the witch
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giovedì 12 gennaio 2006
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una bella favola.
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I libri non li ho ancora letti,x cui non ho termini di paragone,ma il film mi è piaciuto molto.E' una favola,che mi ricorda quelle che ti raccontano da bambino nelle quali ti immedesimi tanto da inventarti poi un mondo solo tuo nel quale giocare liberando la fantasia che,purtroppo,molti perdono crescendo!La sua bellezza sta proprio nella sua semplicità,per una volta l'armadio non è un posto nel quale si nascondono mostri pronti a spaventarti,ma un passaggio verso un paese incantato colmo di creature fantastiche.Il regista è un genio!Il film nn è affatto lento,gli eventi si susseguono al ritmo giusto.La figura del professore è intrigante,sembra che sappia molto più di quel che dice.Rappresenta,secondo me, l'adulto che nn ha smesso di credere nelle favole,che ha ancora voglia di guardare il mondo come lo vedono i bambini,ma che forse ha perso la capacità di farlo e spera di riuscirci attraverso i 4 fratelli .
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I libri non li ho ancora letti,x cui non ho termini di paragone,ma il film mi è piaciuto molto.E' una favola,che mi ricorda quelle che ti raccontano da bambino nelle quali ti immedesimi tanto da inventarti poi un mondo solo tuo nel quale giocare liberando la fantasia che,purtroppo,molti perdono crescendo!La sua bellezza sta proprio nella sua semplicità,per una volta l'armadio non è un posto nel quale si nascondono mostri pronti a spaventarti,ma un passaggio verso un paese incantato colmo di creature fantastiche.Il regista è un genio!Il film nn è affatto lento,gli eventi si susseguono al ritmo giusto.La figura del professore è intrigante,sembra che sappia molto più di quel che dice.Rappresenta,secondo me, l'adulto che nn ha smesso di credere nelle favole,che ha ancora voglia di guardare il mondo come lo vedono i bambini,ma che forse ha perso la capacità di farlo e spera di riuscirci attraverso i 4 fratelli .Gli animali e le creature di Narnia sembrano reali e nn digitali,l'attrice che interpreta la strega bianca è perfetta nel suo ruolo.L'idea che il tempo scorra in maniera diversa e che i ragazzi,ormai adulti a Narnia,tornino bambini appena fuori dall'armadio da l'impressione che tutto sia solo un sogno,frutto della fervida immaginazione caratteristica dei fanciulli.Narnia è un mondo paralello dove tutto diventa possibile,gli animali parlano,i bambini si trasformano in prodi cavallieri e le bambine in coraggiose principesse.Chi di noi nn lo ha sognato almeno una volta?E come tutte le belle favole ha la sua morale,per chi,ovviamente,vuole coglierla!Nulla da eccepire su questo film,tranne una cosa:ma chi la dà la voce ad Aslan?Il leone protagonista assieme ai ragazzi,saggio e coraggioso,pronto a sacrificarsi in nome della libertà di Narnia e x la salvagurdia dei suoi legittimi reggenti con un'accento che,onestamente,nn sono riuscita ad identificare,mi suscita qualche perplessità,nonchè molta ilarità.La visione del film ha stimolato ancor di più l'intezione,che già avevo,di leggere i libri e aspetto di vederne il seguito.Consiglio questo film a tutti coloro che hanno ancora voglia di giocare e fantasticare e di guardarlo con gli stessi occhi di quando da bambini sognavano,brandendo spade di legno,di sconfiggere i draghi.Io mi sono molto divertita e come me gli amici con cui l'ho visto.Buona visione!
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ju 84 ^__^
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lunedì 9 gennaio 2006
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...la magia di una favola ke sa conquistare
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Davvero straordinario, quasi perfetto, "Le cronache di Narnia" è un film capace di catturare lo spettatore fin dal primo minuto, e di catapultarlo in un mondo fantastico, dove non c'è angolo in cui lo sguardo desidererebbe posarsi, Narnia. Davvero azzeccatissima la scelta degli attori, la migliore in assoluto sicuramente la piccola Lucy, rimasta incantata dalla ninna nanna del signor Tumnus. E poi naturalmente Peter, Susan ed Edmund. Bravissima anche la Strega Bianca, malvagia al punto giusto. A mio parere però sono soprattutto due i punti di forza del film: la scenografia )incantevole), e le musiche, che prendono per mano lo spettatore accompagnandolo alla scoperta di Narnia. Musiche che fin dall'inizio (quando i quattro fratelli sono costretti a fuggire da Londra a causa dei bombardamenti), con "Evacuating London", rendono l'idea di quanto sia importante il fattore "colonna sonora" nel film.
