300

Dopo la leggenda di Achille e degli altri mitici eroi della guerra di Troia e la storia delle straordinarie gesta di Alessandro Magno ecco un passo indietro di qualche centinaio d'anni per raccontare uno dei più mirabili esempi di coraggio e sacrificio che mai avvennero nel corso della Storia. Ci troviamo nel IV° secolo a.C. Le mire espansionistiche dell'imperialismo del "divino" Serse, imperatore della Persia, portarono in Grecia eserciti provenienti da centinaia di nazioni del suo sconfinato impero. Numerosi popoli si sottomisero grazie a promesse di enormi ricchezze o semplicemente per paura di una inevitabile sconfitta, altri rifiutarono di inginocchiarsi all'invasore straniero. Opporsi alle allettanti offerte dell'infinitamente ricco e potente imperatore voleva dire mettersi contro una forza bellica che contava più di un milione di soldati. [+]

Dopo la leggenda di Achille e degli altri mitici eroi della guerra di Troia e la storia delle straordinarie gesta di Alessandro Magno ecco un passo indietro di qualche centinaio d'anni per raccontare uno dei più mirabili esempi di coraggio e sacrificio che mai avvennero nel corso della Storia. Ci troviamo nel IV° secolo a.C. Le mire espansionistiche dell'imperialismo del "divino" Serse, imperatore della Persia, portarono in Grecia eserciti provenienti da centinaia di nazioni del suo sconfinato impero. Numerosi popoli si sottomisero grazie a promesse di enormi ricchezze o semplicemente per paura di una inevitabile sconfitta, altri rifiutarono di inginocchiarsi all'invasore straniero. Opporsi alle allettanti offerte dell'infinitamente ricco e potente imperatore voleva dire mettersi contro una forza bellica che contava più di un milione di soldati. Per compiere questo sprezzante gesto furono necessari l'orgoglio e la fierezza di un popolo non abituato ad inginocchiarsi neppure di fronte alla morte: gli Spartani. Tante sono le eroiche storie di virtù tramandateci dalle epoche passate ed in particolare dall'antica Grecia, ma forse mai nessun condottiero potrà essere ricordato per il suo indomito coraggio più di Leonida, re di Sparta (489-480 a.C), che diede la vita assieme ad altri trecento soldati per difendere un ideale: la libertà. Gli Spartani erano abituati alla lotta, erano guerrieri, erano addestrati a combattere e per loro non esisteva ritirata, per loro la più grande gloria che avrebbero potuto trovare nella vita era una morte onorevole nel corso della battaglia. Si dice che ogni cadavere spartano giacesse colpito anteriormente perché dare le spalle al nemico era considerata vigliaccheria. Nella pellicola ritroviamo diversi aneddoti storici: ad esempio nel primo giorno di battaglia, quando Serse intimò ai Greci di gettare le armi, si tramanda che Leonida rispose:"venite a prenderle". E si narra anche che il terzo giorno il re esortò i suoi uomini a fare una colazione abbondante, perché quella notte avrebbero cenato nell'Ade. La trama del film è breve: presso lo stretto corridoio roccioso delle Termopili poche centinaia di greci riuscirono a fermare per tre giorni migliaia e migliaia di nemici. Esaminando il prodotto cinematografico è doveroso il paragone con "Sin city": anche la vicenda dei 300 assume forti tonalità cromatiche e lo schermo assorbe l'occhio dello spettatore nel contrasto tra i colori morti degli eserciti persiani ed il porpora vivo e pulsante dei mantelli greci. Le battaglie non risultano caotiche ed incomprensibili come in numerosi altri film recenti ma riescono ad esprimere le eccezionali doti individuali dei guerrieri di Sparta. Il significato del gesto dei 300 fu enorme. Il loro sacrificio non fu vano. Perché spinti dall'esempio di Leonida, dal suo coraggio, i popoli greci trovarono finalmente la forza di unirsi in quell'alleanza che un anno dopo, a Platea, significò la disfatta di Serse e la vittoria dei Greci. Anche se nel film non è presente occorre sapere che nel luogo della battaglia fu posta la statua di un leone in onore di Leonida e dei suoi 300. Sopra ad essa è inciso un epitaffio, recante le ultime parole di Leonida. "Se un uomo libero passerà di qui, nei secoli a venire, possa ascoltare le nostre voci provenire dalle antiche pietre. [ Và, o passante, e narra a Sparta, che qui morimmo in obbedienza alle sue leggi ] [-]

