Havoc - Fuori controllo |
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Un film di Barbara Kopple.
Con Anne Hathaway, Bijou Phillips, Shiri Appleby, Michael Biehn, Joseph Gordon-Levitt.
continua»
Drammatico,
durata 85 min.
- USA, Germania 2005.
- Mediafilm
uscita venerdì 3 agosto 2007.
MYMONETRO
Havoc - Fuori controllo
valutazione media:
2,99
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Giovani ricchi nel ghetto latino di Los Angelesdi andyflash77Feedback: |
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venerdì 27 luglio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sorprende un po' che Barbara Kopple, nota documentarista (My Generation, ma il suo Harlan County U.S.A. resta seminale), sia stata coinvolta in questa operazione, scritta dallo sceneggiatore di Traffic, Stephen Gaghan, su un soggetto di Jessica Kaplan, morta a 24 anni in un incidente aereo. E guarda caso i minuti migliori di Havoc - Fuori controllo riguardano proprio gli sguardi rubati e consapevoli di un paio di mondi impossibili ma possibili, vicini e lontani, tra la Los Angeles dei giovani ricchi e annoiati e quella East dei latino-americani, dove si batte, si spaccia e si muore. O perlomeno è ciò che vuole lo stereotipo: al quale i ragazzi protagonisti credono ciecamente, così li hanno educati (genitori, scuola), così dev'essere per chi è alla ricerca di qualche brivido. Niente di meglio dunque che recarsi tra gli homey, chiedere di essere ammessi nella banda, abbandonare la finzione e la "costruzione" (i bianchi che fanno i "nigga") ed entrare nella vita vera, quella dei tatuaggi sul corpo, degli «Yo, bitch!» e del turgore fisico eccitante. Ma, lo sappiamo, a giocare col fuoco ci si scotta: e le due sceme Allison e Emily si bruciano non poco. Impossibilità di sconfinamento geografico-culturale, gioventù bruciata, solitudine senza pari né fine, mito del bel e poco buon selvaggio (sesso compreso, anzi sopra qualsiasi cosa), inevitabilità della violenza, padri e madri assenti, razze inconciliabili, melting pot fuori sincrono: in Havoc c'è di tutto, ma è tutto così vecchio, retorico, banale. La drammaturgia è quella di un telefilm a caso (e non di buon livello), la morale non si discosta dai delinquent movies dei Fifties. E i cliché, il cui uso la Kopple vorrebbe "interno" e intelligente, quasi contro, restano cliché e basta. Anne Hathaway, la futura donnetta acqua e sapone di Il diavolo veste Prada (Havoc ha ormai più di due anni sulle spalle), è disinibita ma si ferma alle tette; mentre il Federico di Six Feet Under (Freddy Rodríguez) è bello pompato. Torna a farsi vedere Laura San Giacomo: per il ruolo che ha, poteva starsene a casa.
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