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Davvero straordinario, quasi perfetto, "Le cronache di Narnia" è un film capace di catturare lo spettatore fin dal primo minuto, e di catapultarlo in un mondo fantastico, dove non c'è angolo in cui lo sguardo desidererebbe posarsi, Narnia. Davvero azzeccatissima la scelta degli attori, la migliore in assoluto sicuramente la piccola Lucy, rimasta incantata dalla ninna nanna del signor Tumnus. E poi naturalmente Peter, Susan ed Edmund. Bravissima anche la Strega Bianca, malvagia al punto giusto. A mio parere però sono soprattutto due i punti di forza del film: la scenografia )incantevole), e le musiche, che prendono per mano lo spettatore accompagnandolo alla scoperta di Narnia. Musiche che fin dall'inizio (quando i quattro fratelli sono costretti a fuggire da Londra a causa dei bombardamenti), con "Evacuating London", rendono l'idea di quanto sia importante il fattore "colonna sonora" nel film. Altri brani che meritano rilevanza sono "To Aslan's camp" e "Here comes the king". Un film quasi perfetto, ke solo a causa di un particolare non merita 5 stelline, ma 4: il doppiaggio del leone Aslan è davvero inascoltabile, è l'unica pecca di questo capolavoro. E' un doppiaggio inespressivo, senza peso alle parole, quasi come se si stesse leggendo una frase senza senso. La figura di Aslan (assolutamente fondamentale sia nel libro che nel film) meriterebbe ben altro doppiatore. Ciao a tutti ^__^ Ju
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(di casoria)
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fra
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giovedì 29 dicembre 2005
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dentro l'armadio
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Il film mi è piaciuto molto soprattutto perchè è una copia molto fedele del libro, anzi ne dà un tocco ancora più fantasioso e avvincente. A parte gli effetti speciali davvero impressionanti (solo in poche scene si vede la mano del computer) mi è piaciuta molto la caratterizzazione dei personaggi, anche se non posso non contestare l'orrenda scelta fatta per la voce di Aslan(cosa che hanno notato un po' tutti).
Indubbiamente è un film per ragazzi, ma devo dire che, una volta attraversata la porta dell'armadio, ti ci ritrovi davvero nel mondo di Narnia!!!
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(di marty92 da cagliari)
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(di maria)
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miky89
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lunedì 13 agosto 2007
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una favola fatta apposta per i bambini!!!
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io ho letto tutti e sette i libri in un fiato solo! e sono fantastici! Il film è venuto, a mio parere benissimo, pensavo che mi avrebbe deluso come molti altri, invece sono rimasta soddisfatta. Chiaramente nulla da comparare con il Signore degli anelli, ma ricordiamoci che Lewis ha indirizzato questo libro ai bambini, perciò il film segue questa traccia. Noi siamo grandi e andiamo a cercare difetti inutili come la voce di Aslan(che a me nn sembrava tanto male) o la irregolarità delle scene ( che io sinceramente non ho notato, mi sembra che tutto segua una linea precisa). Inoltre non dimentichiamoci che "Il leone, la strega e l'armadio" Non è che una "puntata"di tutto il libro, perciò si può capire chi non ha letto il libro, che si trovi un pò spaesato ( nel libro si assiste alla nascita di Narnia fino alla sua fine per così dire)in quanto forse non riesce a capire l'importanza di alcuni elementi ( come il leone che ho visto molto criticato).
