Bubble

Smettiamolo di fare retorica su questi film. Come si fa ad acclamare un lungometraggio lento, noioso e scontato come questo? La regia è di una semplicità disarmante, i dialoghi scialbi, il caso poliziesco senza spessore. E' decisamente più intrigante vedere una puntata di CSI ve l'assicuro. Cosa c'è di notevole??? La follia della protagonista che vuole negare di aver compiuto l'omicidio??? Il dramma dell'alienazione del lavoro??? Ma fatemi il piacere. Questo film non emoziona, non fa riflettere, non intriga, non interessa veramente a nessuno se non a coloro che per lavoro necessitano a tutti i costi di trovare qualcosa di interessante dove non c'è. L'unica nota positiva potrebbe essere uno spaccato di società america in cui la "povertà" è rappresentativa non solo di una condizione economica ma anche di una condizione mentale dei protagonisti, costretti ad una routine lavorativa che non concede più felicità che il taglio da un parrucchiere. Ma per favore. NON GUARDATELO. Riassunto spoiler: una nuova operaia carina entra in una fabbrica in cui lavorano tra gli altri una donna sulla cinquantina e un ragazzo sulla trentina. La cinquantenne è amica e gelosa del ragazzo, la nuova operaia ammicca al ragazzo ed esce con lui oltre ad essere una ladra. La cinquantenne in un attimo di follia/gelosia/rancore/scoperta che è una ladre uccide la nuova operaia. La cinquantenne nega a se stessa la verità ma finisce comunque in prigione. FINE.