come vuoi, là vai a finire e non puoi sbagliare. Se è fatto di pagine bianche (Doc in Ritorno...), ogni scelta ci grava di responsabilità enormi, però abbiamo margini di libertà.
Che pensate delle due diverse visioni?
Ciao a tutti!
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[+] teorie dal libro di stephen hawking
(di lorenzo)
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(di illo)
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piernelweb
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giovedì 31 maggio 2007
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fantapoliziesco non proprio dèjà vu
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Fantapoliziesco con la coppia Scott/Washington già collaudata al botteghino per il film (modesto) Man on fire. Il fratello minore (anagraficamente ma soprattutto artisticamente parlando) della famiglia di registi Scott, questa volta non è così male e "Dèjà Vu" si lascia vedere con interesse a patto di "accettare" l'ingombrante forzatura fantascientifica di una macchina del tempo inventata quasi per sbaglio. Il punto di forza è nell'elemento thriller con un finale svelato subito che diviene non più certo dal momento che i bravi poliziotti riescono ad interferire con il passato; inoltre l'attenzione è tenuta ben viva dal desiderio per una conclusione diversa e non tragica per la bellissima Paula Patton.
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Fantapoliziesco con la coppia Scott/Washington già collaudata al botteghino per il film (modesto) Man on fire. Il fratello minore (anagraficamente ma soprattutto artisticamente parlando) della famiglia di registi Scott, questa volta non è così male e "Dèjà Vu" si lascia vedere con interesse a patto di "accettare" l'ingombrante forzatura fantascientifica di una macchina del tempo inventata quasi per sbaglio. Il punto di forza è nell'elemento thriller con un finale svelato subito che diviene non più certo dal momento che i bravi poliziotti riescono ad interferire con il passato; inoltre l'attenzione è tenuta ben viva dal desiderio per una conclusione diversa e non tragica per la bellissima Paula Patton. Certo, appena ci si allontana dalla tavolozza degli accadimenti, la regia rivela tutti i suoi pesanti limiti ma nel complesso il film è godibile. Consigliato agli amanti del genere.
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[+] non riesco a capire una cosa
(di tex)
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ricky
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martedì 20 febbraio 2007
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lo spettacolo per lo spettacolo
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Chi l'ha detto che la saga di Mission Impossible è inarrivabile dal punto di vista dell'aderenza alla semi-realtà di un action movie? A smentire questa asserzione giunge puntuale Deja-vu, film che rinnova la collaborazione della premiata ditta Jerry Bruckheimer-Tony Scott dopo buone prove del passato come Allarme rosso, Nemico Pubblico e Spy game. Uno dei mercati ancora inesplorati dal produttore del fortunatissimo Pirati dei Caraibi era proprio quello natalizio: e perchè allora farsi sfuggire una ghiotta occasione per rimpolpare il proprio conto in banca?
Per questo cinepattone roboante si affida alle mani esperte del fratello meno quotato della famiglia Scott, Tony appunto, da sempre affine al territorio degli action-thriller adrenalici.
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Chi l'ha detto che la saga di Mission Impossible è inarrivabile dal punto di vista dell'aderenza alla semi-realtà di un action movie? A smentire questa asserzione giunge puntuale Deja-vu, film che rinnova la collaborazione della premiata ditta Jerry Bruckheimer-Tony Scott dopo buone prove del passato come Allarme rosso, Nemico Pubblico e Spy game. Uno dei mercati ancora inesplorati dal produttore del fortunatissimo Pirati dei Caraibi era proprio quello natalizio: e perchè allora farsi sfuggire una ghiotta occasione per rimpolpare il proprio conto in banca?
Per questo cinepattone roboante si affida alle mani esperte del fratello meno quotato della famiglia Scott, Tony appunto, da sempre affine al territorio degli action-thriller adrenalici. Il suo marchio di fabbrica si evidenzia già nell'incipit: fotografia sporca, montaggio iperbolico da videoclip e ritmo forsennato. Il tutto condito dalla presenza dal Premio Oscar Denzel "faccio sempre il poliziotto" Washington, al terzo film con il regista. Il suo aspetto rassicurante non pone dubbi sull'adesione baciata al ruolo. Forse però non è consapevole di essere più su un set di fantascienza che di un film d'azione.
Deja-vu ci mostra ancora una volta la pragmaticità di Bruckheimer, che non bada per il sottile quando deve produrre spettacolo a 360 gradi. In questa direzione le opere "migliori" le ha sfornate con Michael Bay dietro la macchina da presa (Armageddon, Pearl Harbor).
Washington, per salvare la vita di una donna, si candida a fare da cavia per tornare indietro nel tempo grazie ad un marchingenio che nemmeno nei fumetti poteva essere plausibile. Ma Hollywood è Hollywood e spesso (e purtroppo) tutto è concesso. Il villain di turno è interpretato da Jim "Cristo" Caviziel ormai relegato a personaggi tagliati con l'accetta. O buono o cattivo senza mezze misure. L'altra star del film Val Kilmer, il quale da qualche anno non si guarda allo specchio per non arrossire di fronte alle sue ormai elefantiache dimensioni fisiche.
Il cinema pop si condensa in diversi aspetti di Deja-vu ma al pubblico questa grossolana seduzione allieta molto il palato. Forse però questa volta gli sceneggiatori hanno calcato un po' troppo la mano visti i risultati poco soddisfacenti al botteghino in patria. Da noi è stato un successo ma si sa che il Natale porta anche doni non proprio desiderati che però si accettano con più magnanimità. E anche stavolta (almeno in parte) Bruckheimer ha avuto la meglio.
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