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Un film unico nel suo genere. Lontano anni luce dagli altri "gemelli" in peplum (Il Gladiatore, Troy...). Un film decisamente artistico, un fumetto ad alta definizione in movimento. Pura adrenalina nelle scene di combattimento che non lasciano il tempo di respirare neanche allo spettatore. Violento ma non in maniera gratuita. La filosofia Spartana cattura fin dalla prima scena ed è il filo conduttore dell'intero film: la chiave per capirlo e saperlo apprezzare almeno dal punto di vista storico. Frank Miller (trasposto sempre in maniera sublime su "celluloide", o meglio, digitale!) accosta storia, filosofia, amore, amicizia, sacrificio, violenza e "fantasy" facendoli collimare alla perfezione. [+]

Un film unico nel suo genere. Lontano anni luce dagli altri "gemelli" in peplum (Il Gladiatore, Troy...). Un film decisamente artistico, un fumetto ad alta definizione in movimento. Pura adrenalina nelle scene di combattimento che non lasciano il tempo di respirare neanche allo spettatore. Violento ma non in maniera gratuita. La filosofia Spartana cattura fin dalla prima scena ed è il filo conduttore dell'intero film: la chiave per capirlo e saperlo apprezzare almeno dal punto di vista storico. Frank Miller (trasposto sempre in maniera sublime su "celluloide", o meglio, digitale!) accosta storia, filosofia, amore, amicizia, sacrificio, violenza e "fantasy" facendoli collimare alla perfezione. Nessun elemento stona o sembra in qualche modo ridondante. Tratteggia gli Spartani sia come veri e spietatissimi guerrieri sia come uomini profondi e saggi, capaci di provare sentimenti che vanno dall'odio al puro amore, ma non sempre capaci o liberi di dimostrarli apertamente (bellisssima la risposta di Leonida al padre che ha appena perso il figlio: "il mio cuore è pieno di odio" "Bene"). Gli Spartani come un popolo che alla nascita subiscono anche in maiera mortale la loro società ma che in seguito difendono con onore e sacrificio. Temibilissimi e tanti i nemici, artisticamente delineati. Pienissimi di accesori e particolari(in contrapposizione ai nudi Spartani) e di guerrieri di tutte le forgie e razze. Fortissimi della loro divina posizione. Destinati a cadere. Alla fin fine Leonida riesce a dimostrare che anche un Dio può sanguinare. Questa è Sparta. Questo è Frank Miller. [-]

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Innovativo e filtratissimo l'ultimo lavoro di Snyder. Inizialmente entrando in sala si ha la sensazione ti trovarsi di fronte un film che non si avrà la pazienza di guardare, ma poi fortunatamente anche lo spettatore assume il volto e la postura "da cartoons" sulla poltrona del cinema e quindi tutto gli diventa più coinvolgente :). Il regista utilizza una ripresa "esasperatamente colorata" in un gioco di forti chiaroscuri ad esaltare la muscolatura possente degli spartani e gli sguardi profondissimi. Le azioni vengono sovente rallentate e poi accelerate bruscamente per far perdere di vista allo spettatore le distanze fra i contendenti della lotta ed esaltarne alcuni frame. Il film riesce a sbalordire ma senza emozionare, un finale preannunciato non è stato certamente d'aiuto allo spettatore; restano delle zone d'ombra sull'esito della battaglia finale fra gli interi eserciti di spartani e persiani (almeno sui titoli di coda potevano citarla) e sulla figura dello spartano deforme traditore (ci stava una punizione al suo tradimento). [+]

