Bye Bye Berlusconi!

Maria Pia Fusco

Chi è Jan Henrik Stahlberg e perché parla male di me? Una domanda che potrebbe porsi Silvio Berlusconi visto che a sorpresa, nella giornata inaugurale del festival del cinema, viene proposto un film dal titolo Bye bye Berlusconi!. L’autore è appunto Stahlberg, giovane regista nato in Renania. Il film scritto da lui e dall’attrice italiana Lucia Chiarla, è una produzione indipendente tedesca girata in Liguria con cast italiano e sarà nelle sale tedesche dal 16 marzo. La speranza dell’autore è dl farlo uscire in Italia prima del 9 aprile. Bye bye Berlusconi! in Italia diventerà Buonanotte Topolino. Perché è un film nel film, dove si racconta di una troupe che vuole girare in Italia una storia in cui Berlusconi è rapito da un gruppo di giovani. Ma, per evitare guai giudiziari, il regista escogita l’idea di chiamare il protagonista Topolino, ricchissimo sindaco di Topolonia, che ha fatto fortuna con immensi campi di angurie, proprietario di una tv che si chiama TeleAnguria che offre tante belle ragazze svestite e allegre volgarità. Il sindaco Topolino è interpretato da Maurizio Antonini, che - pur con una forte Cadenza romanesca - è un sosia perfetto di Berlusconi. Una somiglianza impressionante che, nella vita, Antonimi esalta e sfrutta girando per l’Italia con spettacolini nei quali imita discorsi, sorrisi e impennate del premier. Topolino, che esercita il potere con Fi, Bo e Fra — è ovvio pensare a Fini, Bossi e Frattini —viene rapito dalla Banda Cazzotti e “processato”. E le accuse del “processo”, diffuso in tutta Italia attraverso Internet, parlano di corruzione di giudici, stretti rapporti con la mafia di Topolonia,. di un giardiniere in odore di mafia, di conflitto di interessi. Per questa parte della sceneggiatura Stahlberg ha avuto la consulenza di Marco Travaglio. «Come avrei potuto comprare tutti quei campi di anguria se non avessi avuto l’appoggio della mafia di Topolonia?» afferma a un certo punto Topolino. «Ho rubato, venduto angurie marce, ho fatto leggi per i miei interessi e tutti mi votano!» aggiunge il protagonistan del film.
«In Germania — dice Stahlberg — Berlusconi viene preso sottogamba, non lo vedono come prototipo di un potere capace di controllare un paese mediaticamente. Il festival di Venezia e i grandi distributori hanno rifiutato il film, ora stiamo trattando con distribuzioni indipendenti, credo che gli italiani siano curiosi di vederlo e giudicarlo».
Intanto al mercato del festival, ai compratori internazionali si mostrano spezzoni di Il caimano di Nanni Moretti che, per il poco che si sa, ha una curiosa assonanza con il film tedesco, visto che il tema è un film nel film, per il quale è pressoché impossibile trovare qualcuno disposto ad interpretare Berlusconi.
Da La Repubblica, 11 febbraio 2006


di Maria Pia Fusco, 11 febbraio 2006