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Harry Potter e il calice di fuoco |
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Un film di Mike Newell.
Con Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Bonnie Wright, Robert Pattinson.
continua»
Titolo originale Harry Potter and the Goblet of Fire.
Fantastico,
Ratings: Kids+13,
durata 153 min.
- Gran Bretagna, USA 2005.
uscita venerdì 25 novembre 2005.
MYMONETRO
Harry Potter e il calice di fuoco  
valutazione media:
3,29
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Potter involontario campione Tremaghi.
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| sabato 10 gennaio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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HARRY POTTER E IL CALICE DI FUOCO (USA/GB, 2005) diretto da MIKE NEWELL. Interpretato da DANIEL RADCLIFFE, MICHAEL GAMBON, RUPERT GRINT, EMMA WATSON, BRENDAN GLEESON, RALPH FIENNES, JASON ISAACS, ALAN RICKMAN, ROBERT PATTINSON, MAGGIE SMITH, ROBBIE COLTRANE, MARK WILLIAMS, MIRANDA RICHARDSON
Il quarto capitolo delle avventure cinematografiche del maghetto, fenomeno letterario a partire dalla fine dello scorso secolo, è in mano a M. Newell (1942), regista medio di successo, che ha saputo trarre dal testo scritto un adattamento coi fiocchi che rispetta pienamente lo spirito coraggioso e temerario dell’originale e ne fa un capolavoro stilistico che primeggia nelle vette del cinema fantasy più originale e trasgressivo. Dopo aver assistito alla Coppa del Mondo di Quidditch, rovinata a termine partita dall’attacco combinato dei Mangiamorte, Harry ritorna ad Hogwarts per il quarto anno di istruzione, dove viene a sapere che la scuola ospiterà le delegazioni di Beaubaton (Francia) e di Durmstrang (Ungheria) per una competizione interscolastica che non si svolge da cento anni: il Torneo Tremaghi. Vi prenderanno parte, per l’appunto, tre studenti, uno per ciascun istituto, che dovranno affrontare prove pericolosissime per ottenere come vittoria la gloria eterna e imperitura. Il requisito fondamentale per essere ammessi al Torneo è avere almeno diciassette anni. Dal Calice di Fuoco, giudice incontrastabile della competizione, escono i nomi di Cedric Diggory (Hogwarts), Fleur Delacour (Beaubaton) e Viktor Krum (Durmstrang), ma, a sorpresa, esce anche il nome di Harry, in teoria impossibilitato a partecipare in quanto minorenne. Ma siccome il Calice di Fuoco costituisce un contratto magico vincolante, Potter dovrà partecipare al Torneo come quarto campione. Questa vicenda inattesa e sconvolgente gli costa la temporanea inimicizia di Ron, che poi comprenderà e ritornerà suo amico. Intanto le tre sfide per i campioni consistono in: affrontare un drago sputafuoco e rubargli un uovo magico; immergersi nel Lago Nero per recuperare una persona ivi intrappolata; addentrarsi in un intricato e rischioso labirinto e toccare per primi la Coppa Tremaghi. Al termine dell’ultima prova, Harry si ritroverà in un oscuro cimitero e non potrà fare a meno di assistere alla resurrezione di Lord Voldemort, il mago malvagio che uccise i suoi genitori, e che ora è intenzionato ad eliminarlo una volta per tutte. In questo episodio delle imprese straordinarie di Harry Potter, si è provveduto ad almeno due cambiamenti essenziali e drastici: le lezioni di magia sono state ridotte al minimo sindacale e il Quidditch è stato sintetizzato in un’unica, mirabolante scena che vede Radcliffe inseguito dall’Ungaro Spinato intorno alle guglie del castello di Hogwarts. Tra le leggende del cinema britannico approdate nel cast infinito della saga del maghetto, questa volta ci sono M. Richardson nei panni di una giornalista ficcanaso a caccia di gossip e R. Fiennes nel ruolo del perfido Lord Voldemort, acerrimo nemico e instancabile, redivivo persecutore di Harry. A causa della crudezza e violenza di alcune scene, nei paesi anglosassoni il film è stato sottoposto ad un divieto di visione per i minori di dodici anni. Una dose di folle avventura e di emozione dirompente accoglie quello che, insieme alla Camera dei Segreti, è il più avvincente adattamento filmico dei libri di J. K. Rowling, grazie alla sua carica inesauribile di simpatia, alla sua miscela di pathos e tensione drammatica, al suo coordinamento perfetto e inappuntabile dell’azione scenica e alla vena gotica e dark che traspare soprattutto nel secondo tempo. Bravo B. Gleeson nella parte del severo e carismatico Alastor “Malocchio” Moody, nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, provvisto di una gamba metallica e di un occhio finto capace di poteri stupefacenti. Newell dirige il traffico attingendo alle potenzialità di un cineasta un po’ consumato ma che ha ancora tante cose da dire al suo pubblico e tante novità elettrizzanti da mostrare sul grande schermo. Imperdibile.
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