Innovativo e filtratissimo l'ultimo lavoro di Snyder. Inizialmente entrando in sala si ha la sensazione ti trovarsi di fronte un film che non si avrà la pazienza di guardare, ma poi fortunatamente anche lo spettatore assume il volto e la postura "da cartoons" sulla poltrona del cinema e quindi tutto gli diventa più coinvolgente :). Il regista utilizza una ripresa "esasperatamente colorata" in un gioco di forti chiaroscuri ad esaltare la muscolatura possente degli spartani e gli sguardi profondissimi. Le azioni vengono sovente rallentate e poi accelerate bruscamente per far perdere di vista allo spettatore le distanze fra i contendenti della lotta ed esaltarne alcuni frame. Il film riesce a sbalordire ma senza emozionare, un finale preannunciato non è stato certamente d'aiuto allo spettatore; restano delle zone d'ombra sull'esito della battaglia finale fra gli interi eserciti di spartani e persiani (almeno sui titoli di coda potevano citarla) e sulla figura dello spartano deforme traditore (ci stava una punizione al suo tradimento). Da sottolineare le interpretazioni di Leonida (Butler), i cui divaricamenti orali fanno invidia ai personaggi dei cartoni giapponesi e della regina spartana (Headey) che deve le sue fortune espressive (anche) al neo sulla sua guancia. Infine la colonna sonora roccheggiante è un tentativo di sdrammatizzare le scene e calarsi nella modernità (non riuscendoci). [-]

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In un film che sembra dipinto ad olio, viene raccontata con libertà artistica la vera storia degli eroi di Sparta, che durante la guerra santa greco-persiana hanno fermato per giorni l'avanzata dell'imponente esercito del re Serse. Nella libera interpretazione di alcune vicissitudini, come i nemici visti più simili agli orchi del "Signore degli Anelli" che ad esseri umani, vengono puntate perle di verità storica come la frase pronunciata da Gorgo alla partenza di Leonida:"Torna con lo scudo o su esso", frase veramente pronunciata dalle donne spartane alla partenza dei figli/mariti. Alcune scene sono molto crude, forse più del necessario; ma altre come la scena dell'incontro con i Focesi che sembrano ricordare dipinti dal sapore Neoclassico; la scena del primo attacco ad esempio mi ha ricordato "La libertà guida il popolo" di Delacroix. [+]

In un film che sembra dipinto ad olio, viene raccontata con libertà artistica la vera storia degli eroi di Sparta, che durante la guerra santa greco-persiana hanno fermato per giorni l'avanzata dell'imponente esercito del re Serse. Nella libera interpretazione di alcune vicissitudini, come i nemici visti più simili agli orchi del "Signore degli Anelli" che ad esseri umani, vengono puntate perle di verità storica come la frase pronunciata da Gorgo alla partenza di Leonida:"Torna con lo scudo o su esso", frase veramente pronunciata dalle donne spartane alla partenza dei figli/mariti. Alcune scene sono molto crude, forse più del necessario; ma altre come la scena dell'incontro con i Focesi che sembrano ricordare dipinti dal sapore Neoclassico; la scena del primo attacco ad esempio mi ha ricordato "La libertà guida il popolo" di Delacroix. L'uso della stop-motion ci proietta all'interno dell'azione come in uno stupendo gioco d'azione, se avessi avuto un joystick avrei aiutato Leonida a far fuori qualche persiano. Infine vorrei dire che il film è molto bello, poetico artistico e soprattutto idealistico, l'unica nota negativa è sulla violenza un po' troppo gratuita, non tanto nelle scene di battaglia quanto nel descrivere alcuni aspetti dei "barbari" persiani(persone mutilate e quasi "mostrificate"). Film ottimo [-]

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Quando l'arte si fonde perfettamente con l'epica accadono cose come questa, e si può godere della visione di un film che sembra più un dipinto in 3D, una statua greca resa vivente, in un paio di scene anche un affresco... Si perchè in una delle scene finali, quando la telecamera riprende i caduti, salendo lentamente verso l'alto ed allargando quindi il campo visivo, per magia ecco che ci si ritrova davanti un bellissimo affresco, come quelli che si possono ammirare nelle chiese antiche, dove tutto diventa eleganza decisa, rigorosa. Il lavoro del regista e del direttore della fotografia tendono all'eccellenza, in un continuo richiamo di pose plastiche da statue greche, di forza che irrompe dallo schermo invadendo gli animi che si accendono alla visione di questa fantastica storia di coraggio ed onore realmente accaduta nella Battaglia delle Termopili. [+]