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io ho letto tutti e sette i libri in un fiato solo! e sono fantastici! Il film è venuto, a mio parere benissimo, pensavo che mi avrebbe deluso come molti altri, invece sono rimasta soddisfatta. Chiaramente nulla da comparare con il Signore degli anelli, ma ricordiamoci che Lewis ha indirizzato questo libro ai bambini, perciò il film segue questa traccia. Noi siamo grandi e andiamo a cercare difetti inutili come la voce di Aslan(che a me nn sembrava tanto male) o la irregolarità delle scene ( che io sinceramente non ho notato, mi sembra che tutto segua una linea precisa). Inoltre non dimentichiamoci che "Il leone, la strega e l'armadio" Non è che una "puntata"di tutto il libro, perciò si può capire chi non ha letto il libro, che si trovi un pò spaesato ( nel libro si assiste alla nascita di Narnia fino alla sua fine per così dire)in quanto forse non riesce a capire l'importanza di alcuni elementi ( come il leone che ho visto molto criticato).
concludo ribadendo la mia opinione molto positiva su questo film, e ricordo a tutti che ai bambini tutti questi commenti con critiche sciocche su un lavoro che è durato anni (vi sfido a fare lo stesso!!) non le notano nemmeno, loro si godono il film ben felici di poter entrare per 140 minuti in un mondo creato apposta per loro da un genio della letteratura!
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[+] un film veramente meraviglioso... fidatevi!!!
(di ok)
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vamos
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sabato 7 gennaio 2006
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bella favola
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Bella favola, anche se un poco lunghetta.
I bambini si divertono e vale la pena trascorrere un pomeriggio al cinema.
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andrea levorato
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domenica 13 novembre 2011
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un film necessario e in fondo molto bello
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Le cronache di Narnia: Il leone, la strega e l’armadio ***1/2
Produzione: USA 2005
Genere: Fantastico, Avventura, Azione
Attori principali: Georgie Henley, Skandar Keynes, William Moseley, Anna Popplewell, Tilda Swinton, James McAvoy, Jim Broadbent
Regia: Andrew Adamson
Trama:
Il film segue le avventure dei quattro fratelli Pevensive (Lucy, Peter, Edmund e Susan) nel mondo di Narnia, al quale è possibile accedere solo attraverso un armadio. Il regno di Narnia è sotto il dominio di una dispotica strega (una freddissima Tilda Swinton). Una profezia riguardante i quattro malcapitati si avvererà.
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Le cronache di Narnia: Il leone, la strega e l’armadio ***1/2
Produzione: USA 2005
Genere: Fantastico, Avventura, Azione
Attori principali: Georgie Henley, Skandar Keynes, William Moseley, Anna Popplewell, Tilda Swinton, James McAvoy, Jim Broadbent
Regia: Andrew Adamson
Trama:
Il film segue le avventure dei quattro fratelli Pevensive (Lucy, Peter, Edmund e Susan) nel mondo di Narnia, al quale è possibile accedere solo attraverso un armadio. Il regno di Narnia è sotto il dominio di una dispotica strega (una freddissima Tilda Swinton). Una profezia riguardante i quattro malcapitati si avvererà.
Mini recensione:
È una particolare produzione Disney dalla regia e le interpretazioni di medio livello che esagera nell’uso del digitale, ma trova i propri guizzi nelle ambientazioni, originalità e basilarità della storia. “Le cronache di Narnia” fu un romanzo necessario per il racconto sull’infanzia moderno e così lo è il suo adattamento cinematografico. Il film precede una rinascita del suo genere. Vari film sulla ricerca di un mondo alternativo dove nascondersi, si sono avvicendati negli stessi anni: “Il labirinto del fauno”, “Tideland”, “Un ponte per Terabithia”. “Narnia” è stato uno di quei casi in cui questo genere ha messo d’accordo, più o meno, tutti. Ha un unico difetto: si perde nel fantasy dimenticando, a momenti, la sua funzionalità. Ma quello che vuol fare lo fa perfettamente.
Interpretazioni:
Georgie Henley ***
Skandar Keynes **
William Moseley ***
Anna Popplewell **
Tilda Swinton ***
James McAvoy ***
Jim Broadbent ***
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great steven
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martedì 13 gennaio 2015
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introdotti per caso in un mondo gelato e immenso.
