Apocalypto |
||||||||||||||
Un film di Mel Gibson.
Con Rudy Youngblood, Dalia Hernandez, Jonathan Brewer, Morris Birdyellowhead, Carlos Emilio Baez.
continua»
Azione,
durata 139 min.
- USA 2006.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 5 gennaio 2007.
- VM 14 -
MYMONETRO
Apocalypto
valutazione media:
3,45
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film coraggioso che colpisce al cuoredi jacopo b98Feedback: |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 21 agosto 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
In una piccola tribù maya che vive nella foresta, Zampa di Giaguaro (Youngblood) vive felice con la moglie (Hernandez) e il figlio. Quando una tribù più potente che vive in una città di pietra li attacca il villaggio è distrutto, gli uomini catturati e le donna violentate. Ma il guerriero riesce a nascondere la propria famiglia in un pozzo e a salvarla dalla violenza. Catturato insieme a molti altri è condotto alla città, dove assiste ai tremendi sacrifici umani in onore del dio del sole Kukulkan. Quando la sua sete di sangue è placata, i sopravvissuti, tra cui Zampa di Giaguaro, vengono lasciati andare, ma quando lui uccide il figlio di Lupo Zero (Trujillo), il capo dei guerrieri dalla città, è costretto ad una fuga senza quartiere per la foresta per salvare la propria vita e quella della sua famiglia. La quarta regia di Gibson ha attirato critiche tremende (specialmente in Italia) per le scene di grande violenza, e piuttosto sanguinolente, tra cui quelle tremende dei sacrifici umani. Il regista non ci nasconde nulla in questa seconda Passione di Cristo, ma se nel film precedente ci costringeva a guardare l’inguardabile, esaltato già di per sé dal suo gusto cinematografico, qui ci fa dare un’occhiata alla realtà dell’epoca. L’arrivo dei conquistadores finale, l’apocalisse del titolo, non è che il colpo di grazia ad un popolo giù di per sé in crisi, distrutto dalla fame e dalle malattie. Questo è il più grande valore dell’opera di Gibson, parlata interamente in Maya Yucateco sottotitolato. Se poi si va a guardare, altri meriti non mancano, come ad esempio proprio la sequenza dei sacrifici che, con il sacerdote che incita la folla fa pensare sul potere della religione, che si trasforma in fanatismo. Come sempre c’è un certo sadismo un po’ eccessivo, incarnato nel Maya che chiama il protagonista “Quasi”, ma bisogna rassegnarsi: è pur sempre Mel Gibson. Magnifica fotografia di Deam Semler. Ottimo successo internazionale con quasi centoventi milioni di incasso. Attori praticamente sconosciuti. Retato "film per tutti", c’è stato un ricorso al TAR del Lazio che l’ha infine (giustamente) vietato ai 14.
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||