il tenente brook
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lunedì 19 febbraio 2007
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cosa nasce dalle ceneri di un genere...
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Cosa deve essere il cinema? Settima Arte e rinnovamento della pittura e della scultura? Intrattenimento di qualità osservante una certa etica e morale? O spazzatura atta all'incasso?
Sono domande classiche ma occorrono per mettere sui binari corretti le proprie considerazioni su questo film.
Forse nel primo caso non si parla di cinema ma di Cinema con la C maiuscola, forse nell'ultimo caso si può specificare con il vocabolo "cinepanettoni" e nel caso di mezzo si può esemplificare con "I fantastici 4". Un gradino sotto Spider Man e una decina di gradini sopra i vari Electra, Daredevil, Catwoman,...quei filmacci che hanno ormai provocato il decadimento di un genere neonato; neonato e subito ammazzato: i supereroi dei fumetti sul grande schermo.
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Cosa deve essere il cinema? Settima Arte e rinnovamento della pittura e della scultura? Intrattenimento di qualità osservante una certa etica e morale? O spazzatura atta all'incasso?
Sono domande classiche ma occorrono per mettere sui binari corretti le proprie considerazioni su questo film.
Forse nel primo caso non si parla di cinema ma di Cinema con la C maiuscola, forse nell'ultimo caso si può specificare con il vocabolo "cinepanettoni" e nel caso di mezzo si può esemplificare con "I fantastici 4". Un gradino sotto Spider Man e una decina di gradini sopra i vari Electra, Daredevil, Catwoman,...quei filmacci che hanno ormai provocato il decadimento di un genere neonato; neonato e subito ammazzato: i supereroi dei fumetti sul grande schermo.
Si può dire che la corsa folle sia incominciata con il succitato Spider Man (i vari Superman e Batman sono ormai da considerare Storia) da allora non ci si è più fermati; dispiace ribadirlo ma un genere nuovo e stimolante è stato in breve soffocato ed ucciso brutalmente da cattive produzioni.
I fantastici 4 esce dal mucchio e acquista la scintilla magica del salto di qualità.
Cambia lo stile, è indubbio; con Daredevil e Catwoman assistavamo a furiose fotografie e regie, copioni strapazzati in maniera più o meno volgare e finta cattiveria ovunque, TIm Story si impegna invece in un altro verso. La pellicola in se è innanzitutto la prima vera e propria trasposizione fumettistica ben fatta: ammettendo un ignoranza nei confronti dei titoli cartacei dei fantastici 4, si può affermare che l'intero film è un grandissimo fumetto che scorre davanti agli occhi, battute, colori e azioni sono degne della carta stampata. E questo è il primo punto a favore del regista, la semplicità del fumetto sul grande schermo.
Tim Story si ferma qui. Secondo punto a suo favore: prende atto di come va sviluppato il genere (un fumetto fedelmente riprodotto) e non tenta di andare oltre, si "accontenta" del suo ruolo, del suo angolo cosicché vi è una coscienza dei limiti che compatta il film e lo rende digeribile.
Quini si può concludere dicendo che i Fantastici 4 lancia una sorta di nuovo manifesto del genere, un'alternativa ai soliti, barbosi e noiosi film di supereroi già stranominati. E tutto questo lo fa una pellicola piena di difetti, americana fino al collo, dai tempi spesso sbilanciati e mal calibrati, scene d'azione talvolta banali e scontate...il genere "Supereroi".
Logico quindi che molti storceranno il naso e lo metteranno magari dietro ad Hulk di Ang Lee...abbiate pazienza, no sarà il loro genere...come pretendere da Boldi un dramma.
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martina bady
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venerdì 23 febbraio 2007
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i fantastici cinque
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I Fantastici quattro,che sarebbe meglio chiamare Fantastici cinque per la inquitante presenza del Dottor Destino,si disimpegnano bene,in un genere ormai sovraffollato,che è quello dei riadattamenti a film di popolari strisce fumettistiche.
Nel mirino,stavolta,la perfezione quasi raggiunta dallo Spider man di Sam Raimi,con l'incubo di Daredevil da disinfestare quam celerrime...
Storia modesta,ma ben arrangiata,che predilige,almeno per il primo episodio d'ambientamento,esplorare il controverso rapporto tra il mutante e la sua nuova,sgradita mutazione piuttosto che il ritmo cui solitamente ci abituano gli action movie americani.
Il divertimento è assicurato soprattutto dall'ironico scambio di battute fra i protagonisti.
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I Fantastici quattro,che sarebbe meglio chiamare Fantastici cinque per la inquitante presenza del Dottor Destino,si disimpegnano bene,in un genere ormai sovraffollato,che è quello dei riadattamenti a film di popolari strisce fumettistiche.