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LE CRONACHE DI NARNIA – IL LEONE, LA STREGA, L’ARMADIO (USA/NZ, 2005) diretto da ANDREW ADAMSON. Interpretato da WILLIAM MOSELEY, GEORGIE HENLEY, SKANDAR KEYNES, ANNA POPPLEWELL, TILDA SWINTON, RUPERT EVERETT, LIAM NEESON, JIM BROADBENT, JAMES MCAVOY
Costretti a rifugiarsi nelle campagne britanniche per scampare ai bombardamenti nazisti su Londra, i quattro fratelli Pevensie (Peter, Susan, Edmund e Lucy) raggiungono la dimora di un bizzarro e generoso professore, dove vengono ospitati sotto la rigida bigotteria della sua governante. Mentre giocano a nascondino, scoprono un passaggio segreto dentro un armadio guardaroba che conduce in un mondo parallelo al nostro chiamato Narnia: una foresta completamente gelata per via dell’incantesimo della perfida strega Jadis, autoproclamatasi regina di Narnia pur senza aver spodestato il sovrano legittimo, il saggio e audace leone Aslan.
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LE CRONACHE DI NARNIA – IL LEONE, LA STREGA, L’ARMADIO (USA/NZ, 2005) diretto da ANDREW ADAMSON. Interpretato da WILLIAM MOSELEY, GEORGIE HENLEY, SKANDAR KEYNES, ANNA POPPLEWELL, TILDA SWINTON, RUPERT EVERETT, LIAM NEESON, JIM BROADBENT, JAMES MCAVOY
Costretti a rifugiarsi nelle campagne britanniche per scampare ai bombardamenti nazisti su Londra, i quattro fratelli Pevensie (Peter, Susan, Edmund e Lucy) raggiungono la dimora di un bizzarro e generoso professore, dove vengono ospitati sotto la rigida bigotteria della sua governante. Mentre giocano a nascondino, scoprono un passaggio segreto dentro un armadio guardaroba che conduce in un mondo parallelo al nostro chiamato Narnia: una foresta completamente gelata per via dell’incantesimo della perfida strega Jadis, autoproclamatasi regina di Narnia pur senza aver spodestato il sovrano legittimo, il saggio e audace leone Aslan. Stringendo amicizia col fauno Tumnus e con due simpatici castori, i fratelli Pevensie ingaggeranno una guerra contro la malvagia fattucchiera per restituire quel magico e formidabile mondo all’antica bellezza. Aslan, sacrificato su una tavola di pietra e poi miracolosamente risorto, darà loro una mano significativa per conquistare la vittoria. Primo dei film tratto dalla saga di Charles Staple Lewis (amico di John Tolkien, autore de Il Signore degli Anelli), da cui finora è stata ricavata una fortunata trilogia cinematografica abbastanza fedele all’originale e coscienziosamente senza pretese di capolavoro. Adamson si mostra un regista quieto e con grande senso pratico, conferendo un tocco umoristico e al contempo drammatico alla sua prima opera con attori veri (aveva infatti diretto i primi due episodi di Shrek), evitando i facili manicheismi nei quali si poteva inciampare e attingendo dal genere fantasy tutti gli elementi surrealistici ed eccentrici occorrenti per dipingere un universo colorato, frizzante, imprevedibile e di insospettabile potenza espressiva. Un quartetto di ragazzi protagonisti tutti con la faccia giusta e un piglio recitativo davvero impressionante per l’età, che nel secondo episodio verrà ulteriormente migliorato e perfezionato: Moseley coerente, Henley spiritosa, Keynes imprudente, Popplewell dolce. T. Swinton è perfetta nell’incarnare l’antagonista irriducibile e inarrestabile infondendo nel suo personaggio così atipico e sconvolgente tutta la cattiveria necessaria per intingere con inchiostro color petrolio un villain in abito ghiacciato e con bacchetta magica aguzza degno dei più eccelsi romanzi horror. Per quanto riguarda invece un altro importante ruolo, L. Neeson non brilla nelle fattezze del leone Aslan, e il doppiaggio italiano (con la voce dell’egiziano Omar Sharif: perfettamente evitabile) non fa che peggiorare questo ruolo mal cucito addosso ad un attore tanto talentuoso ma che comunque non tradisce gli ideali di libertà e rispetto che permeano i leitmotiv ai quali è affidato, dalla sceneggiatura, il compito di dirigere la trama del film. Un altro difetto non trascurabile è da riscontrare nelle scene d’azione: molte sanno di già visto, e per giunta la battaglia finale in cui i due variegatissimi eserciti si affrontano sembra non finire mai. Gli effetti speciali luccicano abbondantemente nel ritrarre sottoforma di animali parlanti gli attori cui è delegato l’incarico di rappresentare le creature multiformi e camaleontiche che popolano lo straordinario pianeta immaginario di Narnia, e questo è indubbiamente un punto a favore dei contributi tecnici. Le scene che colpiscono di più: l’inizio nella Londra assediata dai cacciabombardieri tedeschi; l’incontro fra Lucy e il fauno Tumnus sotto la nevicata nel fitto del bosco; l’attacco dei lupi/poliziotti alla tana dei castori; il sacrificio di Aslan sulla tavola di pietra in una notte informe e minacciosa; l’incoronazione sontuosa e felicissima dei quattro fratelli. Adatto a qualunque tipo di pubblico, dagli adulti ai piccini: ogni età è utile per apprezzare questa piccola, grande perla del cinema fantastico di stampo anglosassone.
