semmy
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martedì 15 febbraio 2005
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francamente...
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Il disagio familiare, il degrado sociale, il petrolchimico che incombe.. inizialmente verrebbe da pensare ad un "ken-loach-de-noantri". Ma il film si impantana in un'allucinante quanto surreale sequela di problemi coniugali e si perde irrimediabilmente. Francamente imbarazzante.
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giovanni&rosalba
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domenica 10 aprile 2005
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scandaloso!
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non ricordo un film peggiore negli ultimi anni... due buone interpretazioni di attori con personalità e capacità non bastano a rendere un film "GUARDABILE"... mordini ha sbagliato proprio approccio e se penso che questo film è l'unico che ha rappresentato l'italia a berlino mi viene da piangere....
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jimmy porter
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sabato 26 febbraio 2005
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un esordio da dimenticare
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Come questo film insulso abbia potuto essere l'unico film a rappresentare l'Italia a Berlino è un mistero insieme affascinante ed inquietante.
E' ben furbo, comunque, l'esordiente Stefano Mordini, il quale, desideroso probabilmente di raggiungere (o ingannare) pubblici diversi, ha pensato bene di infilare in questa sua opera prima di tutto un po.Con il risultato, certo non esaltante, di non farla arrivare da nessuna parte.
Quindi un po' di temi sociali sociali buttati lì alla spicciolata per il pubblico engagè, un po' di sesso per rendere commerciabile il film (la scena d'amore tra la Cervi e Franek -con tanto di insistita "ravanata delle tette"- si segnala come la più brutta degli ultimi vent'anni insieme a quella tra le conchiglie di "Non ti Muovere"), un po' di maledettismo che non guasta mai,.
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Come questo film insulso abbia potuto essere l'unico film a rappresentare l'Italia a Berlino è un mistero insieme affascinante ed inquietante.
E' ben furbo, comunque, l'esordiente Stefano Mordini, il quale, desideroso probabilmente di raggiungere (o ingannare) pubblici diversi, ha pensato bene di infilare in questa sua opera prima di tutto un po.Con il risultato, certo non esaltante, di non farla arrivare da nessuna parte.
Quindi un po' di temi sociali sociali buttati lì alla spicciolata per il pubblico engagè, un po' di sesso per rendere commerciabile il film (la scena d'amore tra la Cervi e Franek -con tanto di insistita "ravanata delle tette"- si segnala come la più brutta degli ultimi vent'anni insieme a quella tra le conchiglie di "Non ti Muovere"), un po' di maledettismo che non guasta mai,. e infine il divo di cassetta Accorsi (la cui interpretazione, tuttavia, è forse l'unica cosa da salvare...)
Insomma alla fin de conti un pasticiaccio che non è possibile definire film d'autore, e che tuttavia non può neanche essere considerato un buon prodotto medio.
Dialoghi spesso insensati ai limiti del ridicolo, toni inutilmente sopra le righe, strambolerie esotiche (che c'entra l'iguana?), un finale che sembra la parodia non riuscita del videoclip "podista" di "Una Vita da mediano" di Luciano Ligabue.
Un film da dimenticare che indigna per il credito concessogli e per aver potuto (sigh) rappresentare l'Italia alla Berlinale.
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