La passione di Giosuč l'ebreo |
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Un film di Pasquale Scimeca.
Con Anna Bonaiuto, Toni Bertorelli, Marcello Mazzarella, Leonardo Cesare Abude, Paride Benassai
Drammatico,
durata 110 min.
- Italia, Spagna 2005.
uscita venerdė 9 settembre 2005.
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Roberto Nepoti
La Repubblica
Alla Mostra di Venezia cerano due film che affrontavano, da punti di vista opposti, la Passione di Cristo. Con Mary, Abel Ferrara ne negava lā rappresentabilitā, rivendicando la qualitā solitaria dellesperienza religiosa. Al contrario, La passione di Giosuč lebreo di Pasquale Scimeca, visto alle Giornate degli autori e ora sugli schermi italiani, la riprende nelle forme delle Sacre rappresentazioni del Venerdė Santo; spettacolo nello spettacolo, evento teatrale in un film che, fino dalla sequenza iniziale, sposa lipotesi della teatralitā e della declamazione. Nel 1492, la regina Isabella finanzia la spedizione di Cristoforo Colombo e caccia gli ebrei dalla Spagna: la cosiddetta era moderna debutta con un atto dintolleranza e di persecuzione. Designato suo malgrado come nuovo messia del popolo ebraico, il giovane Giosuč trova riparo prima a Napoli, poi in Sicilia. Dove, vinto un certame di erudizione religiosa, č scelto per impersonare il Cristo durante la Casazza, la messa in scena pasquale della Passione di Gesų. Lazione scenica sconfina nella realtā quando gli inquisitori, che ne hanno intuito le origini ebraiche, danno ordine a due sicari travestiti da soldati di ucciderlo davvero. Sotto gli occhi inconsapevoli dei fedeli, il giovane subisce il martirio. Al centro di polemiche il film ritualizza levento senza rinunciare alla crudezza, ma ponendosi agli antipodi rispetto al realismo sadico di Mel Gibson. Nella parte di Giosué, Leonardo Cesare Abude ricorda il Cristo del Vangelo di Pasolini.
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