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cinelady
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martedì 13 marzo 2018
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epicità e fantasy a misura di bambino
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Penso che “Le cronache di Narnia” sia uno dei rari casi in cui il film non solo risulta fedele al libro da cui è tratto, ma pure migliore. La trama infatti si sofferma maggiormente sui singoli episodi, approfondendoli e rendendoli più coinvolgenti, e i personaggi, soprattutto i quattro protagonisti, ne guadagnano in caratterizzazione. Purtroppo però sono rimasti anche i difetti del romanzo, come la confusa mitologia narniana, che mischia le classiche creature fantastiche con animali parlanti e pure con la comparsa di Babbo Natale, che rendono la storia adatta soprattutto ai bambini. Inoltre molte scene sono tirate per le lunghe, tanto da rendere il minutaggio totale alquanto eccessivo per un film di questo stampo.
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Penso che “Le cronache di Narnia” sia uno dei rari casi in cui il film non solo risulta fedele al libro da cui è tratto, ma pure migliore. La trama infatti si sofferma maggiormente sui singoli episodi, approfondendoli e rendendoli più coinvolgenti, e i personaggi, soprattutto i quattro protagonisti, ne guadagnano in caratterizzazione. Purtroppo però sono rimasti anche i difetti del romanzo, come la confusa mitologia narniana, che mischia le classiche creature fantastiche con animali parlanti e pure con la comparsa di Babbo Natale, che rendono la storia adatta soprattutto ai bambini. Inoltre molte scene sono tirate per le lunghe, tanto da rendere il minutaggio totale alquanto eccessivo per un film di questo stampo.
Il coinvolgimento tuttavia c’è, e molte sequenze, come l’incontro tra Lucy e il fauno Tumnus o l’attraversamento del fiume ghiacciato, colpiscono e rimangono nella memoria, grazie ad un buon uso della suspence e ad una colonna sonora particolarmente coinvolgente che accompagna tutta la visione e raggiunge il suo apice nella scena della battaglia finale.
Peccato solo che una volta entrati nel magico armadio si venga sommersi dalla computer grafica, che dopo vari anni dall’uscita della pellicola si nota parecchio, e in alcune scene risulta anche piuttosto fastidiosa.
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jacopo b98
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lunedì 18 agosto 2014
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un fantasy ambizioso ma decisamente mediocre.
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Durante la Seconda Guerra Mondiale i fratelli Peter (Moseley), Edmund (Keines), Susan (Popplewell) e Lucy (Henley) sono mandati a vivere al sicuro in campagna presso la villa di un anziano professore (Broadbent). Lì la piccola Lucy trova dentro un armadio un passaggio che conduce nell’incantata terra di Narnia, sulla quale da 100 anni regna la spietata strega Jadis (Swindon), che ha ammantato di neve e ghiaccio questa terra un tempo gioiosa, libera e felice. I fratelli, con l’aiuto del leone Aslan (in originale doppiato da Liam Neeson) dovranno sconfiggere il male affinché un’antica profezia trovi compimenti e loro possano regnare in pace sul mondo magico.