Quando l'arte si fonde perfettamente con l'epica accadono cose come questa, e si può godere della visione di un film che sembra più un dipinto in 3D, una statua greca resa vivente, in un paio di scene anche un affresco... Si perchè in una delle scene finali, quando la telecamera riprende i caduti, salendo lentamente verso l'alto ed allargando quindi il campo visivo, per magia ecco che ci si ritrova davanti un bellissimo affresco, come quelli che si possono ammirare nelle chiese antiche, dove tutto diventa eleganza decisa, rigorosa. Il lavoro del regista e del direttore della fotografia tendono all'eccellenza, in un continuo richiamo di pose plastiche da statue greche, di forza che irrompe dallo schermo invadendo gli animi che si accendono alla visione di questa fantastica storia di coraggio ed onore realmente accaduta nella Battaglia delle Termopili. La storia è sostanzialmente quella tramandataci, senza stravolgimenti di sorta, ma con una forza espressiva da Oscar. Incredibile la ricercatezza e l'eleganza anche nei minimi particolari che vanno a fondersi magistralmente con la forza, la violenza, la determinazione e la carica di onore che traspare dalle stesse vene degli attori, tutti bravissimi. Un film da vedere più volte per poterne apprezzare ogni singolo dettaglio tecnico e fotografico, uno studio delle pose e dei gesti, nei combattimenti, da plauso. La stessa rappresentazione dei nemici persiani va sottolineata, una rappresentazione fantastica del più grande nemico dell'allora mondo conosciuto, l'armata del Re Dio Serse, il Re dei Re. Una figura altissima e ben proporzionata, un gigante vero e proprio (se fosse vero sarebbe alto circa 4 metri), la sua voce greve e cavernosa, eppure quasi tranquillizzante, proprio come le sue parole, la sua capacità di persuasione. Chiunque si immedesimi nel film e, in questo caso con Leonida (Re degli Spartani) non potrà non pensare che forse sarebbe il caso di valutare la proposta di pace (o pseudo tale) fattagli dal Re Serse. Forse molti potranno associare la figura del Re Dio persiano con il diavolo tentatore, e a mio parere sarà una associazione che gli calza a pennello. Egli infatti non vuole tesori, che già possiede in abbondanza, vuole quello che vuole il diavolo! Vuole il tuo onore, vuole il tuo potere, vuole la tua resa incondizionata ai suoi voleri, vuole la totale sottomissione, la tua anima. Serse non vuole uccidere, ha capito che ha davanti a se un temibile avversario, e spera di poterlo rendere suo alleato, ma non sarà così, per la gioia di tutti noi. Esistono valori ed ideali ben più elevati che la semplice politica ed i patteggiamenti. Esiste il coraggio, esiste l'onore... Questi i due capisaldi dell'intera storia, così come riportataci nelle antiche cronache e perfettamente espressa, con grande forza, nel film "300". Il coraggio di decidere del proprio destino e morire da uomini liberi, l'onore nella lotta della vita e nella difesa dei propri valori, proprio come fecero quei valorosi 300 uomini Spartani. Un vero capolavoro da tutti i punti i vista! [-]

[+] bella recensione (di gian luca guevara) [ - ] bella recensione [+] ottima recensione.. (di fabio (io sono l'altro)) [ - ] ottima recensione.. [+] bravo bravo!! (di zio ringhio) [ - ] bravo bravo!! [+] totale abnescenza!!! (di faxide) [ - ] totale abnescenza!!! [+] it's ok (di marytallica) [ - ] it's ok

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Il film di zac Synder, con la collaborazionedell'autoredel fumetto da cui poi è tratto "300", Frank Miller, narra della battaglia dellle termopili, dove la città di Sparta per mano dei suoi trecento più valorosi guerrieri si scontrò contro le armate si Serse, "più di mille nazioni dell'impero Persiano" dice la voce fuori campo... giudicare questo film non è facile, dal punto di vista dell'insegnamento di certi Valori però, non c'è dubbio che sia uno dei più belli sullaStoria Antica. La Libertà, il Coraggio, la Fedeltà, lo sprezzo della morte pur di difendere le proprie idee,cose che a questo mondo trovano purtroppo oco spazio, erano a Sparta cose normali, quasi si nasceva per tener fede a quelle parle dette su. [+]