Nel mirino,stavolta,la perfezione quasi raggiunta dallo Spider man di Sam Raimi,con l'incubo di Daredevil da disinfestare quam celerrime...
Storia modesta,ma ben arrangiata,che predilige,almeno per il primo episodio d'ambientamento,esplorare il controverso rapporto tra il mutante e la sua nuova,sgradita mutazione piuttosto che il ritmo cui solitamente ci abituano gli action movie americani.
Il divertimento è assicurato soprattutto dall'ironico scambio di battute fra i protagonisti.
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luca capaccioli
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giovedì 4 luglio 2013
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i fantastici quattro al cinema!
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Dopo un tentativo fallito nel 1994, i Fantastici Quattro, celeberrimi personaggi tratti dall'omonimo fumetto della Marvel Comics creati da Stan Lee e Jack Kirby nel novembre del 1961 in Fantastic Four n. 1, compiono un nuovo ingresso nelle sale cinematografiche in un film del 2005 diretto da Tim Story. Lo scienziato Reed Richards (Ioan Gruffudd), una delle menti più brillanti del XXI secolo, passa in affari con una sua vecchia conoscenza, Victor Von Doom (Julian McMahon), per organizzare un viaggio nello spazio insieme ai fratelli Susan (Jessica Alba) e Johnny Storm (Chris Evans) e Ben Grimm (Michael Chiklis) per scoprire le reali potenzialità di uno strano fenomeno, ovvero una sorta di nube cosmica.
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Dopo un tentativo fallito nel 1994, i Fantastici Quattro, celeberrimi personaggi tratti dall'omonimo fumetto della Marvel Comics creati da Stan Lee e Jack Kirby nel novembre del 1961 in Fantastic Four n. 1, compiono un nuovo ingresso nelle sale cinematografiche in un film del 2005 diretto da Tim Story. Lo scienziato Reed Richards (Ioan Gruffudd), una delle menti più brillanti del XXI secolo, passa in affari con una sua vecchia conoscenza, Victor Von Doom (Julian McMahon), per organizzare un viaggio nello spazio insieme ai fratelli Susan (Jessica Alba) e Johnny Storm (Chris Evans) e Ben Grimm (Michael Chiklis) per scoprire le reali potenzialità di uno strano fenomeno, ovvero una sorta di nube cosmica. Qualcosa, però, non va come previsto e la nube avanza molto più rapidamente rispetto a quanto calcolato da Reed, investendo la stazione spaziale in pochi minuti. Le radiazioni cosmiche emesse dal fenomeno donano al team incredibili poteri: Reed/Mr.Fantastic è capace di allungare ed espandere il suo intero corpo, Susan/la Donna Invisibile scopre di poter diventare totalmente invisibile e creare campi di forza, Johnny/la Torcia Umana può generare fiamme ed avvolgere il suo corpo con il fuoco, potendo anche volare, mentre Ben/La Cosa viene rivestito da una specie di esoscheletro roccioso che gli garantisce una forza straordinaria e una resistenza fisica eccezionale. Victor, invece, si ritrova con il volto sfregiato, il potere di generare energia elettrica e una lega metallico-organica indistruttibile che si estende lungo varie zone del suo corpo. Arrivato a chiamarsi Dottor Destino, Victor terrorizza New York ed è pronto a conquistare il mondo. Sarà solo grazie all'intervento dei Fantastici Quattro, in nome del gruppo composto da Reed, Sue, Johnny e Ben, che il nemico potrà essere fermato. Caratterizzato da buoni effetti speciali, un'ottima interpretazione da parte degli attori principali, in particolare nel caso di Chris Evans e Michael Chiklis, un'orecchiabile colonna sonora e una trama a tratti divertente e tutt'altro che noiosa, il film è adatto ad un pubblico di tutte le età e a chi desidera passare circa due ore di puro intrattenimento.
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gennaro
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martedì 12 giugno 2018
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irresistibile
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Non sono m4i st4to un f4n degli supereroi, m4 con questo film mi h4 l4sciato il sorriso. Ci sono t4nte cose d4 dire tipo il clim4 c4ldo dell4 famigli4, m4 pieno di freschezz4. L4 tr4m4 ruot4 intorno ai loro poteri che si svilupp4no pi4n pi4no, non mi h4 inf4stidito 4nzi mi h4 esaltato. Le scene comiche mi divertono non solo per le b4ttute, m4 4nche i loro gesti e come lo f4nno. C'è qu4lcos4 che è molto diverso d4 4ltri film di questo tipo ovvero la giust4 dose di ris4te e 4zione in modo equilibr4to e leggero. L'4nt4gonist4 mi st4 p4rticol4rmente simp4tico. Non conosco niente di lui, m4 4llo stesso nel film s4pevo t4nto. I stessi 4 protagonisti sono tutti e 4 irresistibili.