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Durante la Seconda Guerra Mondiale i fratelli Peter (Moseley), Edmund (Keines), Susan (Popplewell) e Lucy (Henley) sono mandati a vivere al sicuro in campagna presso la villa di un anziano professore (Broadbent). Lì la piccola Lucy trova dentro un armadio un passaggio che conduce nell’incantata terra di Narnia, sulla quale da 100 anni regna la spietata strega Jadis (Swindon), che ha ammantato di neve e ghiaccio questa terra un tempo gioiosa, libera e felice. I fratelli, con l’aiuto del leone Aslan (in originale doppiato da Liam Neeson) dovranno sconfiggere il male affinché un’antica profezia trovi compimenti e loro possano regnare in pace sul mondo magico. È il primo film della saga cinematografica delle Cronache di Narnia, tratto dal secondo (ma primo in ordine di pubblicazione) dei sette romanzi di C.S. Lewis. Il libro è da molti considerato una pietra miliare del fantasy e rendergli giustizia, per Adamson & Co. è una cosa non facile. E difatti il film non è un adattamento totalmente riuscito del romanzo. Scritto da 4 sceneggiatori tra cui il regista, cerca vanamente di effettuare l’operazione riuscita qualche anno prima a Peter Jackson con Il signore degli anelli di Tolkien. Ma Adamson non è Peter Jackson e mi permetto anche di affermare che Lewis non è Tolkien. Se la sceneggiatura dei film di Jackson era serrata, ferrea, priva di buchi, emozionante e coinvolgente dall’inizio alla fine, ricca di momenti poetici e di riflessione, qui il film si confronta con temi non troppo profondi, e quando finalmente impegnativi, già trattati, meglio. E questa è ancora la cosa più comprensibile all’interno di un film dissonante, abbastanza convinto di se stesso senza un motivo vero e proprio. Dove invece dal film ci si aspettava qualcosa di notevole era l’aspetto visivo che, seppur sfoggi un gran numero di effetti speciali (tutti digitali, e si vede, soprattutto quando attori in carne ed ossa interagiscono con creature palesemente realizzate a computer) non colpisce o impressiona minimamente: in film decisamente più vecchi si era visto qualcosa di decisamente più spettacolare. Con ciò non mancano alcune scene coinvolgenti o comunque tutto sommato riuscite, come il sacrificio di Aslan (ovvio rimando alla figura di Cristo, morto in croce e risorto) o la furente battaglia finale, ma il rimpianto di fondo resta. E anche la regia di Adamson, al suo debutto live-action dopo aver diretto i primi due Shrek, spesso non si dimostra all’altezza e si rivela essere un puro esercizio di mestiere. Cast mediocre, con attori generalmente poco espressivi, in cui tuttavia emerge una glaciale e terrificante Tilda Swindon, brava come sempre. La saga darà il suo meglio in seguito, con il secondo episodio: Il principe Caspian.
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enzo70
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lunedì 21 novembre 2016
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discreta trasposizione di una saga importante
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Il primo capitolo della saga di Narnia scritta da Lewis, allievo di Tolkien, ci introduce in un mondo fantastico, nel quale non poteva mancare la trasposizione cinematografica curata dalla Disney. E così una bambina prende per mano i due fratelli e la sorella e tutti insieme ci portano nel mondo della fantasia in una dimensione in cui la solita strega cattiva se la deve vedere con il solito leone buono, Aslan. A far da corredo fauni, castori, tassi, insomma il mondo fatato della fantasia.
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Il primo capitolo della saga di Narnia scritta da Lewis, allievo di Tolkien, ci introduce in un mondo fantastico, nel quale non poteva mancare la trasposizione cinematografica curata dalla Disney. E così una bambina prende per mano i due fratelli e la sorella e tutti insieme ci portano nel mondo della fantasia in una dimensione in cui la solita strega cattiva se la deve vedere con il solito leone buono, Aslan. A far da corredo fauni, castori, tassi, insomma il mondo fatato della fantasia. E così narnia diventa una delle possibili dimensioni dove passare due piacevoli ore di svago. Nulla di più, anche se non è poco.
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