Il film di zac Synder, con la collaborazionedell'autoredel fumetto da cui poi è tratto "300", Frank Miller, narra della battaglia dellle termopili, dove la città di Sparta per mano dei suoi trecento più valorosi guerrieri si scontrò contro le armate si Serse, "più di mille nazioni dell'impero Persiano" dice la voce fuori campo... giudicare questo film non è facile, dal punto di vista dell'insegnamento di certi Valori però, non c'è dubbio che sia uno dei più belli sullaStoria Antica. La Libertà, il Coraggio, la Fedeltà, lo sprezzo della morte pur di difendere le proprie idee,cose che a questo mondo trovano purtroppo oco spazio, erano a Sparta cose normali, quasi si nasceva per tener fede a quelle parle dette su. Nonostante ci siano delle inesattezze storiche questo non influisce negativamente sul film, quel ce alta più all'occhio è sicuramente l'immaginazione artistica di Frank Miller: uomini con chele tagliential posto delle braccia, uomini enormi che non subivano nessun danno se anche gli fosse stato infilzato un occhio e altre stranezze, come a voler dare una rappresentazione grafica, quasi immaginata, a render l'idea dell'epicità dello scontro e del caos espresso dall'esercito persiano. I film va visto con un presupposto, cioè che non si sta vedendo un film storico sulla battaglia delle Termopili, ma un film tratto da un fumetto. Solo così si potra assaporarlo fino in fondo, secondo per secondo; solo così si potra capire che gli spartani portavano rispetto alle DONNE e non alle FEMMINE;solo così si potrà capire che combattere per il proprio Ideale è un privileggio e non un sacrificio; solo così si potra capire fino in fondcosa vuol dire SPARTA. Se la grafica è curata in ogni particolare, lo stesso non si può dire dei dialogi del film, questo per la chiara scelta di voler riportare un fumetto su pellicola. Sebbene i dialoghi non siano il massimo, ci sono comunque alcune frasi da ricordare, per lo più quelle riprese direttamente da Erotodo; quandoviene inviato un ambasciatore persiano a parlarecon gli spartanie riferisce che l'esercito persiano è così numeroso da oscurare il sole con le sue frecce, gli spartani rispondono:"meglio, almeno combatteremo nell'ombra". Oppure quando Leonida di fronte oramai alla morte, si rivolge ad Elfiate, colui che aveva tradito Sparta vendendosi a Serse, dicendogli:"Spero che tu possa vivere in eterno". Aldilà delle frasi ad effetto e delle immaggini stupende, del film resta l'insegnamento del valore della libertà quella vera, quella figlia del sacrificio, di uomini pronti a morire per un' idea e per la propria nazione, dei pochi contro i molti. Nel complesso 300 è un ottimo film, originale e geniale per quanto mi riguarda aspetti come fotografia e regia, politicamente scorretto per i valori che rappresenta. [-]

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A vedere film come questi si resta impressionati, perplessi e senza parole. Perché “300”, pur essendo stato accompagnato dalle polemiche che si risvegliano puntuali all’uscita di ogni vigilia, possiede una magia che solitamente supera qualsiasi dibattito storico e politico. Il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad si è dichiarato offeso dall’immagine che il film ha dato del suo popolo, mentre gli studiosi hanno storto il naso discutendo della verosimiglianza dei fatti raccontati. Eppure il film di Zack Snyder, regista con un solo titolo alle spalle e neppure di tanto valore –“L’alba dei morti viventi”- riesce a trarre linfa vitale dal fumetto di Frank Miller al punto da inchiodare tutti alla poltrona con la leggendaria battaglia delle Termopoli. [+]