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Non sono m4i st4to un f4n degli supereroi, m4 con questo film mi h4 l4sciato il sorriso. Ci sono t4nte cose d4 dire tipo il clim4 c4ldo dell4 famigli4, m4 pieno di freschezz4. L4 tr4m4 ruot4 intorno ai loro poteri che si svilupp4no pi4n pi4no, non mi h4 inf4stidito 4nzi mi h4 esaltato. Le scene comiche mi divertono non solo per le b4ttute, m4 4nche i loro gesti e come lo f4nno. C'è qu4lcos4 che è molto diverso d4 4ltri film di questo tipo ovvero la giust4 dose di ris4te e 4zione in modo equilibr4to e leggero. L'4nt4gonist4 mi st4 p4rticol4rmente simp4tico. Non conosco niente di lui, m4 4llo stesso nel film s4pevo t4nto. I stessi 4 protagonisti sono tutti e 4 irresistibili. I migliori sono: Jonny e Ben. Non 4ndrò oltre perché so poco di loro. 4tmosfere d4 brivido, ma non t4nto.
L4 cos4 migliore sono i di4loghi. 4 dist4nz4 di molti 4nni ce li ho 4ncor4 in test4.
Film 4ll4 gr4nde.
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iuriv
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giovedì 21 settembre 2017
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onesto.
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Non conosco l'opera a fumetti da cui è stato tratto questo lavoro, quindi non so quale fosse il target di riferimento degli autori originali; quello che è certo è che il film dei Fantastici 4, forse scatenando l'ira degli appassionati, ha avuto come obbiettivo i più piccoli.
Almeno questo mi hanno trasmesso i suoi ritmi forsennati, i colori sgargianti e la durata esigua per un prodotto di questo genere.
Lontano anni luce dalle pretese di maturità che alcuni cinefumetti si portano dietro, questo film non ha intenzione alcuna di prendersi sul serio, esagera nella presentazione dei caratteri e pone sullo schermo situazioni assurde ben consce di essere tali.
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Non conosco l'opera a fumetti da cui è stato tratto questo lavoro, quindi non so quale fosse il target di riferimento degli autori originali; quello che è certo è che il film dei Fantastici 4, forse scatenando l'ira degli appassionati, ha avuto come obbiettivo i più piccoli.
Almeno questo mi hanno trasmesso i suoi ritmi forsennati, i colori sgargianti e la durata esigua per un prodotto di questo genere.
Lontano anni luce dalle pretese di maturità che alcuni cinefumetti si portano dietro, questo film non ha intenzione alcuna di prendersi sul serio, esagera nella presentazione dei caratteri e pone sullo schermo situazioni assurde ben consce di essere tali. Una dichiarazione di onestà che, inevitabilmente, cozza con i gusti di chi pretende di avere da opere di questo genere narrazioni adulte.
Così Tim Story non prova alcuna remora nel mettere giù una trama raffazzonata e piena di forzature. Il suo vero scopo è mettere sullo schermo uno spettacolo pieno di colori che incolli il pubblico più giovane, magari facendo divertire i bambini con le spacconate di Chris Evans e con la sua rivalità giocosa verso un Michael Chiklis sempre sepolto dalla gommapiuma.
La banalotta storia d'amore tra Sue Storm e Mr.Fantastic completa il quadretto insieme alla presenza di un villain dalle buone potenzialità, ma alla fine costretto nel ruolo di konkvistatore ti monto.
Un vicenda privata di ogni forma oscura, che lascia spazio esclusivamente al lato ironico di questo genere, forse calcando un po' troppo la mano, ma evitando di rendersi troppo ridicola proprio perché cerca di non nascondere la sua natura.
Certamente una pellicola mediocre, ma non più di altre appartenenti a questo filone, persino più pretenziose magari. C'è la genesi degli eroi, i loro contrasti, le difficoltà ad accettare la loro nuova realtà e uno scontro con il cattivo dal quale devono uscire per forza vincitori. La base del cinecomic è questa, non si sfugge.
Eppure è stato stroncato dai fan senza alcuna pietà, ma qui probabilmente c'entra il fumetto e la pretesa di rivivere le stesse sensazioni offerte dalla carta anche su di uno schermo.
Nonostante le tante critiche, tuttavia, gli studios sono riusciti a produrre un seguito, quello sì terrificante e inguardabile sotto ogni punto di vista. Questo, se non gli si concede troppa aspettativa, un'oretta e mezza la porta via senza disturbare. Che comunque dovrebbe essere il vero scopo di questi lavori.
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