Il titolo della recensione è volutamente eccessivo: non si tratta certo di una porcheria, anzi la Trilogia è sicuramente un'opera più che discreta, di ampio respiro, abbastanza spettacolare (benchè, concedetemi di dire, ci siano film anche più vecchi, molto superiori da questo punto di vista: vedi le battaglie in "La passione di Giovanna D'Arco" di Dreyer o in "Ran" di Kurosawa).
La ragione per cui ho scelto di dare, in limine, un simile giudizio di questi tre filmoni tutto sommato buoni e di piacevole visione, sta essenzialmente nel fatto che non se ne può più di leggere la messe di recensioni di gente cinematograficamente (e mi viene da dire: culturalmente)inetta che li esalta oltre ogni ragionevole limite: si arriva ad odiarli!
Sono stanco e francamente stupito di sentire improbabili paragoni con autentiche opere d'arte come "2001 Odissea nello spazio", "Il padrino" o "C'era una volta in America", è assurdo! Addirittura leggo che qualcuno considera "iL Signore degli Anelli" il capolavoro assoluto della storia del cinema (come se peraltro fosse possibile attribuire un simile titolo): a queste persone mi sento di consigliare di astenersi dal recensire i film. Guardatevi pure quello che vi piace ma per favore NON rendetevi ridicoli scrivendo simili spropositi; se avete visto solo "Harry Potter" o "I pirati dei caraibi" e di cinema non capite un accidente, abbiate l'umiltà di tacere! Come si fa a paragonare la Trilogia a film come "I sette samurai", "Apocalypse Now", "La Regola del gioco", "Orizzonti di gloria", o anche solo, per rimanere nel fantastico, alla serie di "Star Wars"?
Tutto questo, ripeto, senza nulla togliere a Jakson, che ha saputo orchestrare un Kolossal ad altissimo budget e rendere piacevoli le tre ore e mezza di ciascun film.
Tuttavia, a parte le recensioni aberranti, devo dire (e sono un appassionato lettore di Tolkien) che nonostante gli sforzi il film immancabilmente perde molto rispetto al romanzo (quello sì, un capolavoro): la necessaria amputazione di alcune parti e di alcune figure (come il personaggio di Tom Bombadil), delle canzoni e dei racconti, fa perdere a mio avviso l'atmosfera, il senso di un mondo perfettamente oggettivato e di un divenire storico (anche se fantastico) del quale gli eventi della Terza Era sono l'approdo e insieme un nuovo punto di partenza (divenire che Tolkien ricostruiva efficacemente nelle appendici e poi in un altra splendida opera come il "Silmarillion"). Così, spogliata di atmosfere e di reminescenze di un tempo più vasto che la ricomprende, la storia del "Signore degli Anelli" sembra una favolona, di certo fascinosa, ma tutto qui.
Un ultima notazione, se mi è concesso: non sopporto l'epos ricercato nella quantità. Mi spiego: pianure sterminate ricoperte di eserciti infiniti inquadrati dall'alto (stile che ritorna in film come "Troy")sono in prima battuta impressionanti, ma in fin dei conti posticce, poco epiche. Non è nella vastità improbabile dello scenario che va rappresentata l'epica del momento, ma nella coreografia, nell'intelligenza dello sguardo del regista. Due esempi per tutti: c'è più epos nelle battaglie di "Kagemusha", con i pochi soldati che (colpo di genio scenico) calano dall'altro di una duna anzichè avanzare frontalmente in massa, o nella scena finale del cavallo stramazzato che agita le zampe al cielo in cima ad una pila di guerrieri morti, che in tutti i momenti di battaglia della "Trilogia".
Qui chiudo, e ora copritemi di insulti.
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cosimuzzo
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venerdì 8 gennaio 2010
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come te odio le manie di massa
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Odio le manie di massa. Il signore degli anelli non fa eccezione, il fantasy in qualsiasi modo si guardi non ha valore perchè è un opera di fantasia! Ma guardate che questa è una predica che molti considereranno generica o insensata, ma è così. Peter Jackson non è uno stupido, le atmosfere che ha ricreato grazie a i paesaggi neozelandesi e alla tecnologia digitale sono qualcosa di superbo, questo ad indicare il suo vasto immaginario, ma che alla fine si spreca per la totale infondatezza della sua creazione. Cosa sono tutte le razze della terra di mezzo se non un insieme di "culture" medioevali sapientemente orchestrate per affascinare lo spettaore in un mix di magia e insensato buonismo? é un opera per le masse, come doveva essere fin dalla sua nascita e rimarrà tale.
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Odio le manie di massa. Il signore degli anelli non fa eccezione, il fantasy in qualsiasi modo si guardi non ha valore perchè è un opera di fantasia! Ma guardate che questa è una predica che molti considereranno generica o insensata, ma è così. Peter Jackson non è uno stupido, le atmosfere che ha ricreato grazie a i paesaggi neozelandesi e alla tecnologia digitale sono qualcosa di superbo, questo ad indicare il suo vasto immaginario, ma che alla fine si spreca per la totale infondatezza della sua creazione. Cosa sono tutte le razze della terra di mezzo se non un insieme di "culture" medioevali sapientemente orchestrate per affascinare lo spettaore in un mix di magia e insensato buonismo? é un opera per le masse, come doveva essere fin dalla sua nascita e rimarrà tale. odio io forse le opere di fantasia? ma niente affatto! odio certe manie, che si generano qualora un opera per le masse diventa argomento di inutili discussioni, di ricerca o di approfondimenti al solo fine di ricercare informazioni su tempi, su luoghi o su popoli mai esistiti veramente, frutto della fantasia di un uomo, di Tolkien, al quale non va riconosciuto nessun merito se non quello di aver scritto una bella favola ambientata in un mondo magico che può interessare per la sua complessità ma che letterariamente parlando non ha un gran valore. Questo è il limite sia del libro che del film, nonostante quest'ultimo riesca ad intrattenere con un rigore epico che pochi film riescono a restituire ma che molti tentano di copiare: dopo il successo del signore degli anelli ecco che si vede arrivare "Narnia" e "labussola d'oro", serie tv fantasy, e chi più ne ha più ne metta, al solo scopo di sfruttare il successo della trilogia di peter jackson. insomma alla fin fine sempre di una operazione commerciale.
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