A vedere film come questi si resta impressionati, perplessi e senza parole. Perché “300”, pur essendo stato accompagnato dalle polemiche che si risvegliano puntuali all’uscita di ogni vigilia, possiede una magia che solitamente supera qualsiasi dibattito storico e politico. Il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad si è dichiarato offeso dall’immagine che il film ha dato del suo popolo, mentre gli studiosi hanno storto il naso discutendo della verosimiglianza dei fatti raccontati. Eppure il film di Zack Snyder, regista con un solo titolo alle spalle e neppure di tanto valore –“L’alba dei morti viventi”- riesce a trarre linfa vitale dal fumetto di Frank Miller al punto da inchiodare tutti alla poltrona con la leggendaria battaglia delle Termopoli. Siamo nella Grecia antica, in quella polis che terrorizzava l’intero Peloponneso con il suo esercito di guerrieri votati alla morte, ed in quello stretto dove si consumò una delle battaglie più cruente che la storia ricordi: Leonida, re di Sparta, nel 480 a.c. partì alla volta delle Termopili per contrastare l’avanzata dei persiani guidata da Serse; un manipolo di trecento spartani riuscì a fermare migliaia di soldati persiani in uno scontro all’ultimo sangue che costò la vita a Leonida ed ad altri valorosi guerrieri. Visivamente impeccabile, visionario, cupo e tenebroso, “300” potrebbe essere definito come l’ultima frontiera del cinema, un mix di sangue ed effetti speciali, poesia e tragedia. Girato in bluescreen -tecnica di ripresa molto complessa che consente di riprendere gli attori negli studios e di “trasportarli” su un altro sfondo- e confezionato grazie agli effetti della computer graphics, “300” racconta le drammatiche ore prima della disfatta: sangue a profusione, corpi straziati dalle lance, teste mozzate, spade e frecce che sibilano nel cielo che si tinge di nero. Si odono le urla dei feriti, il campo di battaglia si colora di rosso, Frank Miller ci mette la sua mano in questo fumettone che è un inno al patriottismo, mentre i muscoli guizzanti dei protagonisti bucano lo schermo rimandando ad un’iconografia gay fin troppo manifesta. Gerard James Butler, una sorta di Bekim Fehmiu versione Leonida, guida il suo esercito di trecento uomini ricordando la legge di Sparta; la bella ed affascinante Lena Headey, nella parte della regina Gorgo, aspetta fiduciosa il ritorno del suo uomo tra ansie e complotti di stato; Rodrigo Santoro è un improbabile Serse pieno di piercing e catene d’oro. La colonna sonora di Tyler Bates si fonde epicamente con le immagini della sanguinosa battaglia, mentre una voce fuori campo rende giustizia ad un popolo che strappava i bambini dalle braccia materne per educarli nelle accademie militari: solo i più forti avevano il privilegio di entrare nelle agoghè, gli altri restavano a morire al freddo e dati in pasto ai lupi. La dura legge di Sparta attraverso le pagine storiche, passa per quel genio visionario di Miller, prendendo forma nel film accolto tiepidamente al Festival di Berlino. Ma messaggio politico a parte, “300” è un’esperienza visiva che piacerà al grande pubblico: Snyder ha portato sullo schermo l’epica del mondo antico in un film maschio che non lesina quanto a sangue e crudeltà. Per i fan di Miller sarà una vera delizia, per i cinefili uno sguardo sul futuro della settima arte. Antonello Villani (Salerno) [-]

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Se devo essere sincero i film storici degli ultimi anni non mi hanno mai conquistato (prima di tutti Alexander, film lunghissimo e a tratti soporifero, non per nulla è stato giustamente un flop), ma sono a andato a vedere 300 perchè avevo letto il fumetto di Frank Miller e sapendo quanto lui tenga ad una trasposizione cinematografica fedele al fumetto, speravo in bene. E così è stato, il film ti coinvolge dall'inizio alla fine (con scene d'azione alla ps3) e racconta la storia di Leonide re spartano, che non si sottomise mai a Serse e combattè fino all'ultimo come uomo libero. La fotografia è incredibile e rivoluzionaria e questo da ancora maggiore spessore a questo film. Questa cosa permetterà a 300 di rimanere alla storia e gli effetti speciali visti qui fanno ben sperare per i futuri film sui supereoi. [+]

