Cinzia Romani
Il Giornale
Al Wiener Theater il pubblico è in delirio, agita i fazzoletti, batte mani e piedi, grida «Bravo! Bravo!» in italiano. Ma lui, il compositore sordo, non sente, restando cöme un povero pazzo davanti al leggio del direttore, la figura tarchiata di spalle alla folla osannante.. E si dimena, quasi volesse suonare tuffi gli strumenti e cantare tutte le parti del coro, intanto che due mani pietose gli si poggiano sulle spalle, per girarlo verso il pubblico viennese, che occorre ringraziare, alla fine. [...]
di Cinzia Romani, articolo completo (5272 caratteri spazi inclusi) su Il Giornale 21 agosto 2004