Con Levi cercando l'Europa
di Gian Luigi Rondi Il Tempo
Un documentario italiano. Non a caso intitolato La strada di Levi perché ispirato a un autore, Primo Levi, di cui, tra le opere maggiori lasciate alla laetteratura italiana, si è accolto da subito «Se questo è un uomo», scritto nel '47 sulla sua deportazione ad Auschwitz. Nel '63, però, Levi la fece seguire da un testo ugualmente importante, «La tregua», in cui meditava sulla propria vita dopo quell'orrore, riepilogando il viaggio fortunoso che, dopo la sua liberazione il 27 gennaio del 1945, lo aveva riportato a Torino, da dove era partito, attraverso tutta l'Europa, da Est a Ovest. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2871 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 19 gennaio 2007