Se devo essere sincero i film storici degli ultimi anni non mi hanno mai conquistato (prima di tutti Alexander, film lunghissimo e a tratti soporifero, non per nulla è stato giustamente un flop), ma sono a andato a vedere 300 perchè avevo letto il fumetto di Frank Miller e sapendo quanto lui tenga ad una trasposizione cinematografica fedele al fumetto, speravo in bene. E così è stato, il film ti coinvolge dall'inizio alla fine (con scene d'azione alla ps3) e racconta la storia di Leonide re spartano, che non si sottomise mai a Serse e combattè fino all'ultimo come uomo libero. La fotografia è incredibile e rivoluzionaria e questo da ancora maggiore spessore a questo film. Questa cosa permetterà a 300 di rimanere alla storia e gli effetti speciali visti qui fanno ben sperare per i futuri film sui supereoi. Parlando di questi ultimi Zack Snyder tra poco si metterà all'opera per un hero-movie chiamato "Watchmen", ripreso da un comic di Alan Moore (Constantine). I produttori di questo film aspettavano gli incassi di 330 per decidere quanto spenderci, quindi c'è ben da sperare. [-]

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300 è un opera innovativa, spettacolare nel vero senso della parola; certo non ha ricevuto nessun premio, ma è senz'altro un passo avanti nella produzione di film innovativi, spaziando tra i generi classici. Tecnicamente è fatto ottimamente, ha una buona sceneggiatura, degli attori che interpretano bene la loro parte, ed una pesante dose di epicità. Prima di vedere questo film bisogna tenere conto che prende spunto da una graphic novel e non dai fatti realmente accaduti alle Termopoli. Non c'è niente da fare, 300 è figo, l'ho visto molte volte, ed ogni volta non ha perso smalto; è già un Cult. Frank Miller sarà pure un ottimo disegnatore ma penso che anche la regia faccia la differenza: infatti Sin City, sempre di Miller, non mi è piaciuto a causa di quel cagnaccio rognoso di Rodriguez, il quale non è riuscito mai a fare un buon film, ogni cosa che tocca la trasforma in una schifo-cosa; al contrario di Snyder che ha fatto un buon lavoro con 300 ed un capolavoro superbo con Watchmen di Moore. [+]

300 è un opera innovativa, spettacolare nel vero senso della parola; certo non ha ricevuto nessun premio, ma è senz'altro un passo avanti nella produzione di film innovativi, spaziando tra i generi classici. Tecnicamente è fatto ottimamente, ha una buona sceneggiatura, degli attori che interpretano bene la loro parte, ed una pesante dose di epicità. Prima di vedere questo film bisogna tenere conto che prende spunto da una graphic novel e non dai fatti realmente accaduti alle Termopoli. Non c'è niente da fare, 300 è figo, l'ho visto molte volte, ed ogni volta non ha perso smalto; è già un Cult. Frank Miller sarà pure un ottimo disegnatore ma penso che anche la regia faccia la differenza: infatti Sin City, sempre di Miller, non mi è piaciuto a causa di quel cagnaccio rognoso di Rodriguez, il quale non è riuscito mai a fare un buon film, ogni cosa che tocca la trasforma in una schifo-cosa; al contrario di Snyder che ha fatto un buon lavoro con 300 ed un capolavoro superbo con Watchmen di Moore. Forse l'unico difetto di questa pellicola è il nome del protagonista, ogni volta che lo sento penso alla signora Leonida di Leo Gullotta e scoppio a ridere.. questo mi fa abbassare la serietà di Gerald Butler nel ruolo di un re spartano con gli attributi, pronto a difendere la propria città-stato, persino di fronte all'enorme esercito persiano.. Ovviamente non si poteva fare altrimenti dato che è il nome reale del re di Sparta, però a me fa ugualmente ridere! Detto questo, non trovo altri grossi difetti. Voto 8 [-]

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Veramente un film ben fatto, seppur con semplicità, e ben pensato, seppur sulla base già solida di un graphic novel...Zack Snyder con 300 si consacra come regista visionario e conferma il suo talento con l'ottimo Watchmen, raccontando la vicenda, storicamente attendibile (con tanto di battute dette dai personaggi) e meravigliosamente romanzata, dei 300 prodi guerrieri spartani che hanno resistito 3 giorni contro gli invasori persiani della grecia prima di venire trucidati per colpa di un traditore. Stupende le rappresentazioni e le caratterizzazioni delle due diverse culture, rendono il film un capolvoro del cine-fumetto, e sempre immense le recitazioni per non parlare della regia vigorosa che esprime la violenza con un tono quasi noir e mai gratuito come il bellissimo Sin City.

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